CHAPTER FIVE

423 20 4
                                    

"I can't save us,
my atlantis, we fall"
~Atlantis//Seafret~

"I can't save us,my atlantis, we fall"~Atlantis//Seafret~

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"SIILENTE, NON LO SOPPORTERÀ!".

"Cara Molly, lo so che per te è difficile, ma non può vivere nell'oscurità per sempre". Madison si ritrovò ad essere completamente sopraffatta da tutte quelle affermazioni confuse e contrastanti tra di loro e si ritrovò a cercare lo sguardo di uno dei suoi fratelli per avere un po' di conforto, ma dai loro visi lesse solo altrettanta confusione. Ciò un po' la consolava, almeno sapeva che non le avevano mentito perchè nemmeno loro sapevano nulla a proposito di ciò di cui stavano parlando i loro genitori.

E cosa c'entrava Sirius in tutto quello che stava succedendo? Erano in qualche modo imparentati oppure lui conosceva sua madre?

Molly abbassò la testa affranta. "Promettimi che ci guarderai ancora in faccia dopo che avrai scoperto ciò che ti stiamo nascondendo". Arthur la guardò con gli occhi lucidi e fece un segno con la mano a Sirius come per dirgli di procedere a raccontare quello che doveva.

Sirius fece un sospiro profondo. "Devi sapere che quel giorno, quando sei capitata dai Weasley da neonata, non è stato un caso. Tua madre era-era una forza della natura, letteralmente. Il suo nome era Ariah Archer, noi la chiamavamo AA. Aveva esattamente i tuoi stessi poteri, la fiamma del drago. Lei veniva ad Hogwarts con noi". Indicò sé stesso e Remus. "Noi Malandrini, lei e Lily eravamo la compagnia più strana del Castello, così diversi, ma totalmente ed inevitabilmente inseparabili, ci volevamo un bene dell'anima". Una lacrima solitaria abbandonò i suoi occhi grigi. Doveva davvero essere difficile, su 6 persone erano rimaste in 2, chissà che vuoto provavano entrambi a parlare di quello che erano stati. Madison intanto stava aggiustando i pezzi del puzzle, aveva già una mezza idea di quello che le stavano per dire, ma non poteva crederci, era impensabile.

"Può bastare così per oggi Sirius". Molly non voleva assolutamente che le venisse detto altro, ma Silente sosteneva che aveva bisogno di sapere tutto in quel momento.

"E che fine ha fatto mia madre? Chi è mio padre? Sono morti entrambi? Lei riusciva a controllare la magia?". Non riusciva a fermarsi dal fare domande, nella sua mente frullavano le più strane delle ipotesi, ma voleva dare una spiegazione a tutto ciò che non trovava sensato.

Harry le mise una mano sulla spalla per fermarla, lei si girò di scatto e lui la tolse. Ma che diavolo stava succedendo a tutti quel giorno? Si chiese Madison.

"Tua madre era la persona più leale che conoscessi. Voldemort venne a sapere dei suoi poteri e la cercò di arruolare in tutti i modi possibili. Dopo qualche mese dalla sua ascesa totale, Silente propose ad Ariah di entrare nella cerchia dei mangiamorte come spia per l'Ordine, lei accettò di farlo, avrebbe fatto di tutto per fermarlo. Qualche tempo dopo scoprì di essere incinta, ma non voleva assolutamente abbandonare la sua posizione finchè Voldemort non fosse stato sconfitto. Quando arrivò al settimo mese di gravidanza la obbligammo a nascondersi e a terminare il suo incarico, l'ordine sarebbe andato avanti da solo. Nessuna sapeva dove fosse nascosta, nessuno aveva sue notizie. A poche settimane dalla nascita del bambino, Voldemort in persona scoprì il suo nascondiglio e la uccise. Pensavamo che il bambino fosse morto con lei, ma forse era semplicemente nato prematuro e lei lo aveva affidato a qualcuno di fidato, sapendo che sarebbe morta presto. La verità è che sei tu...appena ti ho guardato negli occhi, con i tuoi capelli fiammeggianti e il sorriso smagliante ho rivisto la mia Ariah. Non sono riuscito a salvarla, mi dispiace così tanto".

Ora tutto aveva un senso, le conversazioni dei suoi genitori con l'ordine, i suoi poteri, Sirius che sembrava particolarmente protettivo nei suoi confronti...Nonostante fosse abbastanza scossa da quello che le era stato detto, l'ultima frase che aveva detto Sirius aveva confermato ciò che pensava.

Harry intanto la fissava con gli occhi fuori dalle orbite, aveva capito anche lui, ormai.

"Sirius...tu-tu sei mio padre?". Lo disse con le labbra tremolanti.

"Mi dispiace così tanto Madi, io-". Madison scattò in piedi: ero arrabbiata, furiosa, le emozioni le viaggiavano nella mente veloci, aveva paura di esplodere di nuovo, così corse nel cortile di Grimmauld Place.

Sirius la seguì, così come tutti coloro che stavano ormai assistendo alla scena. "NON CHIAMARMI MADI!". Era un soprannome affettuoso che le aveva messo lui, ma in quel momento era accecata dalla rabbia. Sentì gli occhi infiammarsi, ed intorno a lei tutto si fece rosso ed arancione. Era successo ancora, ma questo volta non avrebbe permesso al suo potere di prendere il sopravvento.

Aveva creato un cerchio di fuoco attorno a sè ed era totalmente terrorizzata.

"Madison! Ascoltami!". Sentiva la voce di Sirius chiamarla da fuori, ma faticava a respirare, era impaurita. "Devi controllare le tue emozioni Madi! Solo così riuscirai ad usare i tuoi poteri a tuo vantaggio!". Cercò di respirare profondamente, non si era nemmeno accorta di aver alzato i palmi delle mani sopra la testa, ma aveva capito che il fuoco non l'avrebbe scottata. Eliminò tutto ciò che era successo nelle 24 ore prima e riuscì a calmarsi.

Le fiamme si abbassarono ed lei si accasciò a terra: in pochi secondi le energie erano terminate. "Ce l'hai fatta Madison". Le disse Silente sorridendo leggermente, intanto, Sirius, suo padre, la osservava da lontano, con la testa bassa.

Angolo autrice

Penso che qualcuno aveva già capito che cosa aveva Madison in comune con Sirius, ma scopriremo tutto meglio nel prossimo capitolo, compresa un po' della relazione tra Sirius e Ariah.

The Archer||Harry PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora