CAPITOLO 16

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Zayn's Pov

Solene era come quel cazzone di Liam me l'aveva descritta al telefono qualche giorno prima che venissi a trovarlo: bella, dolce, solare e chiacchierona, togliendo lo "stronza" che mi aveva riferito. Da quando la vidi la prima volta al bar capii che tra quei due c'era come un'intesa o qualcosa che li tenesse sulla stessa corda. Il giorno dopo presi il suo numero di nascosto dal telefono di Liam e le mandai un messaggio chiedendole se le andava di uscire con me. Inizialmente fui un po' dubitante sul fatto di mandarglielo o meno, ma poi pensai che non c'era niente di male sul conoscere una persona, in special modo una come lei. Avevo il desiderio di conoscerla, ma non perché provai dei "sentimenti" verso di lei... Sapevo che in qualche modo, parlandoci, avrei capito cosa provasse lei per lui, se amicizia o qualcosa di più. Ebbi delle conferme sin da quando introducemmo l'argomento Liam: era interessata a lui, in qualsiasi maniera, lo era; e fui felice di questo. Quel pazzo del mio amico doveva darsi una svegliata e trovare una ragazza vera, non poteva continuare quella messa in scena con la sgallinata dell' insegnate. No.

Quando Solene mi chiese perché Liam avesse un carattere come quello, non sapevo se risponderle veramente o svagare, ma mi lasciai andare grazie ai suoi bellissimi occhi ingannevoli e le raccontai un po' della sua vita. Li per li rimase stupita, ovviamente. Era difficile per me raccontare quelle cose, riportavano in me le immagini di un piccolo Liam triste che veniva da me chiedendomi se poteva rimanere da noi perché i suoi genitori erano via. Fortunatamente Solene mi tirò via da quei pensieri, facendomi altre domande. Finimmo la nostra passeggiava ridendo e scherzando. L'accompagnai fino all'entrata dell'accademia, davanti il grosso cancello.

"Sono stato bene, spero di rivederti prima che torni a Londra." Le dissi

"Anch'io sono stata bene, quando riparti?"

"Esattamente tra due giorni."

"Faremo in modo di vederci allora." Sorrise

"Sicuro, ci vediamo."

Con un cenno da parte sua di mano, girai i tacchi e mi avviai verso i dormitori. Volevo passare da Liam e il suo amico, Logan. Bussai alla porta e mi venne aprire quell'idiota del mio amico, con tanto di sbadiglio in faccia.

"Ma buonasera." Annunciai.

"Non urlare cretino, ritieniti fortunato che ti ho aperto perché mi sono appena svegliato." Disse avviandosi verso il letto e sedendosi sopra.

Chiusi la porta alle mie spalle e mi sedetti sulla sedia della scrivania, portando una mano sotto il mento ad osservare un Liam pensieroso. Notai che Logan non c'era e colsi l'occasione di tirare fuori l'argomento Solene.

"A cosa pensi?" chiesi

"Non stavo pensando." Rispose

"Certo come no.. Fammi indovinare, stavo pensando ad occhi belli?" domandai con fare divertito, ridendo.

"Assolutamente no, sei un coglione se pensi a questo."

"Sei tu il coglione qui, che se ne sta con le mani in mano." Sbuffai

"Che intendi?"

"Andiamo, ti interessa, almeno un minimo ammettilo."

"Pensa come ti pare." Disse fulminandomi con lo sguardo.

"Penso bene infatti." Ammisi

"Dov'eri prima?"

"Sono uscito con Solene." Risposi senza cerimonie, aspettando quella reazione.

"Cosa??" domandò alzando il busto e spalancando immediatamente occhi e bocca.

Come immaginavo.

Whisper ; Liam PayneWhere stories live. Discover now