verso sera torno a casa con mio padre
<sai, oggi ho chiacchierato con Marco> mi spiega mio padre
<non me lo ricordavo così simpatico, e ci siamo raccontati un mucchio di cose, gli ho proposto di venire a cenare da noi uno di questi giorni>
<ci sta, è vero è simpatico>
<fprse te lo avevo detto, conoscevo suo padre quando ancora giocavo...tale padre tale figlio>
<ah si?>
<si...> mi racconta di tutte le somiglianze che hanno i due
<potremmo invitarlo domani sera, cucinerò io come sempre ma stavolta mi impegnerò> ridacchia mio padre
<ottima idea, a me Marco sta simpatico quindi sarà una bella serata>
<perfetto, detto fatto allora!>La sera dopo allenamento (al quale non sono andata perché non avevo voglia), tornano Marco con mio padre e tre pizze in mano
<cambio di programma Meli>
<pensavamo queste fossero molto meglio> aggiunge il calciatore
<avevo proprio voglia di pizza!>ci sediamo a tavola e iniziamo a mangiare
mio padre non lascia un momento in pace il povero Verratti che viene assalito di domande sulla sua vita a Parigi e sulla sua famiglia rimasta in Italia
<tuo padre vive ancora a Pescara?>
<si, non si vuole muovere, a volte viene a Parigi a farmi visita ma sono spesso io quello che torna in Italia>
<credo si viva molto meglio in Francia in questi ultimi tempi in realtà, un altro motivo per cui mi sono trasferito>
<si sta benissimo qui, non ho mai avuto grane>
<anche io sono fiducioso che andrà bene, che ne pensi dell'arredamento di questa casa? un po' modesto perché non ho preso ancora tutti i mobili però...>
<è carino, la casa è molto bella>
<si, un po' assomiglia a quella che avevamo in Italia, ti ricordi quando eri venuto a cena? saranno stati tre anni fa...>
<si circa...>
<scusate ragazzi io vado un momento in bagno, arrivo subito> dice mio padre ed esce dalla cucina
<buona la pizza> attacca bottone subito con me Marco
<si...> però a me nella testa gira altro <Marco, posso chiederti che tipo è Kylian Mbappe? non fraintendermi, è solo che non lo riesco a inquadrare bene>
<mh, non ti è passato inosservato>
<come può! ha detto che non gli piace l'Italia>
<intendeva come squadra ma scherzava>
<immagino, però dimmi, che tipo è?>
<è uno preciso in campo, determinato, un amico davvero divertente ma a volte si gonfia, è un po' orgoglioso e instabile a volte>
<instabile?>
<avevo sentito che si stava frequentando qualche mese fa con una ragazza ma poi ha mandato tutto all'aria perché si stava affezionando troppo, non lo capisco in questo ma non so...non dire che te l'ho detto>
<no tranquillo figurati>
<credo sia difficile per talenti così giovani avere relazioni serie con tutti gli impegni, con tutte le tentazioni...>
<no immagino>
<un po' é successo anche con me, le ragazze intorno a te sembrano moltilpicarsi>
<capito>
<ma non ti piacerà mica?>
<no, può mai piacermi uno che esulta se l'Italia perde?> ridacchio
<ah beh no di certo> ride
torna mio padreil giorno dopo c'è la partita contro il Lille
sono in tribuna mentre mio padre in panchina vicino all'allenatore Thomas
giocano tutti molto bene devo dire, come ad allenamento.
Ricordo di aver visto solo una partita del PSG, quattro anni fa, ma non c'era gente davvero forte, il PSG sta crescendo adesso davvero.
I ragazzi vincono 2-1, un gol è di Neymar, uno di Mbappe.
Come ho sempre fatto dopo le partite vado nella zona degli amici e parenti, essendo figlia di mio padre posso, mostro alla sicurezza l'autorizzazione ed entro
Aspetto l'arrivo di mio padre, che però tarda ad arrivare
vedo Verratti e Julien arrivare
<arrivano i campioni qua> sorrido
<chi è la squadra più forte della Francia?> esulta Verratti
<urlalo!>
Verratti mi avvolge un braccio dietro la spalla <chi aspetti?>
<mio padre, é sempre così lento!>
<a che ora hai prenotato Marco?> chiede Julien, non so a che si riferiscono
<tra mezz'ora, come al solito>
<di che parlate?>
<ogni volta che vinciamo é da tradizione andarci a bere qualcosa dopo partita nel locale davanti al nostro palazzetto>
<figo, non sono mai stata in un locale parigino>
<mai?>
Scuoto la testa
<beh se vuoi puoi unirti per oggi>
<si perché no!>
<così mi piaci! Tanto non siamo in molti in realtà>
<chi c'è?>
<io, te, Julien, Thiago, Presnel, Neymar e Kylian che non mancano mai>
Sarà una mia impressione o ha marcato un po' di più il nome di Kylian? Bah
<ehm però io sono vestita con la maglietta del PSG, non mi sono portata un cambio...>
<non hai bisogno di un cambio, vai benissimo così con quella bellissima maglietta>
Nel mentre stavano uscendo gli altri giocatori a gruppetti, quelli del locale si fermano
<oggi viene anche lei> annuncia Verratti indicandomi col pollice
<ah che bello> dice Neymar
Comunque Neymar mi sta particolarmente simpatico, peccato che é un po' troppo grande per me forse, anche se mai dire mai.
<possiamo andare ora?> dice Marco
<vado un attimo ad avvisare mio padre visto che non sembra voler arrivare>
<ti aspettiamo un attimo, dovrebbe essere ancora fuori con il mister>
<ah ok...>
<sai dov'é?> mi chiede sempre Marco
<o ti perdi?> conclude Kylian ridacchiando
<beh nel caso non chiederei aiuto a te> rispondo prontamente
<vi piacete tanto voi due eh> nota Neymar
<gli italiani non gli vanno molto a genio...o forse é il 2006>
Non ce la faccio proprio, mi scaldo abbastanza in fretta, anche se é solo uno scherzo, ho un forte il senso di sfida.
<non serve prendersela così tanto se abbiamo vinto quest'anno> ridacchia tenendo il tono
Non so perché percepisco che questa caratteristica della sfida ce l'abbia anche lui
Sospiro <vado da mio padre, arrivo> sorrido divertita
Perché é fastidioso, ma é divertente da un lato...
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better on my own
FanfictionMelissa è una ragazza che si trasferisce a Parigi da suo padre, allenatore di calcio, dopo il divorzio per passare l'estate e staccarsi dall'Italia. Non sa però che quell'estate avrebbe cambiato la sua vita...