CHAPTER TWO

456 20 2
                                    

"Lights up and they know who you are
Know who you are
Do you know who you are?"
~Lights Up//Harry Styles

"Lights up and they know who you areKnow who you areDo you know who you are?"~Lights Up//Harry Styles

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

LE PAROLE DI SIRIUS LE RIMBOMBAVANO IN TESTA DA 20 MINUTI. "Ricordi sua madre? Lei scopriva sempre tutto".

Madison ragionò: Allora lo sapevano, i suoi genitori sapevano tutto e nessuno si era mai preso la briga di raccontarle chi fosse. Le avevano mentito sul suo passato; non era capitata per caso davanti alla porta della Tana, magari non era nemmeno stata portata lì.

Quando Grattastinchi aveva mangiato l'orecchio nessuno aveva più osato parlare, di iniziare un discorso. Ginny le mise semplicemente una mano sulla spalla, ma Madison si scansò: sapeva bene che non era colpa loro, ma non sopportava quella situazione, aveva un assoluto bisogno di risposte.

"Basta, non mi interessa della loro stupida riunione, voglio sapere cosa c'è dietro a questa storia".

Scese le scale con i ragazzi che la imploravano di non arrabbiarsi, di evitare una sfuriata delle sue, che c'era probabilmente stato un malinteso o avevano capito male, ma Madison non si fece smuovere dalla situazione. Spalancò la porta della cucina e vide Remus buttare a terra tutte le cartine che erano aperte sul tavolo, poco gliene importava, non era quello che voleva sapere in quel momento.

"MADISON! Si può sapere che diavolo hai in mente? Torna immediatamente in camera tua!". Sua madre non le aveva mai parlato in quel modo: ci restò un po' male, ma non si smosse dalla sua posizione. "Voi, tutti voi mi avete mentito fino ad ora, voi sapete chi è mia madre!". Gli occhi di Sirius schizzarono fuori dalle orbite.

"Tesoro, ma cosa stai dicendo? Sai che non sappiamo nulla dei tuoi genitori". "E come spieghi ciò che ha detto Sirius? Che mia madre scopriva sempre tutto?". Molly e Sirius si scambiarono un'occhiata, poi lei si girò verso Madison e replicò.

"Tesoro, non è come credi, Sirius stava parlando di me alla tua età, ero davvero una super spia a volte, conoscevo tutti i gossip di Hogwarts". Si sforzò di ridere, ma il suo sorriso risultò finto. Stava mentendo e Madison bene, ma probabilmente avrebbe dovuto andare in fondo a questa storia da sola, perciò la assecondò. "Ah".

Una volta tornata in camera, i ragazzi erano impazienti di sapere cosa avesse scoperto, erano tutti ammassati dietro la porta a cercare di origliare la conversazione.

"Allora?". Le domandò Ron. "Allora loro sanno chi sono, ma io no". Gli rispose molto male, vide i suoi occhi abbassarsi. Madison era talmente arrabbiata che avrebbe preferito scappare da casa e non tornare più, ma era ancora abbastanza lucida da sapere che i tempi erano cambiati e Voldemort era tornato. Sentì una mano sulla spalla e si girò di scatto. "Potter mollami, io e te non siamo amici". Uscì nel corridoio senza nemmeno dare occasione agli altri di parlare. Era sola dentro a tutto questo, completamente sola.

Harry la seguì: cosa voleva? In quel momento Madison non aveva per nulla voglia di litigare: era diventato ancora più fastidioso degli anni scorsi ed lei si stava irritando particolarmente. "Senti non puoi arrabbiarti con i tuoi fratelli per qualcosa che non dipende da loro". "Questi non sono affari tuoi".

"Sì che lo sono, perchè Ron è ferito dal tuo comportamento e lui è un mio amico". Continuava imperterrito e Madison sapeva che in fondo aveva ragione, non c'era nulla di sbagliato nei suoi fratelli, ma la rabbia la accecava e non voleva vedere ciò che era palese. "Mi vuoi ascoltare o no? Puoi dimenticarti un attimo di chi sono e spiegarmi che cavolo ti passa per la testa in questi giorni?".

Qualcosa scattò dentro Madison, si girl verso Harry e urlò. "TU NON SAI NIENTE DI ME!". E tutto successe in fretta, Madison sentì una scintilla negli occhi ed improvvisamente il cerchio attorno a lei era in fiamme.

Harry urlò spaventato dalla situazione, se Madison era lì dentro, allora stava sicuramente soffrendo e provando dolore.

Madison udì lo sbattere delle porte e Sirius che le urlava di calmarsi,ma non ci riusciva: era come se la vista del fuoco avesse alimentato la sua forza. Cosa stava succedendo? Era forse pazza? Si stava sognando tutto? Nulla fu più comprensibile: Remus tentò di calmarla con voce gentile e parole tranquille, ma Madison non seppe resistere, e crollò a terra svenuta.

***

"Lasciatela respirare ragazzi!!". Madison sbattè le palpebre un paio di volte prima di vedere il viso preoccupato della Signora Weasley che la osservava.

"Tesoro! Sei sveglia!". Sembrava felice. Avevano passato delle ore totalmente preoccupati per lo stato di salute di Madison e per quello che avevano visto.

Madison tentò di alzarsi dal divano, ma le mani di Remus la spinsero giù nuovamente. Lui era sempre così buono con lei, che non se ne capacitava.

"Cosa è successo?". Chiese rivolta a Ron sapendo che da lui avrebbe ottenuto una risposta sincera. Allimprovviso nella mente le tornò il ricordo di Potter: ora lui dovera? Come stava?

"Beh...Harry ti stava parlando e ad un certo punto noi siamo usciti dalla stanza ed i tuoi occhi erano diventati arancioni. Eri circondata da fiamme e poi sei svenuta". "O mio dio, ho ucciso Potter?". "No, a lui non è accaduto niente". Il respiro le tornò regolare: nonostante i loro rapporti difficili, Madison non ci teneva a diventare un'assassina.

"Cosa-cosa significa questo?". Chiese senza sapere di preciso a chi fosse rivolta la domanda. "Abbiamo già chiesto a Silente spiegazioni, ma tu adesso devi pensare a riposare, ok?".

Spazio Autrice

Ehyyyy, come avrete notato il personaggio di Aaron è stato eliminato: questo perchè volevo che la storia si concentrasse su Madison e su ciò che può fare.

The Archer||Harry PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora