La parte più bella del mio cuore

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John's POV

Avevo perso la cognizione del tempo.
Non sapevo che giorno o mese fosse.
Sapevo soltanto che fosse il 1915.

Sapevo di non essere più in grado di amare.
Di non avere più un cuore.
Di non essere più in grado di provare emozioni.

Di notte non riuscivo a dormire; avevo il suo viso davanti agli occhi e mi ritrovavo a piangere come una fottuta ragazzina.
Stavo male era inutile nasconderlo.
Lei era l'unica per la quale valeva la pena cambiare.
Lei per me ne valeva la pena... io per lei forse no.

Non riuscivo a capire il motivo del suo gesto.
Poco prima era stata da me, mi aveva baciato, mi aveva detto di amarmi e poi?
Non era vero ciò che diceva.
Non riuscivo a capacitarmi del suo modo di agire.

Cercavo di dare una risposta alle mie domande ma non ci riuscivo.
Mi sentivo vuoto, annientato e usato.

Perché fare l'amore con me?
Perché dire di amarmi?
Perché concepire addirittura un bambino?
Perché dire che sarà lì ad aspettarmi?
Perché?

Non avevo più un motivo per tornare.
Non avevo più un motivo per combattere.
Non avevo più un motivo per rimanere vivo.

Thomas sarebbe sopravvissuto nel vedere Charlotte con un altro uomo.
Io no.
Il pensiero di Freya con un altro mi uccideva.

Non avrebbe ottenuto facilmente il divorzio.
Per le donne non era facile averlo.
Non saremmo mai ritornati assieme.
Non avrei mai visto crescere mio figlio.

"John, dovresti essere felice! Sei diventato tenente!" sorrise Danny e scossi la testa

Avevo così tanta rabbia dentro che avrei ucciso qualsiasi nemico senza pietà.

Non avrei avuto pietà per nessuno.
Nessuno l'aveva avuta per me.

"John, Polly indagherà sul matrimonio di Freya, anche a lei è sembrato strano" disse Tommy

"Non mi interessa più. Non voglio più saperne di lei. Lei mi ha messo da parte e io farò la stessa cosa.
Semmai Dio vorrà che io viva, tornerò a casa, riprenderemo gli affari e farò la vita che ho sempre fatto!" dissi convinto

"Cosa stai dicendo? Vuoi tornare a fare il libertino?" chiese Freddy

"E allora? Cosa c'e di male?" chiesi e lui scosse la testa

"Se non vuoi lottare per lei devi farlo per tuo figlio John, lui ne vale la pena" disse Arthur

"Soldati! Attenzione!" urlò Murray seguito dal generale Melliss.

"Per lui lotterò sempre, lei non voglio nemmeno più sentirla nominare, farò finta che sia morta, farà meno male. I morti non possono ritornare. Lei non ritornerà!" dissi e mi diressi verso i due generali

"Ragazzi il prossimo aprile questo battaglione si dividerà.
Abbiamo bisogno di soldati in Mesopotamia e anche qui in Europa.
Torneremo a Ypres, i tedeschi sono agguerriti, non si perdono d'animo... e noi dobbiamo contrastarli.
Una parte di battaglione partirà con il generale Melliss.
Abbiamo diviso il battaglione.
Con me, vorrò alcuni di voi da aggiungere alla mia squadra:
Williams, Shelby, Whiz-Bang, Thorne, Richardson, Ferguson, Smith, Clarke, Fletcher, Cooper, Wright, Jones, Lee e Turner!" elencò

"Scusatemi generale, di Shelby ce ne sono tre. Quali dei tre desiderate?" chiese Arthur

"Tutti e tre!" rispose lui con enfasi

"Quando partiremo?" chiesi

"Domani all'alba" disse con un sorriso amaro

Across the distance ||John Shelby||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora