CHAPTER ONE

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"Is it wrong that i still don't know my heart?"
~Put a little love on me//Niall Horan~

"Is it wrong that i still don't know my heart?"~Put a little love on me//Niall Horan~

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LA SITUAZIONE STAVA DIVENTANDO PIUTTOSTO IMBARAZZANTE.

Sirius aveva preparato il pranzo e dal momento in cui si erano seduti a tavola regnava il silenzio.

"Bene". Disse Sirius, cercando di spezzare la tensione. "Allora, Madison! Raccontami di questo Cole, dai".

Harry roteò gli occhi, mentre le guance di Madison si tingevano di rosso. "Beh, a dire la verità, noi... noi stiamo insieme". Inutile dire che ad Harry andò di traverso l'acqua.

"Cosa? E da quando?". Disse, lasciando trasparire l'evidente fastidio. "Me l'ha chiesto l'ultimo giorno di scuola". Rispose lei, ormai totalmente in imbarazzo.

"Mmmm, Harry tu lo approvi?". Chiese Sirius. "No, assolutamente! Uscite insieme da pochissimo, ti ha chiesto di stare insieme l'ultimo giorno di scuola quando sapeva benissimo che non vi sareste più visti! E poi tutti lo sanno che è un coglione, non va bene per te".

"Non ho bisogni che Harry approvi!". Disse Madison incrociando le braccio al petto. "Sono abbastanza grande per prendere le mie decisioni da sola, Potter".

"Ma non ti piaceva nemmeno così tanto!".

"E tu che ne sai scusa?". Harry alzò le sopracciglia e Madison abbassò lo sguardo.

Sirius, intanto, osservava la discussione... era forse gelosia, quella che sentiva nella voce di Harry? ."Un giorno di quest'estate me lo dovrai presentare, questo Cole".

"In realtà mamma l'ha invitato alla Tana nei giorni in cui noi staremo là". Harry spalancò le braccia. "Insomma, state insieme da tre giorni e fa già parte della famiglia?".

"Come sei presuntuoso Potter". Sirius rise.

"Dai, è ora di sparecchiare, voi andate pure in camera vostra se volete". Madison diede un bacio sulla guancia a Sirius e poi salì, seguita da Harry.

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"Dio Potter, questa stanza è dannatamente perfetta per te". Disse Madison sbirciando dalla porta socchiusa, mentre Harry era seduto sul letto intento a scrivere una lettera.

Non udendo una risposta, Madison decise di entrare. "Fai con comodo piccola Black, come se ti avessi detto di entrare". Disse Harry ironico.

"Che fai?". Gli chiese lei. "Nulla che ti riguardi".

Madison lo squadrò. "Ho capito". Harry alzò gli occhi dalla pergamena. "Che cosa?".

"Te la sei presa per Cole". Doveva decisamente imparare a nascondere meglio i suoi sentimenti.

"Che cosa te lo fa pensare?". Rispose Harry mentre strappava la lettera e la lanciava nel cestino.

Madison si sedette sul letto. "Avevamo detto che non significava niente".

"Forse tu l'hai detto, io non ho mai espresso la mia opinione in merito".

"Sì che l'hai fatto, mentre mi stavi baciando, dopo che avevi spinto Cole". Madison ripensò a quel momento, i brividi le percorrevano di nuovo la pelle.

"Mmmm, sì, sai, non è proprio la cosa su cui ero concentrato in quel momento". Disse Harry, avvicinandosi di più. "C'era una ragazza impaziente che desiderava le mie attenzioni".

"Io ora sto con Cole". Harry la ignorò, le prese una ciocca di capelli e se la arrotolò su un dito. "Mia piccola Black, mi avevi promesso che mi avresti fatto sapere qualcosa".

Madison assottigliò gli occhi, confusa. "Di cosa stai parlando?".

"Bacia meglio di me?". Il respiro di Madison divenne meno regolare, quando la mano di Harry si posò sulla sua guancia.

"In realtà-beh-non lo so, ci siamo baciati solo una volta". Harry, inaspettatamente, scoppiò a ridere. "Tu mi stai dicendo che io ti ho baciato più volte rispetto al tuo ragazzo? E mi stai dicendo che dopo un bacio lui non ne ha voluti più, da te?".

"Sì, sì è successo questo". Madison arrossì. "Lo invidio".

"E per che cosa? Perchè mi ha baciato solo una volta?".

"No, perchè quando io ti ho baciata per la prima volta, ho saputo subito che non avrei più potuto fare a meno di te". Harry la guardò per un tempo indefinito: era la donna più bella che avesse mai visto.

Harry inclinó la testa e arrivó a un palmo dalle sue labbra. Madison, intanto, non riusciva a smettere di fissare i suoi bellissimi occhi verdi. "Harry, io... non posso".

Harry sorrise beffardo. "Non puoi o non vuoi? È molto diverso, mia piccola Black". Le spostò i capelli solamente per guardare la macchia viola che spiccava sul suo collo candido. "Uh uh, questo sta scomparendo, dovrei forse rimediare?".

"Io-io... ". Balbettò Madison non riuscendo a concentrarsi con le labbra di Harry così vicine alle sue. "Dimmi solamente che non vuoi, e la smetterò ora e per sempre". La ragazza lo guardò: ma perchè ci stava anche solo pensando? Lei stava con Cole e le piaceva anche parecchio!

Ma allora perchè provava l'impellente bisogno di sentire di nuovo le labbra di Harry sulle sue?

"Potter, io-". "Harry? Ti va di venire di sotto un attimo? Vorrei parlarti". Harry la guardò un'ultima volta. "Dovresti davvero ringraziare tuo padre, un giorno di questi". Prima di chiudersi la porta alle spalle, si girò di nuovo. "Deciditi piccola Black".

Madison udì il rumore della porta chiudersi e finalmente si concesse un attimo di riposo.

Il piumone rosso e oro era così morbido che se avesse potuto Madison si sarebbe addormentata in quel preciso istante: ma perchè non si alzava e se ne tornava in camera sua? Perchè sentiva quell'ambiente così confortevole?

Madison spalancò le ante dell'armadio, curiosando un po' tra le cose di Harry.

Ripiegato con tanta cura, tra i mille vestiti buttati nell'armadio a caso, stava un bellissimo maglione rosso e oro: sembrava piuttosto vecchio, ma Madison lo trovava in un qualche modo attraente. Lo afferrò e sentì la lana morbida sotto le dita, poi lo girò e vide il cognome di Harry stampato a caratteri cubitali in un elegante grafia dorata e il numero sette.

Doveva allora essere un maglione di Quidditch? A Madison tornò alla mente ciò che era accaduto non troppo tempo prima nello spogliatoio dopo un allenamento, e non potè fare a meno che sentire un maledetto caldo a pensare a Harry che la baciava in modo così... così da Harry: era così sfacciato e arrogante quando si baciavano, che Madison non avrebbe potuto pensare ad una definizione migliore.

Si abbassò leggermente il colletto della camicia per osservare il succhiotto che stava piano piano scomparendo: ci sarebbe mai stato qualcuno in grado di farle provare ciò che le faceva provare Potter?

Ritornò a guardare il maglione e si ritrovò inevitabilmente ad immaginare Harry prima di una partita di Quidditch avvolto da quel morbido indumento: già la divisa di Quidditch le faceva un certo effetto, ma quello... era semplicemente su un altro livello.

Madison scosse la testa e rimise il maglione al suo posto: ma che diavolo le passava per la testa?

Spense la luce intenzionata a tornarsene in camera sua, ma prima raccolse ciò che rimaneva della lettera che Harry stava scrivendo prima che lei entrasse: moriva dalla voglia di conoscerne il contenuto.

Aprì la porta di camera sua, che si trovava proprio davanti a quella di Harry, e si sedette sul letto.

"Deciditi Madison". Ripensò a ciò che le aveva detto Harry poco prima che se ne andasse: ma cosa stava a significare?

The Archer||Harry PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora