CHAPTER THIRTEEN

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"We're sleeping on our problems
like we'll solve them in our dreams,
We wake up early morning
and they're still under the sheets"
~Defenceless//Louis Tomlinson

"We're sleeping on our problemslike we'll solve them in our dreams,We wake up early morning and they're still under the sheets"~Defenceless//Louis Tomlinson

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"CHE COSA HO DETTO?"

Era mai possibile che le frasi peggiori le dovessero uscire sempre mentre Harry Potter era nei paraggi?

Sirius aveva fatto vedere a Madison diverse fotografie di James Potter, e doveva ammettere che era davvero molto bello. Quell'anno, più che mai, Harry gli somigliava in una maniera impressionante, erano due gocce d'acqua.

"Non intendevo dire che tu sei bello-". La sua mente era totalmente in palla: come fare a ritirare quel complimento?

Potter alzò il sopracciglio alla affermazione di Madison. Lei scosse la testa.

"Cioè sì, cioè intendevo dire che-". Inizió a farneticare per un numero di secondi che le sembrò infinito, poi Harry le afferrò il polso. "Va bene, Black, ho capito Signorina Ti Odio Da Tutta La Mia Vita, ma ora dovresti davvero calmarti".

Madison sbuffó. Com'era possibile riuscisse a dire sempre la cosa giusta al momento giusto? Odiava non riuscire più ad odiarlo come negli anni passati.

"Penso ancora che dovresti farti controllare quella mano". Le disse, la mano bendata di Harry che sfiorava la sua.

"Buonanotte Potter". Prese le scale e si giró un'ultima volta prima di sparire definitivamente nel buio della torre. "Grazie Potter". Ottenne un piccolo sorriso.

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"O mio Dio, MADISON!". Fu un dolce risveglio.

Madison aprì gli occhi e li sbatté per abituarsi alla fioca luce che entrava tra gli spiragli delle tende, davanti a lei, Hermione Granger la guardava come se avesse appena visto un fantasma.

"Che diavolo hai Herm?". Disse rigirandosi tra le coperte.

"Che cosa è successo alla tua mano?". Le chiese, sembrava avesse il fiatone da quanto era spaventata.

Madison abbassó lo sguardo verso la mano sinistra, in quel momento la benda era impregnata di sangue, il quale era anche finito sul lenzuolo. "Oh, questa".

"Oh questa?! Stai sanguinando!". Hermione sembrava sull'orlo di una crisi di nervi.

"Non è nulla Mione". Disse Madison togliendosi di dosso le coperte e dirigendosi verso il bagno. Lei la seguì a passo svelto. "Cosa sta succedendo Madison?". Non le rispose, aveva bisogno di togliere le bende, ma non voleva che Hermione vedesse l'incisione sulla sua pelle, che doveva, tra le altre cose, essere peggiorata.

"Madison, ieri avevi la punizione con la Umbridge". Il pensiero sembrò colpirla all'improvviso, come un proiettile. "é-è stata lei a farti questo?".

"Non-non è importante". Disse Madison, la voce leggermente incrinata, gli occhi che pizzicavano per il dolore.

The Archer||Harry PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora