CAPITOLO 8

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La mattina dopo decisi di andare in libreria, avevo voglia di cominciare a leggere un nuovo libro, ed essendo una di quelle domeniche in cui ci si alza chiedendosi "cosa faccio oggi?" decisi di dedicarmi alla lettura. Sin da piccola ho sempre amato leggere; i miei primi libri furono 'Geronimo Stilton' , ricordo che ogni qual volta che papà me ne comprava uno quasi non piangevo dalla felicità. Mi incuriosivano molto, mi facevo trasportare dalle avventure, mi perdevo nella grafia fantasiosa e annusavo le immagini da grattare. Man a mano mi innamorai di tutto c'ho che riguardava la lettura. Potevi regalarmi anche uno dei libri più sconci, ma andava bene lo stesso. Se ve lo state chiedendo, la risposta è no. Né Cime Tempestose e né Orgoglio e Pregiudizio erano i miei libri preferiti. Sono entrambe dei capolavori e delle storie straordinarie, ma sono ancora alla caccia del famoso libro che rimarrà impresso in me per sempre.

Aprii la porta e subito un odore di libri mi travolse. La libreria era enorme ed era divisa in 'sezioni'. Questa volta decisi di buttarmi sui fantasy; chiesi al ragazzo dietro al bancone dove si trovavano e mi avviai alla ricerca. Girai l'angolo e andai contro una persona. 

"Solene, che sorpresa!"

"Niall?! Che ci fai qui? Non ti facevo un tipo da libreria." sorrisi.

"Stavo solo facendo un giro.." 

"Sicuro?" lo incitai

"In realtà, sto cercando un libro da regalare a Charly." Ammise.

Sul serio? Pensai, ridendo.

Mi guardò confuso, evidentemente non capendo il motivo della mia risata.

"Credi che funzioni? Intendo, conquistarla con un libro?"

"Cara, dolce e piccola Solene; non sai la parte divertente: Charly ama leggere."

Ah. Assunsi una faccia sorpresa. Ora fu lui a ridere, ovviamente.

"Mi hai colto di sorpresa, non ridere di me." Alzai gli occhi al cielo ridacchiando.

"Che gli hai preso?"

Mi porse il libro che teneva in mano. Harry Potter. Pensandoci bene, avevo letto solo i primi tre libri di quella saga e subito decisi di prendere il quarto.

"Sei un genio."

"Cosa?"

"Niente"

"Vado a pagare, ci vediamo sta sera alla festa, no?" disse dandomi una leggere pacca sul braccio per poi andarsene e non darmi il tempo per rispondere.

-

Se i vestiti potessero parlare mi avrebbero già mandata a quel paese. Sbuffai e mi buttai sul letto, massaggiandomi le tempie. Possibile che mi dia il mal di testa cercare un semplice vestito?  Avevo un paio di vestiti e gonne carine, ma niente mi convinceva. Troppo corto, troppo scollato, troppo stretto, troppo blu... Sempre la stessa storia. Quasi rinunciai ad andare alla festa quando Joye entrò in camera urlando

"Alza il culo che si va a fare shopping."

"E' una minaccia?" la stuzzicai.

"Forse.." sogghignò giusto tre secondi per poi guardarsi intorno e domandarmi cos'era tutto quel casino.

"Stavo cercando qualcosa da mettermi alla festa, ma..."

"Non ti convince nulla! Vedi? Ringrazia me e le mie bellissime idee." Mi fece l'occhiolino.

Risi. "Ok, hai vinto, aspetta solo che prendo la borsa e i soldi che andiamo."

-

"Ti sta benissimo Joye, molto di più rispetto agli altri!" indossava un vestito verde che metteva a risalto la sua carnagione scura. Ne aveva provati tre prima di quello, e le stava decisamente bene.

Whisper ; Liam PayneWhere stories live. Discover now