"I don't wanna loose control
Nothing i can do anymore"
~Control//Zoe Wees~
HARRY POTTER AVEVA CERCATO DI UCCIDERMI ALL'INCIRCA 20 VOLTE NEL CORSO DELLA MIA VITA, QUINDI RITENEVO GIUSTO AVERGLI RESTITUITO IL FAVORE, MA MAMMA NON ERA, EVIDENTEMENTE, DELLA MIA STESSA OPINIONE.
Era da circa quattro giorni che alternava domande a me e ad Harry, ad ogni ora del giorno, persino di notte veniva a svegliarmi chiedendomi se avessi fatto incubi, e Potter stava diventando ancora più insopportabile da quando era successa la.....la cosa.
Speravo che avesse paura di me, che magari si sarebbe allontanato, invece la situazione non aveva fatto altro che incuriosirlo ancora di più su metodi per farmi incazzare.
In tutta questa situazione, lui aveva vinto l'udienza e presto saremmo tornati ad Hogwarts, ma Silente non aveva ancora idea di che cosa avesse scatenato quel fuoco nei giorni prima....o almeno così mi era stato riferito. Mi osservava furtivo mentre tentavo di spiare le riunioni dell'Ordine, e vedevo riflesse nelle sue iridi le fiamme che avevo provocato, ma lui non pareva spaventato da me, nemmeno un pochino.
"Madi? Ci sei?". Hermione era entrata in camera nostra lentamente e si era seduta sul mio letto, dove io stavo scrivendo quello che mi passava per la mente.
Era la mia migliore amica, certo, ma non riuscivo a guardarla in faccia consapevole che avesse visto quel casino.
"é da giorni che non mi parli, guarda che nessuno qui pensa che tu l'abbia fatto apposta, insomma, odi Harry, certo, ma voi vi prendete in giro, non tentate di uccidervi, quindi ti capiamo".
"Non sei rassicurante". Sapevo che non avrei dovuto sfogare la mia rabbia verso Hermione, ma era l'unica persona nella stanza al momento ed io avevo bisogno di arrabbiarmi con qualcuno, perchè avevo una costante paura di perdere il controllo.
"Herm? Ci siete? Abbiamo già rimandato la festa di Ginny di 10 giorni!". Sentii la voce di Potter in lontananza, certo, la festa per Ginny....3 giorni prima che accadesse il putiferio era stato il suo compleanno e l'avremmo dovuto festeggiare la Domenica stessa, ma in casa non aleggiava proprio una bella aria, perciò era stato posticipato.
Harry entrò nella nostra camera con gli occhi coperti dalla mano. "Non siete nude vero?". Chiese innocentemente ed io risi consapevole che tanto non mi poteva vedere. "Nei tuoi sogni, Potter". Risposi io, con il mio solito tono sarcastico che non utilizzavo da un po'.
Per l'occasione indossai un abito viola che mi arrivava al ginocchio ed aveva solamente una manica, nulla di troppo appariscente, ma faceva davvero caldo per mettermi i pantaloni e non riuscivo a trovare la mia gonna di jeans, forse me l'aveva rubata Grattastinchi.
"Cavolo Weasley ti sei messa in tiro proprio!". Disse nascondendo un sorrisetto che io riuscii a decifrare comunque. "Sì, ma non guardarmi troppo Potter, rischi di rimanere incantato".
Scendemmo le scale e ci accolsero i gemelli. "Finalmente ragazze!". Dissero in coro, e vidi praticamente tutto l'ordine che ci aspettava.
Silente era seduto a sorseggiare dell'acqua e quando mi vide si alzò dalla sedia e mi venne incontro. "Permetti due parole, Madison?". Rimasi un secondo stranita, ma accettai.
"Ho fatto alcune ricerche sulla tua condizione". Improvvisamente spalancai gli occhi, aveva scoperto il motivo dell'attacco che avevo avuto? "Penso di essere arrivato ad una conclusione ben più che logica":
"La ascolto".
"La tua è una condizione che ti è stata tramandata da un legame di sangue, suppongo dalla parte di tua madre dato che sembra essere qualcosa di prettamente femminile. Sei la posseditrice della fiamma del drago: un potere che, se usato con cautela, potrà darci una grossa mano nella battaglia contro Voldemort".
Ciò che avevo colto nel discorso del preside era il legame con mia madre: c'era effettivamente qualcosa che ci legava, che provava che lei era esistita veramente e non era solamente una donna qualunque.
"Come posso imparare a controllarlo? Se dovessi perdere il controllo come mi è successo pochi giorni fa. potrei uccidere qualcuno preside!". Avevo davvero paura di fare del male alle persone che amavo.
"Quando tornerai a scuola per il quinto anno potrai iniziare a prendere delle lezioni nel mio ufficio, ho conosciuto l'ultima posseditrice di questo potere e con lei ho imparato a capire come sfruttarlo al meglio".
"Pensa di potermi dire il nome dell'ultima posseditrice?". Avevo un disperato bisogno di saperne di più.
"Temo che sia ormai morta da tempo. Faceva parte dell'ordine della fenice, ma sentiva un disperato bisogno di agire, così..... credo che questa storia vada raccontata da chi l'ha vissuta sulla sua pelle, cara Madison". Non capivo dove volesse arrivare. "Cosa intende?".
"Penso che Sirius sia la persona migliore per raccontarti di lei".
Spazio Autrice
Piccola premessa: questa storia non ha nulla a che vedere con quella della serie delle Winx, non è un crossover o altro, semplicemente ho utilizzato il nome del potere di Bloom e la sua attrice, ma vi assicuro che lo storyline non c'entra nulla.
Cosa ne pensate? Fatemi sapere.
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The Archer||Harry Potter
Fanfiction"𝑰'𝒗𝒆 𝒃𝒆𝒆𝒏 𝒕𝒉𝒆 𝒂𝒓𝒄𝒉𝒆𝒓 𝑰'𝒗𝒆 𝒃𝒆𝒆𝒏 𝒕𝒉𝒆 𝒑𝒓𝒆𝒚 𝑾𝒉𝒐 𝒄𝒐𝒖𝒍𝒅 𝒆𝒗𝒆𝒓 𝒍𝒆𝒂𝒗𝒆 𝒎𝒆, 𝒅𝒂𝒓𝒍𝒊𝒏𝒈? 𝑩𝒖𝒕 𝒘𝒉𝒐 𝒄𝒐𝒖𝒍𝒅 𝒔𝒕𝒂𝒚?" Dove il fuoco comincia a brillare in un paio di occhi verdi. {She fell first, he f...