<a cosa é dovuto?> chiede Clara
<non so, c'è poca comunicazione a volte e tiriamo palle a caso>
<capisco, ma mi sembrava che ieri Neymar abbia tirato una bella palla>
<oh si, ma in generale...comunque siamo abbastanza soddisfatti nonostante tutto>
<beh siete il PSG>
<é che...anche Kylian in questo periodo dovrebbe concentrarsi di più, a volte non sa farlo>
<che intendi?>
<ma lo vedo parlare con Neymar di altro, é un po' distratto ecco>
<ah> potrebbe essere per me, scusate non volevo compromettere la squadra del PSG...
<ceh forse é anche...> viene interrotto da mio padre che arriva in sala da pranzo esclamando <pizze tutte pronte! Ora si mangia!>
Che voleva dire Marco? Forse ha capito qualcosa...possibile ma non deve succedere.Finiamo le pizze, poco prima che vada approfitto di un momento in cui mio padre é in bagno per andare da Marco.
<Marco, comunque prima stavi facendo un discorso su Kylian, poi sei stato interrotto, che stavi dicendo?>
<ah si, ehm il punto é che io ho capito, sto iniziando a capire cosa c'è tra te e Kylian>
<non c'è niente> continuo a mentire
<Meli, io certe cose le capisco, non c'è bisogno di dirmelo, se non c'è ancora stato nulla succederà molto presto>
<cosa ti fa pensare questa cosa?>
<il fatto che avete legato un sacco e prima vi stavate antipatici, anche alle feste siete stati spesso insieme e ieri ve ne siete andati via insieme>
Sospiro
<il punto é che io conosco Kylian da un po' più di te, e ci tengo a te come amica>
<che vuoi dire?>
<che Kylian non é proprio un tipo da relazioni, lo conosci, é egocentrico, si mette sempre al primo posto, non si fa problemi di alcun tipo>
<non capisco che intendi>
<non si fa problemi a spezzare cuori ecco, adesso non so a che tipi sei abituata ma so per certo che non é facile lui, e non ne vale neanche la pena, lui é molto libero ecco, é stato con parecchie ragazze>
<come fai a saperlo?>
<beh negli spogliatoi ci sono anche io> ridacchia
Abbasso lo sguardo, non so se credere a quello che dice
<me lo dici solo perché lo vuoi riconcentrato nella squadra?>
<no, basta fargli qualche dritta per quello, Melissa, io parlo per te>
<me la so cavare grazie Marco>
<ti avviso e basta, sai, ho qualche anno in più di lui, alla sua età si sbaglia spesso>
<va bene Marco, grazie che ti preoccupi per me, ma me la vedrò io>
<fai finta che non ti ho detto niente ok?>
<ok> sorrido ma vorrei tutt'altro che sorridere<...e mi ha detto in poche parole che é un puttaniere e che mi spezzerà il cuore...> racconto a Clara
<cazzo, beh la faccia da puttaniere ce l'ha>
<ma dai, ma siamo sicuri di quello che dice? Mi avrebbe invitato così spesso a casa sua?>
<non lo so Meli>
<ho paura per quello che mi ha detto Marco, mi ha fatto venire dei dubbi, e se si vedesse con anche altre ragazze?>
<perché domani non andiamo al campo? Hai già più un'idea di come si comporta ora>
<si va, non riusciremo a capire molto in realtà però ci si prova>
<dai si ti fai un'idea, e comunque ricordati che in caso, anche se non é Mbappe, hai Thomas> mi sorride, ridacchio <lo terrò a mente>
<non é brutto lui>
<non l'ho mai detto>
<anzi domani dopo essere andate al campo chiedo ai ragazzi se escono con noi>
<perfetto>Il giorno dopo io e mia cugina andiamo al campetto
<si, devi andare da lui> mi incoraggia mia cugina verso fine allenamento dei ragazzi
<si hai ragione, ma non voglio che che gli altri ci sentano parlare, non so come fare>
<prendilo in disparte senza farti notare troppo>
<si...più facile a dirsi che a farsi>
<sei così preoccupata per quello che ha detto Marco?>
<non so che pensare, Marco comunque non me le dice a caso ste cose, ceh lui non ha nessun interesse verso di me, perché dovrebbe dirmi cose a caso?>
<oh mi sa che hanno finito>
I ragazzi pian piano escono dal campo
<corro>
Scendo le scalette, i ragazzi stanno iniziando ad andare negli spogliatoi
<Kylian> Chiamo quel ragazzo che é uno degli ultimi ad andarsene
Mi vede e viene verso di me
<ciao> mi accenna un sorriso
<tutto bene?>
<si, sai ho appena finito allenamento quindi>
<si capisco>
<ora devo andare> taglia corto
<vabbe un attimo>
<ehm perché?>
<perché ti comporti così?>
<così come?>
<ti sento un po' ecco...freddo>
<ho appena finito allenamento>
<si...ma cosa c'entra?>
Si guarda attorno, sembra un po' teso
<che hai?>
<ti posso dire la verità?>
<si che puoi>
<é che penso che, ehm, tutto questo stia andando un po' oltre>
<cosa? In che senso?>
<ceh é stato bello però...é troppo>
Rimango in silenzio
<ceh comunque tu sei la figlia di uno degli allenatori e io...beh senti non lo so ora devo andare>
<ma che stai dicendo Kylian?>
<Melissa te l'ho detto, poi tu mi parli come se già fossi la mia ragazza>
<non é vero>
<beh senti te l'ho detto, ora devo andare> si allontana da me verso gli spogliatoi
<Kylian ma che problemi hai??> gli urlo dietro, non si gira
É successo tutto troppo velocemente, non sto capendo, sta scappando da me...L'uscita é stata penosa per me, non mi sono divertita come avrei dovuto, avevo la testa altrove
<non mi vuole più sentire> dico a mia cugina una volta tornate a casa
<ma come ha fatto Marco a prevedere da un giorno all'altro cosa sarebbe successo?>
<perché lui l'aveva capito, e lo conosce>
Mi sdraio sul letto con le mani sugli occhi
<beh meglio che avete chiuso allora, se ha ragione Marco non devi farti trattare come vuole lui>
<lo so ma io...io l'ho fatto con lui...per me è stato importante>
I miei occhi diventano lucidi e la mia voce tremante
<Meli...> Clara mi abbraccia
<ha detto che gli stavo parlando come se già fossi la sua ragazza, non ho fatto niente io!>
<non so forse per sbaglio hai detto qualcosa...>
<ma é successo tutto così velocemente, non me lo aspettavo...>
<cazzo che colpo>
<io non l'ho trattato come se fosse il mio ragazzo!>
<forse é lui che non é pronto>
Piango
<mi dispiace tanto...> mi abbraccia <é uno stronzo, non ti merita, non é che perché si chiama Mbappe di cognome può comportarsi come vuole>
Continuo a piangere
<hai tremendamente ragione ad essere triste adesso, per stasera piangi, domani é un nuovo giorno e lo dimentichiamo>
si come se si dimenticasse la gente così...
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better on my own
FanficMelissa è una ragazza che si trasferisce a Parigi da suo padre, allenatore di calcio, dopo il divorzio per passare l'estate e staccarsi dall'Italia. Non sa però che quell'estate avrebbe cambiato la sua vita...