Incapaci di amarsi

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Freya's POV

1919.

Il nuovo anno era arrivato e nella famiglia Shelby c'erano tante novità.

L'attività di famiglia stava cominciando a prendere il sopravvento.

Ada aspettava un bambino.

Io e John nonostante gli alti e i bassi, stavamo costruendo finalmente il nostro equilibrio.

La cosa più bella che era successa e che ancora non avevo detto a nessuno fu il risultato delle analisi che attestavano la mia gravidanza.

Avevo paura.

Guardavo quel foglio quando ero sola in casa e tremavo.

Tremavo dalla felicità ma anche dalla paura.

Ero felice perché Dio mi aveva benedetto una seconda volta, ma avevo paura che sarebbe potuto accadere la stessa cosa della volta precedente.

Avevo paura di non riuscire ad essere una buona madre.

Avevo paura che John avrebbe potuto non volerlo.

Avevo paura che da un momento all'altro sarebbe accaduto qualcosa che avrebbe spezzato la felicità che provavo.

Quando pensavo al piccolo microbo che cresceva dentro di me provavo un mix di emozioni contrastanti.

Iniziavo a vedermi diversa e quello mi piaceva.

Il mio corpo stava cambiando e mi piaceva.

Stavo ospitando una nuova vita dentro di me e ogni cambiamento che avrebbe comportato la gravidanza, questa volta lo avrei amato e mi sarei goduta ogni secondo; cose che con la prima gravidanza non avevo avuto la possibilità di fare.

"Principessa! Sono a casa!" sentii John urlare

Nascosi il foglio delle analisi nel cassetto del comò e corsi di sotto.

Sorrisi baciandogli le labbra e lo accolsi in quella che era ormai casa nostra.

"Bentornato!"

"Cosa facevi?" chiese e scossi la testa

"Niente, finivo di mettere a posto"

"Ancora? Questa casa è uno specchio e tu non dovresti stancarti tanto!" disse

Stancarmi tanto?

"Non capisco!"

"Freya pulisci ogni giorno e non ti fermi mai. Cosa ne puoi sapere, magari sei incinta e lo stress non fa bene al bambino" disse tranquillo

Mi sentivo su un altro pianeta.

Non risposi. Non sapevo cosa dire.

"La cena è pronta?" cambiò argomento

Era strano... molto strano.

Annuii e andai in cucina pronta a mettere ciò che avevo cucinato nei rispettivi piatti per poi portarli in tavola.

John si sedette in silenzio e iniziò a mangiare.

"É successo qualcosa?" chiesi

"No! Non è successo niente, perché?" chiese

"Sei strano" ammisi

"Non sono strano, sono solo confuso. Abbiamo deciso di ricominciare, di fidarci l'uno dell'altra e soprattutto di affidarci l'uno all'altra. Abbiamo deciso di non avere segreti e tu che fai? Non mantieni la promessa!"

"Di che cosa parli?" chiesi

"Davvero? Me lo stai chiedendo davvero? Freya credi che io sia stupido?" inarcò un sopracciglio

Across the distance ||John Shelby||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora