Sorvolando l'Oceano

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È davvero tutto finito? O è l'inizio di un nuovo capitolo della stessa storia che ho vissuto finora?
Annie per tutto il volo non fece altro che ripetere questa frase tra i suoi pensieri, mescolati tra l'ansia di essere catturata all'ultimo momento dalla polizia, e la paura di non rivedere più i suoi amici, fissando quella minuscola finestrella che le mostrava la pioggia che quasi penetrava all'Interno dell'aereo, e le ultime persone inzuppate d'acqua che salivano le scale per prendere i loro posti. Per la quantità di volte che ripeteva quella frase, per errore le scappò sussurrandola scandendo bene le parole, cominciò a sentire voci esterne che rimbombavano nella sua testa che ripetevano, Signorina, Signorina! Accompagnato da un tremolio di dita, il suo cuore che batteva con un ritmo martellante sempre più forte e rapido fino a quasi mancarle l'aria per respirare, ad un certo punto
sentì che qualcuno le strinse la mano destra, quasi per tranquillizzarla per il probabile attacco di panico che la stava per aggredire,si girò ed era una signora anziana,con una parrucca che mostrava dei riccioli rossi,una pelliccia di leopardo che la proteggeva dal vento gelido all'esterno, e degli occhiali da sole di dimensioni planetari,era sua la voce che mi ripeteva "signorina", in quel momento Annie con uno sguardo intimorito e spaventato pensò, "cavolo a questa visione preferivo morire di ansia"

subito dopo vide che una hostess, come il resto dei passeggeri intorno a lei, la fissavano con occhi curiosi di sapere cosa stesse accadendo,la signora anziana chiese
<<Tutto bene signorina?>>

<<ehm, si è tutto apposto, stia tranquilla è, solo l'emozione di salire in aereo>>
Rispose Annie con voce tremolante, togliendo con rapidità la mano della signora dalla sua,

<<È il suo primo volo?>> Chiese la hostess con uno sguardo preoccupato e con gli occhi spalancati

<<No, non lo è, davvero basta non ho bisogno di aiuto, per favore vada via>>
Rispose con tono nervoso

Era passato quel momento di ansia e stress di Annie,quella bolla che la teneva imprigionata e avvolta in un vortice di ansia e paura,era esplosa e aveva lasciato spazio alla pace e alla serenità, quando aveva reagito in quel modo alla richiesta della hostess, le persone intorno avevano un espressione quasi seccata o indignata come se li avesse insultati o probabilmente come se avessero visto un mostriciattolo, in fondo non si riteneva tale non era neanche vestita a caso. Era vestita completamente di nero, con un giubbotto che era più grande di lei e degli occhiali che le coprivano gli occhi rossi, causati dalle lacrime che prima della partenza le riempivano gli occhi e scendevano lungo le sue guance come un fiume verso una valle.

Qualche minuto dopo, quando l'aereo era già in volo, Annie andò in bagno per sciacquarsi il viso, per togliere quei residui di trucco colato, cercò un qualcosa per asciugarsi la faccia, ma neanche uno straccio di fazzoletto era presente in quel bagno di 10 metri quadrati, dove a malapena riusciva a muoversi tra un lavandino che occupava metà cabina e un cesso che era minuscolo, come se tutti i passeggeri dell'aereo avessero le stesse chiappe di un bambino, Annie non solo era disperata, ma adesso pure nervosa per il disagio che c'era in quella situazione. Pensando a una soluzione decise di sporgere la testa di qualche centimetro con la porta socchiusa al punto giusto per avere la minima visione all'esterno,vedendo la signorina di prima che gli chiese come stava, aprendo un po' di più la porta, cercò di attirare la sua attenzione con dei gesti vaghi e senza senso all'italiana, fortunatamente la ragazza notò Annie in difficoltà e andò rapidamente in suo soccorso

<<Di cosa hai bisogno?>>

<<dei tovaglioli per favore, non c'è niente in questo bagno per asciugarmi>> rispose con tono frettoloso e mostrando i palmi delle mani bagnate, la hostess gli diede un asciugamano e dei fazzoletti in caso ne avesse bisogno

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