Sei tu?

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Non ci volle molto prima che quelle scarpe prendessero anche un volto, alzai la testa guardandolo, ed era proprio quello di Yoongi. Sembrava calmo ma i suoi occhi dicevano tutt'altro.

"Yoongi?" Sussurrai corrugando la fronte

"Ti ho chiesto, cosa ci fai qui?"

"Niente...sto bene" annuii

"Bene? Non sembra" alzò un sopracciglio "non sembri nemmeno sorpreso nel vedermi"

"Ti avevo già visto, in realtà" mi leccai le labbra abbassando lo sguardo verso il pavimento

"Mh, anche io ti avevo già visto e non solo te" annuì avvicinandosi "ho anche visto che quel che ti dava da bere quello stupido e non era semplice alcool"

"Uh? E cosa ne sai tu di quello che mi ha dato da bere?"

"Di solito l'alcool riesci a reggerlo leggermente meglio, per questo ho fatto due più due"

"E che ne sai tu di come reggo o meno l'alcool?"

"Lo so, e basta" sussurrò guardando altrove "tra l'altro sembra essere davvero un gran galantuomo sé oltre a drogarti ti lascia anche da solo"

"È andato solo a prendermi dell'acqua come avevo richiesto" scuote la testa "uno stupido idiota, ma almeno con un cuore"

"Uh? Che intendi?"

"Intendo quel che ho detto" scossi la testa "crede di poter avere tutto e subito, pft"

"Continuo a non capire se parli in codice, sai?"

"Yah! Vuole farmi magicamente diventare il padre dei suoi figli. Ma stiamo scherzando?!" Sospirai scuotendo velocemente la testa.

Yoongi restò in silenzio, fissando la mia persona come sé fosse un portale per lo stato di trance nel quale era entrato; sembrò dissociarsi.

"Non del tutto" si schiarì la voce guardando altrove "sé state assieme e vi volete bene credo che...sia normale" sussurrò

"La fai facile, Yoongi" alzai un sopracciglio, lasciando che la ragione si togliesse di mezzo, dando spazio a quel che c'era di alterato nel mio corpo

"La faccio facile? Che cosa esattamente?"

"Non mi conosci, che ne sai di quello che ho passato e di quello che sto vivendo, mh?" Strinsi i pugni, alzandomi, appoggiando la schiena contro una superficie più dura e resistente pronta a sorreggermi

"Ma che cazzo...sei impazzito forse? Stai sclerando?! Di che stai parlando?" Corrugò la fronte afferrandomi le mani per tenerle ferme

"I-io...non volevo dire niente" sussurrai abbassando la testa

"No, adesso invece parli e ti sbrighi!"

"Come...come posso spiegarti dell'uomo che mi ha abusato e di una gravidanza non voluta finita nell'aborto?" Sussurrai scuotendo la testa "come faccio?"

L'avevo appena fatto.

Yoongi sembrò allentare leggermente sia la presa, che teneva sui miei polsi, sia lo sguardo pesante, lasciandosi andare leggermente, cambiando modo di approcciarsi a me

"Cosa stai dicendo?" Sussurrò scuotendo la testa trascinandomi, delicatamente, verso il davanzale della finestra, per farmici sedere

"Posso restare in piedi, ci riesco da solo" mi morsi le labbra

"Ah davvero? Beh allora perché non continui a parlare?" Corrugò la fronte

"Ci riesco, anche in quello" sussurrai mordendomi le labbra

"Ah si? E perché non lo fai allora, ti ascolto"

"Era più grande di me" sussurrai tenendomi la testa fra le mani "mi chiuse in una camera approfittandosene del mio corpo più e più volte, finché non restai stremato"

"Continua" si morse le labbra

"Da quel vero e proprio stupro è nato un bambino, o meglio, stava per nascere. Solo che...come avrei potuto guardare il suo viso e amarlo come sé niente fosse dopotutto il male?" Scossi la testa alzandomi leggermente la camicia, chiudendo gli occhi "ho dovuto farlo, era necessario" sussurrai

Yoongi mi guardò, prima di passare delicatamente il dito su quella cicatrice, lunga tanto quanto il dolore che avevo provato nel vederla, prima di prendere parola
"E dimmi... quando è successo?"

"Non credo di esserne sicuro, forse dopo l'essere partito; ho affrontato un percorso psicologico che ha, quasi del tutto, cancellato i miei ricordi, trasformandoli in modo confuso"

"Mhmh, si vede" sospirò "vieni, ti porto fuori di qui"

"Non importa, aspetto Taemin" annuii scuotendo la testa

"Taemin? E sei così sicuro che torni o che ti riporti a casa sano e salvo?"

"Credo volesse...portarmi a casa sua ma è okay"

"E ti fidi cosi tanto di lui da andarci? Ciecamente?"

"E di chi dovrei fidarmi?" Alzai un sopracciglio

"Jimin?!" Esclamò stringendo i pugni "sei fottutamente serio?! Ci consociamo da una vita intera, perfavore, smettila"

"Ne sei assolutamente sicuro di questo? Io non credo di conoscerti da così tanto tempo, sai?"

"Si che ne sono sicuro, cazzo!" Urlò facendo un passo indietro di sbotto "tutti quegli anni che abbiamo passato assieme li hai dimenticati completamente?" Scosse la testa guardandomi "mi hai cancellato senza problemi, mentre io ci sto ancora provando" si voltò posando la mano sulla porta del bagno che dava al corridoio.

Lo guardai facendo dei passi verso di lui, cercando di mettere a fuoco il suo viso finché ne avessi avuto la lucidità tale da poter ancora comandare il mio corpo, e quindi corrugai la fronte
"Mi dispiace doverti dire queste cose ma...non ricordo affatto questo. Ti ho detto che la mia memoria è offuscata da ricordi sparsi e confusi"

"Ho dei cazzo di problemi mentali sé, dopo tutto quello che mi hai fatto, continuo a non riuscire a toglierti dalla testa, questo è vero, ma non puoi dirmi di aver torto"

"Ti credo, ovvio che lo faccio, sembra che il problema sia effettivamente io, ma... l'unica cosa che ricordo sono i miei amici, quel che è successo dopo la mia partenza e, vagamente, di un ragazzo al quale non riesco a dare un volto"

"Che stai blaterando adesso?"

"Che... questo ragazzo era amico d'infanzia di Hoseok, questo lo ricordo, ma non ricordo altro"

"Ah?" Alzò un sopracciglio "adesso mi prendi anche in giro? Bene, allora ti dico apertamente che l'amico di cui parli sono io" strinse i pugni scuotendo la testa "fanculo" sussurrò prima di uscire completamente dal bagno, appoggiandosi al muro di fianco.

Yoongi si portò una mano sulla fronte, scivolando atterra sedendosi su quel lurido pavimento, pensando di star per impazzire e forse anche di crollare, ancora, ma almeno con un peso in meno sul cuore.

Corrugai la fronte, raggiungendolo velocemente
"Sei tu? È impossibile" sussurrai scuotendo la testa

"Già, anche io credo sia impossibile che mi sia ridotto a vivere metà della mia vita così" si morse le labbra ruotando gli occhi.

Rimasi fermo, appoggiato a quel muro, lasciando che tutto il peso, ancora, si spostasse su un'altro mezzo più forte di me.
La mente iniziò a vagare, più del dovuto, e diedi la colpa ancora a quelle sostanze, certo, ma non tutto era collegato a quello.

Non potevo crederci che il ragazzo che sognavo spesso, quello che mi capitava di pensare di tanto in tanto, aveva il suo stesso viso ed era anche il fidanzato di Hoseok.

Alcyone: Le stelle// Yoonmin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora