1

2 0 0
                                    

Un raggio di sole mi colpisce il viso, ma lo ignoro, voglio restare nel letto ancora un po'...
sento però bussare alla porta della mia camera, mio padre é arrivato a svegliarmi...
<bonjour principessa, sono le 11 pigrona>
mi rigiro nel letto
sento la porta aprirsi <ma che pigra che sei> scherza mio padre dolcemente
apro prima un occhio poi l'altro, mi metto seduta
<buongiorno> mi ripete
<giorno, che ore sono?>
<le undici quasi>
<ah caspita>
<beh dai ci sta, sei in vacanza>
<si...ho fame, cosa c'è da mangiare?>
<toast, oggi lo chef si è impegnato>
ridacchio <ok> mi alzo e scendo le scale insieme a mio papà
io e lui da una settimana viviamo a Parigi, questo perché mio padre, ex calciatore (in particolare portiere) e allenatore (dei portieri) da diverso tempo proprio oggi inizierà a lavorare per una nuova squadra dopo aver chiesto il trasferimento a Parigi, eh si proprio per il Paris Saint German, la squadra più forte della Francia oserei dire.
Lui è francese da genitori italiani e si è trasferito in Italia solo quando ha conosciuto mia madre. io mi ritengo dunque bilingue, ho passato tutte le mie estati in Francia dai miei cugini e zii mentre durante l'anno ho vissuto prima a Roma, poi a Torino un anno e infine a Milano, dove ancora abita mia mamma. Tutti questi spostamenti dovuti ai vari trasferimenti di mio padre naturalmente.
I miei hanno divorziato un po' di tempo fa però ed é anche per questo che mio padre ha deciso di cercare lavoro come allenatore in Francia.
Giusto due settimane fa ho fatto la maturità in Italia e papà mi ha chiesto se avessi voluto passare l'estate insieme a lui a Parigi, poi tornerò in Italia per iniziare l'università, che ho già scelto, farò biologia
<allora, hai deciso se hai voglia di accompagnarmi all'allenamento oggi?>
mastico il mio pezzo di toast
<beh dai vengo, non saprei che fare altrimenti>
<dai sarà interessante, sono diversi questi francesi da tutti i calciatori italiani che hai visto>
Mio padre ha iniziato a lavorare da circa una settimana, quindi é tutto abbastanza nuovo anche per lui.
<tu devi allenare solo il portiere>
<Gigi Donnarumma, un italiano, gli italiani sono dappertutto>
<me lo ricordo> mio padre lo aveva allenato durante le qualificazione dei mondiali giusto dell'anno prima ed io ero andata a vedere qualche allenamento (però l'Italia non si era qualificata e quell'anno proprio la Francia aveva vinto).
<sai chi c'è oltre? Verratti>
<vero che gioca qui! sarà bello rivederlo>
<gli ho parlato, si ricorda di te>
<davvero?>
<si,beh mangia veloce perché tra un'ora dobbiamo essere in campo>
<corro a prepararmi>
non so uscire senza piastra, né senza mascara e gloss, non è da me.
credo che il mascara mi faccia risplendere i miei occhi verdi e quindi ne ho un sacco nel beauty case.

ci mettiamo in macchina, Parigi in estate é più vuota rispetto al resto dell'anno, eh beh ci credo, solo noi stiamo a Parigi in estate! Non sono giorni troppo caldi però perfortuna.
Devo essere sincera, non mi entusiasma l'idea di andare a guardare un altro allenamento, è da quando ero alta un tappo che vado a vedere gli allenamenti, come quelli della Roma, Juve e Milan, e in più anche quelli dell'Italia delle qualificazioni. Ne avrò visti decine...
Però questa è la prima squadra francese che vedo, è tra l'altro ci sono giocatori che avrei sempre voluto vedere, ceh che ho visto solo in partita, ma che ammiro, come Neymar, lo ammetto, era la mia crush da piccola!
Parcheggiamo e entriamo nella hall dove c'è una segreteria e un mini bar.
Dopo aver parlato con i segretari usciamo nel
campo dove ci aspettano dei tecnici che stanno preparando il campo e l'allenatore della squadra Thomas Tuchel che discute con un tecnico sugli esercizi di quel giorno.
<salve>
<ei salve signor Schianetti>
<lei è mia figlia, voleva venire a vedere l'allenamento>
mi sorride <piacere! anche mio figlio veniva a vedere gli allenamenti quando era più piccolo, gli piaceva un sacco, come ti chiami?>
<Melissa>
<io Thomas> mi sorride, che persona carina!
Mi siedo sugli spalti, l'unica a guardare gli allenamenti oggi, mentre mio padre rimane giù con Thuchel. Aspettiamo l'arrivo dei giocatori.
Appena arrivano li riconosco, di vista e di nome conosco praticamente tutti, sono famosissimi d'altronde.
<buongiorno a tutti ragazzi, oggi come ieri ci concentreremo molto sui calci di rigore per gli attaccanti e centrocampo e sulle spazzate per i difensori> annuncia
<sarà un allenamento intenso ma le partite che dovremo affrontare lo sono altrettanto quindi vi voglio concentrati, poi é venuta anche a vedere l'allenamento la figlia del signor Schianetti, bene iniziamo>
I ragazzi non ci fanno troppo caso a me.
Noto Neymar, Verratti, Kimpembe e qualcun altro
<scasate ma Kylian dov'è?> chiede Thomas contando i giocatori
<si sta cambiando, ha avuto un problema con la macchina> ridacchia Neymar
<non mi interessa, giuro che sta in panchina tutto il tempo se non si muove>
proprio in quel momento entra nel campo con una corsetta un ragazzo, Kylian Mbappe.
Lo riconosco, ma lui è quello che ha fatto vincere la Francia l'anno scorso! Ricordo quella finale con grande emozione.(tifavo Francia)
Kylian grazie per averci fatto vincere.
<grazie Kylian che ci hai degnato della tua presenza, stavo appunto parlando dell'allenamento di oggi>
<mi scusi>
<va be ragazzi non perdiamo tempo, iniziate a correre>

better on my ownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora