Freya's POV
Quanto poteva scorrere veloce il tempo?
Quante cose potevano cambiare nel suo veloce trascorrere?
Tantissime.
John aveva ripreso ad occuparsi degli affari con i suoi fratelli, io stessa avevo cominciato a lavorare per Thomas e Ireland cresceva a vista d'occhio.
Erano passati mesi da quando io e John eravamo tornati in Inghilterra e tutto filava liscio come l'olio.
Avevamo trovato un equilibrio.
Molto strano per noi, che all'equilibrio non eravamo per niente abituati.
Dal canto mio però, lo trovavo meraviglioso.
Avevamo una vita ordinaria ma era l'ordinarietà più bella mai avuta prima.
La mattina lavoravo, nel pomeriggio terminavo così da potermi occupare di Ireland e la sera attendevo che John tornasse a casa per dedicarci un pò di tempo insieme.
Il nostro non era un lavoro normale.
I rischi erano molto alti per tutti noi, ma ci andava bene così.
Thomas sapeva abbindolare bene i suoi nemici e adesso avevamo persino un aiuto in più.
Quell'aiuto si chiamava Grace e prima di lavorare per Tommy e di innamorarsi di lui era la barista del Garrison.
Era una ragazza bellissima e Thomas si fidava ciecamente di lei.
Forse oltre ad aiutare la baracca dei Peaky Blinders lei sarebbe potuta essere la donna miracolosa che avrebbe permesso al cuore di Tommy di ricominciare a battere.
Lui sorrideva sempre in sua presenza e a volte era più spavaldo del normale.
Era chiaro che lui provasse qualcosa, ma un colosso come Thomas Shelby non lo avrebbe mai ammesso.
"Credi che il rosso mi stia bene? O meglio il rosa cipria?" chiese un giorno
"Mio Dio Grace cosa devi fare?" risi
"Tu dimmi quale mi starebbe bene e io te lo dico!"
"Entrambi, hai la carnagione chiara e sei bionda, sei un incanto persino con una busta in testa fidati!"
"Quindi se indossassi un vestito che sia rosso o rosa a Thomas potrei andare bene?"
"Grace per cosa dovresti andargli bene?"
"Mi ha invitata a cena" sputò fuori
"Il rosso decisamente è più per una serata intima" sorrisi
"Forse stiamo sbagliando, non ne ho idea. Lui ha molto lavoro e molti nemici a cui pensare"
"Grace lascia che ti dica una cosa: per quanto impossibile possa sembrare... anche Thomas è un essere umano e nonostante i nemici, i problemi e gli affari... anche lui merita di sentirsi tale per una sera, quindi accetta l'invito e vacci"
"Tu dici?"
"Conosco Thomas da anni Grace, la guerra gli ha logorato l'anima. Lui non era così. Era sorridente, ironico, simpatico e sempre di buon umore. La guerra gli ha inflitto tante cicatrici, se tu hai la quantità corretta di amore che occorre per curarle... fallo!"
"Tu invece come hai fatto?" chiese accendendosi una sigaretta
"A fare cosa?"
"A curare John dal mal di guerra"
"Non credo di averlo fatto. Io e John abbiamo sofferto tanto. Dal giorno della sua partenza si è stravolto tutto. Mia madre mi fece sposare un uomo che nemmeno avevo mai visto. Un uomo che per farmi cedere al matrimonio mi minacciava dicendo che se non avessi ubbidito avrebbe fatto uccidere John al fronte. Io all'epoca ero incinta del nostro primo bambino e siccome le minacce toccavano anche lui mi sono piegata"
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Across the distance ||John Shelby||
FanfictionL'amore è sempre stato un sentimento descritto con l'aggettivo: "forte". È sempre stato descritto come un qualcosa che può far fronte a tutte le altre. Come un qualcosa che può sconfiggere tutto. Come un qualcosa che non si pone limiti, e che se v...