Cadere dal burrone

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Un enorme edificio in vetro e acciaio svettava verso il cielo in mezzo alla città di Novosibirsk, località situata quasi nel centro del continente asiatico e limitrofa al confine con il Kazakistan.

Era un palazzo moderno che usufruiva dell'energia rinnovabile avendo sul suo tetto dei pannelli solari per catturare l'energia del sole e renderlo ancora più ecosostenibile.

Era uno degli esempi dell'architettura moderna in Russia, con una facciata elegante e raffinata, e offrendo anche una vista impareggiabile della regione circostante.

L'interno dell'edificio moderno aveva una grande area dove c'erano sono delle scrivanie per la reception e una sala per le riunioni.

L'arredamento moderno e gli elementi decorativi creavano un ambiente suggestivo e raffinato.

La sala delle riunioni manteneva una grande tavola ellittica al centro, mentre le altre scrivanie erano distribuite in giro per la stanza.

Era presente anche un ascensore per raggiungere il piano del direttore, con il suo ufficio personale.

Una ragazza mulatta si presentò alla reception dell'edificio moderno, si trattava di una ragazza molto elegante, con capelli lunghi e neri che le cadevano fino alla schiena.

Indossava un abito con collo alto e maniche a tre quarti, che coprivano la maggior parte delle sue braccia per donarle un aspetto raffinato.

Abbinato ad un paio di décolleté e a una borsa di cuoio, il suo abito era un'affermazione di stile e moda.

Dopo aver parlato con la reception, la ragazza si diresse all'ascensore per raggiungere il piano del direttore.

L'ascensore era moderno e pulito, con dei tasti touch per selezionare il piano.

La ragazza giunse ai piani superiori, ed uscì dall'ascensore, fece una breve passerella lungo il corridoio, e arrivò alla porta dell'ufficio del direttore.

Bussò alla porta dello studio, su cui c'era scritto "Victor Novikov"

<<Posso entrare?>> chiese con gentilezza. Victor guardò il suo orologio con fastidio.

<<Sì, entra. Non hai un appuntamento, ma non importa. Cosa vuoi da me?>>

Victor era già infastidito prima ancora che la ragazza entrasse.

Aprì la porta delicatamente facendosi accompagnare da uno degli uomini di Victor. <<Salve signor Victor Novikov, mi chiamo Nurya, è un piacere>>

<<Un piacere per chi? Non ti ho mai visto prima, e non capisco perché mi stai venendo a trovare>>commentò con tono sarcastico.

Era evidente che Victor non avessw alcuna voglia di avere una conversazione con Nurya.

<<Possiamo parlare di qualcosa che a lei interesserebbe molto, solo se il suo uomo potesse uscire dall'ufficio>>

<<Dammi una buona ragione per fare uscire il mio uomo, e forse parlero con te>> Victor era già infastidito dal fatto che Nurya lo stava interrompendo nel bel mezzo dei suoi affari, ma cercò comunque di non essere maleducato con lei.

<<Che cosa ti riguarda? Forse sei venuta a trovare mia figlia?>>

<<Riguarda proprio sua figlia, mi dia una possibilità, non se ne pentirà>> disse sedendosi davanti a lui e attirando la sua piena attenzione.

<<Allora, che cosa c'è di così importante che riguarda mia figlia Eveline?>> Il tono di Victor diventò improvvisamente più cupo, e la sua irritazione crebbe ancora di più.

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