I cinque giorni successivi rimango a casa, non so perché mi é venuto il raffreddore e mal di testa.
In più anche il ciclo. Ho preferito dunque rimanere a casa per un po'.
Verso sera del quinto sono uscita con mio padre ed ho fatto un po' di foto a Parigi da mettere su Instagram, giusto per riempire il feed.
Mi risponde ad una delle tante storie su Parigi Marco, non avevo nemmeno notato mi seguisse su Instagram
Marco Verratti: hai smesso di venire al campo per fare la fotografa?😹Melissa Schianetti: sono solo stata male, tornerò presto, spero non sentiate troppo la mia mancanza🙃
Marco Verratti: ah mi spiace che hai avuto??
Melissa Schianetti: raffreddore, mal di testa...
Marco Verratti: a Luglio?
Melissa Schianetti: a quanto pare...
Marco Verratti: ora come stai?
Melissa Schianetti: abbastanza bene per tornare a vedere gli allenamenti
Marco Verratti: no ma si stava così bene...🤣
Melissa Schianetti: me lo dicono in tanti, addirittura vi disturbo in palestra visto che non posso più farla quando ci siete voi
Marco Verratti: beh era la regola...
Melissa Schianetti: si lo so é giusto così, solo che allenarsi da sola in una stanza vuota o stare sugli spalti da sola mi annoia dopo un po'
Marco Verratti: capisco...dai domani dopo allenamento andiamo al bar insieme?
Melissa Schianetti: okk, a domani Marco❤
Marco Verratti: a domani😘
Il giorno dopo come stabilito mi vedo al bar del campetto dopo il loro allenamento con Marco
Ordiniamo due caffè
<ieri ho scoperto un locale davanti alla torre Eiffel dove fanno dei cocktail assurdi, credo faccia anche discoteca>
<stavi male ma vai a prenderti i cocktail?>
<mio padre mi ha obbligata a uscire, erano quattro giorni che non mettevo piede fuori casa...>
<e tuo padre va a prendere i cocktail?>
<si, non te lo ricordi più così tanto bene allora, lui va matto per le uscite serate, i locali>
<quasi quasi potremmo invitare anche lui dopo le partite> scherza
<ti prego no, é davvero un'anima della festa lui, chissa che combina poi>
<ei Melissa sei tornata> vedo Neymar venirmi incontro sorridente seguito da Thiago e Ederson
Neymar a differenza del suo amico Kylian é molto carino con me, lo preferisco di gran lunga
Non é strano che dopo allenamento vadano al bar i giocatori ecco perché stanno arrivando tutti adesso.
<ei>
<che fate?>
<niente stiamo bevendo il caffe e chiacchierando> risponde Marco
<sei stata male ci ha detto Marco>
<si, cinque giorni a casa col raffreddore...a Luglio>
Alzo lo sguardo e dietro Neymar spunta Kylian col borsone che si sta dirigendo verso l'uscita, riabbasso lo sguardo sul mio caffè
Neymar però lo nota
<Kylian siamo qui> lo chiama e il ragazzo si avvicina a noi
<oh no sei tornata!> esclama appena mi vede ridacchiando
Lo guardo <pensa un po'>
Si siede vicino a Neymar <ragazzi domani a che ora c'è la partita?>
<avete la partita?> chiedo
<si, contro il Tolose> mi risponde Thiago
<non me l'ha detto mio padre...>
<non é cosi importante, é come se fosse un amichevole in realtà>
<capisco>
<visto che so già che vinceremo ho già deciso il posto in cui andremo dopo> dice Marco, l'organizzatore delle feste direi
<siete già sicuri di vincere?>
<si!>
<e dov'é questo posto?> chiede Neymar
<ci siamo andati l'ultima partita prima dell'estate, ricordate?>
<é il Paris Grand Boîte?> domanda Kylian
<si ecco>
<figo!>
<e naturalmente se hai voglia puoi unirti a noi Meli> mi dice Marco
<si, l'altra volta é stato figo!>
<lo so Il privé era un tocco di classe>Il giorno dopo alle 20 inizia la partita, questa volta mio padre mi prende il posto in tribuna d'onore, non ce la facevo l'altra volta da sola in mezzo a tutti quei tifosi scatenati
Esulto quando Ederson segna un gol, esulto ancora di più quando Neymar fa il secondo.
Vincono 2 a zero; hanno giocato con calma se no sono certa avrebbero fatto anche io terzo e il quarto goal.
Raggiungo la zona di amici e parenti e aspetto seduta l'arrivo dei giocatori
Mi complimento con loro e poi partiamo su un pulmino prenotato verso il locale.
Il locale é quasi vuoto, questo perché Marco lo ha prenotato tutto per noi.
Devo dire che non mi dispiace stare con tutti questi bei maschioni a bere al bancone.
Per metà serata ascolto divertita tutte le storie di Neymar e Thiago sulla squadra brasiliana mentre sorseggio il mio mojito.
Ci sono un sacco di annedoti interessanti e altri che mi fanno morire dalle risate!
<no scusa come se l'é fatta addosso?> chiede divertito Julien
<era il suo prime mondiale...povero Richarlinson...>
<scusate ma non aveva il cambio e ha dovuto giocare cosi?> chiedo
<perfortuna aveva degli altri pantaloncini ma ve l'ho detto, stava andando in panico> dice Neymar ridendo
La nostra bella conversazione finisce all'arrivo di Kylian insieme a Kimpembe, naturalmente il problema non é Kimpembe.
<beh ragazzi, perché ridete così tanto?>
<storielle sulla nazionale brasiliana> risponde Neymar
<figo>
<non bevi tu Kylian?> chiede sempre Neymar
<no, sai che non mi piace bere tanto, mi mantengo in linea>
<preciso il ragazzo> commento
<i veri campioni fanno così>
<e anche umile>
Nonostante lo sopporti una volta si e due no a volte mi piace stuzzicarlo, anche perché credo sia l'unico che regge il gioco così tanto
<voi invece ubriacati per bene?> si rivolge ai compagni
<domani non c'è allenamento quindi>
<ragazzi manco aveste bevuto chissà quanto> dico
<lo so...>
<Melissa non bere neanche tu troppo> dice Kylian ridacchiando
<io non mi devo allenare>
<sei piccolina per bere>
<non é vero>
<sei almeno maggiorenne?> dice con aria un po' sfottente
Ma perché deve sempre rompere il cazzo questo qui?
Non rispondo (si ho diciott'anni, quasi diciannove), mi sento presa in giro
I ragazzi iniziano a riparlare, non hanno nemmeno fatto caso al fatto che quella battuta mi abbia ferita più delle altre, non tanto per la battuta ma per come l'ha detta, per il fatto che sembra che ce l'abbia con me.
Si ce l'ha con me, non vuole che io stia con loro, ma che vuole? Tutti sono normali e lui é il ragazzino, non decide lui chi può e chi non può stare, si vede che é un montato.
<scusate ragazzi io esco un attimo> dico con lo sguardo basso ed esco nella terrazza del locale
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better on my own
FanfictionMelissa è una ragazza che si trasferisce a Parigi da suo padre, allenatore di calcio, dopo il divorzio per passare l'estate e staccarsi dall'Italia. Non sa però che quell'estate avrebbe cambiato la sua vita...