"Ciao sorellina"

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Dopo quella sera Aliénor ed Annie non ebbero più contatti, il capo della Yakuza dopo lo spiacevole evento non chiuse a occhio ripensando al trauma vissuto, la notte passata in bianco però le aveva fatto pensare e capire come dirigere l'organizzazione gigantesca che aveva tra le mani.

Il cambiamento radicale dopo quel fatto si vide soprattutto nei suoi capelli, fece una tinta ai capelli con metà del capo bianca e l'altra metà nera.

Le venne in mente un vecchio contatto degli Stati Uniti che aveva come proprietà un'azienda di trasporti merci, se voleva ampliare gli affari dell'organizzazione doveva espandersi oltre l'isola nipponica e dunque anche in America dove sapeva destreggiarsi meglio.

La persona a cui aveva pensato si trovava a sud del Canada, a Nord del New Hampshire.

Dave e la figlia Jennifer Davidson.

Due giorni dopo decise di preparare le valigie condotto il necessario, chiuse la porta del suo appartamento a chiave ed entro nell'ascensore per non farsi tutte le rampe di scale.

Mentre la ascensore la portava verso il piano terra si voltò verso lo specchio che rifletteva per intero tutto il suo volto che mostrava ancora i segni di quella sera in cui era stata quasi sotterrata viva.

Uscì portando sì la valigia a mano verso il portone<<Buongiorno Signora Flores>>disse il portiere.

Annie lo ignorò uscendo all'esterno e dirigendosi verso la sua auto.

Il cielo era grigio coperto da nuvole cariche d'acqua e che nel giro di venti minuti l'avrebbero fatto cadere sulla terra senza pietà, il vento iniziava a soffiare incessantemente facendole svolazzare i capelli e il soprabito nero.

Davanti al suo condominio c'era un piccolo giardino che anticipava l'entrata e che dava l'uscita al marciapiede da un cancello vecchiotto, dal muretto spuntò improvvisamente Evelina.

<<Ciao!>>esclamò la ragazza sorridendo, Annie si spaventò e uscì rapidamente la pistola puntandola alla ragazza.

<<Cavolo Evelina... La prossima volta avvisami>>sbuffò riponendola

<<È successo qualcosa?>>chiese

<<No, tranquilla davvero è tutto apposto>>rispose Annie

<<Se ti chiedi perché sono qua è perché volevo passare un po' di tempo con te>>confessò Evelina sorridendo.

<<Purtroppo devo partire tesoro, non posso ora magari un altra volta>>spiegò

<<Allora posso accompagnarti, non c'è alcun problema anzi faremo in fretta>>suggerì facendo spallucce.

Annie annuì lentamente abbassando lo sguardo.

<<Bene! Seguimi forza!>>esclamò Evelina con entusiasmo.

La ragazza era venuta a far visita ad Annie accompagnata da una maxi scorta, quanto la ragazza la vida rimase sbalordita.

Nonostante la strada davanti al palazzo fosse abbastanza grande, la scorta che aveva accompagnato la russa era composta da una lunga fila di Jeep nere, probabilmente erano una decina in fila indiana.

Evelina andò verso uno dei veicoli, aprì la portiera ad Annie facendola salire per prima, quando salirono entrambe l'autista della Jeep su cui erano entrate suono il clacson dando il segnale alle altre davanti a loro.

La carovana andò avanti a grande velocità raggiungendo l'autostrada, Annie guardava al di là del finestrino mentre Evelina la guardava preoccupata e pensierosa.

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