Caro Diario,
volevo raccontarti di una cosa fantastica che mi è successa.
Per farla breve, Cielo aveva lasciato la sua ragazza per qualcuno, e, lo sai, il mio egoismo mi ha fatto sentire felice.
Da lì ho iniziato a provarci con lui. Quando l'ho incontrato successivamente, ha iniziato a baciarmi il viso e coccolarmi.
Mi ci è voluta una grande forza di volontà per non baciarlo, ma alla fine...
Però non mi ha tirato lo schiaffo che pensavo di ricevere! Anzi, ora è il MIO Cielo.
Già. Sono così felice.
Comunque quello stesso giorno ho incontrato Robin, la mia migliore amica.
Al cimitero.
Assurdo, vero? Mi ha detto che avevo ragione, lì riusciva a pensare e a chiarire il groviglio di pensieri che spesso noi esseri umani abbiamo.
Mi si è seduta accanto e mi ha detto che si sentiva male per me e per come mi aveva trattato.
Ma sai come sono fatto. Sarà masochismo, comunque l'ho perdonata e voglio darle un'altra possibilità.
Tornando al discorso di Cielo, io... non ho ancora avuto la mia prima volta con nessuno e pensavo di parlarne con lui. Spero solo di non farmi morire la lingua e che lui non la prenda a male.
Parlando di mia madre, le cose vanno meglio. I miei voti sono migliorati e lei invece di urlarmi contro mi premia, tipo una paghetta leggermente maggiore o cose così.
I miei compagni continuano a sparlarmi dietro, ma ho imparato a fregarmene perché ho capito di non essere fatto per molti.
La mia autostima è aumentata, mi guardo allo specchio e mi piaccio, mi piace il mio fisico e il mio viso. Mi vedo migliore anche come persona.
E, sì, tutto grazie a lui, che mi fa sentire amato, accettato e degno di vivere.
Ma allo stesso tempo da quando ho Cielo e di nuovo Robin, sento maggiormente il peso della lunga solitudine che sai ho passato. Mi sento costantemente bisognoso d'affetto.
Una parte di me dice: avvicinati alle persone, sei degno dell'affetto del quale necessiti, sei una bella persona che ne fa star bene altre.
Ma ci sono quelle voci, quelle ombre, che invece mi sussurrano all'orecchio che quelle persone fingono, che non mi amano, che mi usano, che sono sbagliato e che non devo ricevere affetto perché non ne sono degno, non importa quanto io possa piangere e stare male. Me lo merito.
Ho paura a parlarne perché queste ombre dicono che sono un peso, mi tappano la bocca perché posso infastidire quelle persone che già è molto se mi sopportano.
Non mi sorprendo se sono tornato a piangere di notte e se il fatto di non mangiare sta peggiorando. Ho perso altro peso e inizio ad aver paura. Ma mia madre non capirebbe.
Mi serve aiuto, ma non so come fare. Chiedo aiuto e non so come farmi aiutare.
Ora vado, ciao<3
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La mia parola preferita è "cielo"
Ficción GeneralNico amava la solitudine. La stessa solitudine che lo ha portato al cadere nel buio. Ricevere un messaggio da qualcuno era l'ultima cosa che si aspettava. Dall'altra parte dello schermo c'era Cielo, un ragazzo più grande, che sembrava aver scritto l...