11

1 0 0
                                    

la vedo scendere con degli occhiali da sole sulla testa, sorriso smagliante e lunghi capelli biondi e mossi
dietro di lei c'è un ragazzo con capelli castani
<Meli che bello rivederti!>
<Clara sono contentissima!> ci abbracciamo
saluta anche mio padre
<lui è un mio amico, si chiama Louis>
<ciao> lo salutiamo
<lui ha una casa qui a Parigi vicino alla vostra, quindi gli ho chiesto di venire con me, sarà divertente!>
<certamente!>
andiamo subito a mangiarci qualcosa insieme, Louis è simpatico, un po' timido ma simpatico.
A mio padre piace, lo percepisco.
Il pomeriggio mio padre deve andare al campo mentre io, mia cugina e Louis rimaniamo in centro.
passeggiamo per le vie centrali chiacchierando del più e del meno
<eh beh Meli, come ti sta andando la vita a Parigi?>
<è stupenda, ma non faccio molto in realtà, passo molto tempo a casa o accompagno mio padre ad allenare>
<io invece a Nizza ho iniziato l'università, te l'avevo detto no?>
<sisi, fate insieme l'università?> chiedo a lei e Louis
<esatto> risponde lui
<biologia non deve essere semplice...>
<però è quello che ho sempre voluto fare, lui ha la mia stessa passione>
mia cugina ha solo un anno in più di me eppure lei sembra star per avere una carriera spiccatissima, sa cosa vuole fare nella vita ed è motivata, io non mi sento realmente come lei
<ci deve essere un sacco da studiare!>
<si ma in realtà gli esami li abbiamo già dati per questa estate, si riprende a settembre> risponde Louis
<beh Meli anche tu inizi biologia no?> mi chiede Clara
<eh si infatti, a te piace un sacco, credi piacerà anche a me?>
<secondo me si, non ci sono neanche troppi numeri alla fine> ridacchia
<é piu semplice di quello che ti immagini> sggiunge il suo amico
verso sera accompagnano Louis a casa sua, che abita in una zona carina, non troppo distante da casa mia, dopodiché torniamo a casa nostra
<Clara, ammettimelo> le dico una volta in camera mia
<cosa?>
<non siete solo amici voi due>
<non posso portare un amico che ti inventi ste storie?> fa l'ingenua
<lo vedo come ti guarda, anzi come vi guardate e vi parlate, c'è qualcosa>
La vedo contrariata <e va bene mi hai scoperto...>
<davvero? perché non bastava dire che eravate fidanzati?>
<perché non lo siamo, ci stiamo frequentando e non voglio affrettare le cose, è più facile dire che è un mio amico>
<mh interessante...>
<ci siamo baciati un paio di volte però ci siamo accordati che per ora non è niente di serio>
<ma a te piace?>
<sto cercando di capire>
<e l'hai invitato a venire a Parigi con te?>
<beh mi sembrava una bella idea...senti credo mi piaccia in realtà ma te l'ho detto, non voglio affrettare le cose>
<ho capito, dovrò fare la candelina tutto il tempo!>
<ma va Meli!>
<sisi io ho gia capito>
<nono, per te io e lui siamo amici ok?>
<fingerò che siate cari amici>
Ridacchia <come sei simpatica!>

il giorno dopo vado il pomeriggio al campetto, mio padre mi ha comunicato che non posso portare mia cugina né il suo amico, devono rimanere comunque privati gli allenamenti mi ha spiegato.
Tanto mia cugina non sta di certo da sola.
Guardo tutto l'allenamento
Alla fine mi risistemo al bar in attesa di mio padre, mi sento particolarmente annoiata, Clara è già tornata da Louis, come se la cugina che non vede da un anno sia meno importante, ma come biasimarla alla fine, forse lo farei anche io. Il punto é che adesso a casa non c'è nessuno e mi annoio, l'idea mi annoia ancora di più...
Saluto Marco, Neymar, Thiago ma sotto sotto sto aspettando di salutare Kylian
Lo vedo arrivare
<Kyky>
<è il tuo posto fisso questo?>
<si, ho sempre voglia di qualcosa da mangiare>
<ah ecco, non ho mai capito che senso ha il bar al campetto che prepara croissant, crêpes se poi noi non possiamo mangiarle per la dieta>
<serve per me che vi guardo>
ridacchia
<vabbè Meli a domani>
<Kylian>
<sono io>
<ehm tu che fai adesso?> gli chiedo un po' timidamente
<vado a casa perché?>
<adesso io non ho proprio voglia di tornare a casa, non so che fare...>
<non tornarci>
<grazie del consiglio, sempre il migliore> dico sarcastica
ridacchia <dai, vieni pure a casa mia>
ok non mi aspettavo che mi invitasse proprio a casa sua, mi aspettavo piuttosto "facciamo un giro", ma non rifiuto.
<davvero? Ceh voglio dire figo>
<non é da tutti andare a casa di Kylian Mbappe lo so>
<non montarti la testa adesso!>
<andiamo?>
<avviso mio padre, ceh mi invento qualcosa>
<ti aspetto nel parcheggio>
<ci impiego un secondo>
Corro verso il campo e trovo mio padre che sta palleggiando vicino agli spogliatoi
<papà ma che fai!>
<posso farlo visto che non mi stanno guardando!> fa la bicicletta
<sei fortissimo! Volevo dirti ehm, io raggiungo Clara>
<si scusami mi sono lasciato prendere dal calcio, ti accompagno>
<nono, é qui vicino in realtà quindi vado a piedi>
<che ci fa in questa zona qua?>
<non lo so, era con Louis...>
<va bene vai, basta che mi scrivi appena la raggiungi>
<sisi tranquillo> gli stampo un bacio sulla guancia e vado
Raggiungo Kylian e partiamo
Appena arriviamo a casa sua mi accorgo in che zona siamo
<ma sei praticamente di fronte alla torre Eiffel!>
<la migliore casa di Parigi> dice ironicamente, ma infondo non credo sia cosi ironico, solo dall'esterno immagino che tipo di casa sia.
la macchina scende nel parcheggio sotterraneo
<é tutto così figo qui>
Noto che ci sono altre due macchine, e che macchine! <e queste macchine?>
<sono mie>
<wow, ma siete tutti così al PSG?>
<chi più chi meno, stai cercando il più ricco?>
<si a me interessano solo i soldi> dico seria
Appena mi guarda inizio a ridere

better on my ownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora