Respiro mozzato

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Jisung pov

Le 16 arrivarono in un lampo e ben presto mi ritrovai a girovagare per le strade di Seoul, cercando di azzeccare il campanello a cui suonare.

Dopo aver disturbato ben 3 case, finalmente arrivai a destinazione.

Suonai e la porta si aprì dopo qualche secondo.
Io: "hey" lo salutai con un cenno della mano;
Minho: "entra" disse spostandosi sul lato.

Io sorrisi e lo sorpassai, entrando.

Mi guardai in giro e vidi che era una casa abbastanza semplice, posta in un solo piano.
Minho: "vuoi qualcosa da mangiare?" chiese andando in cucina, la quale era unita al salotto;
Io: "no grazie, non ho fame" risposi poggiando la cartella a terra, per poi aprirla ed estrarne la sua giacca "dove ti metto la giacca?" chiesi guardandomi in giro;
Minho: "appendila all'ingresso, grazie" rispose trafficando con qualcosa nell'altra stanza.

Io feci quello che mi disse e appesi l'indumento all'attaccapanni.

Nel mentre Minho tornò con un budino.
Minho: "vuoi?" chiese porgendomene un cucchiaio, mentre si sedeva sul divano in pelle;
Io: "vaniglia?" chiesi di rimando esaminando la sostanza giallastra.

Minho annuì, allungando ancora di più il braccio, così io aprì la bocca e mi lasciai imboccare.
Minho: "è il mio preferito" rivelò allontanando la posata;
Io: "mmh, buono" borbottai assaporando il dolce delicato.

Il moro annuì orgoglioso e continuò a mangiare, mentre io mi sedevo sul divano accanto a lui.
Minho: "sei riuscito a sopravvivere oggi senza farmi foto?" chiese alzando lo sguardo sul mio;
Io: "ah ah divertente" risposi facendo una risata finta.

Minho rise, girando il busto verso di me.
Io: "come mai oggi non c'eri?" chiesi dopo qualche minuto;
Minho: "avevo una visita stamattina" rispose alzando le spalle;
Io: "stai bene?" domandai guardandolo preoccupato;
Minho: "wow, come mai tutto questo interessamento?" borbottò finendo il budino;
Io: "perché tu invece devi sempre protestare quello che dico?" ribattei incrociando le braccia al petto con il broncio;
Minho: "dai scherzavo, non fare l'offeso" disse avvicinandosi a me.

Io feci una specie di grugnito, così Minho si alzò, abbassandosi davanti a me.
Minho: "andiamo" si lamentò cercando il mio sguardo.

Io spostai ancora la testa, cercando di resistere.
Minho: "d'accordo, l'hai voluto tu" sussurrò posizionandosi a cavalcioni su di me.

Mi morsi il labbro inferiore e le mie braccia vennero separate con forza, per poi essere sollevate sopra la mia testa.

Mi girai verso Minho e lui mi guardò con un sorrisetto.
Io: "c-cosa fai?" balbettai cercando di liberarmi dalla sua salda presa;
Minho: "ti punisco, ti avevo avvertito stamattina o sbaglio?" rispose bastardamente.

Il famigliare calore scoppiettante si fece spazio nel mio bassoventre, mentre il mio cuore batteva all'impazzita e la mia faccia si colorava.
Io: "aspetto solo quello" sussurrai guardandolo dritto negli occhi.

Lui sorrise e mi liberò i polsi, così io gli presi il colletto della camicia, tirandolo bruscamente verso di me.

Feci collegare subito le nostre labbra umide, dando vita ad un bacio rude e passionale.

Presi tra le mani i suoi capelli, tirandoli aggressivamente, mentre lui stringeva possessivamente il mio esile bacino.

Le nostre lingue entrarono in contatto, giocando e azzannandosi vogliose tra loro.

Il nuovo professore~Minsung Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora