Dolce

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Jisung pov

Arrivato ad una sufficiente vicinanza, gli presi il viso tra le mani e, sotto il suo sguardo confusionario, lo spinsi verso di me.

Poggiai le mie labbra sulle sue e le mossi lentamente, cambiando direzione ad ogni schiocchio.

Il maggiore ricambiò dopo qualche instante e prese i miei fianchi, stringendoli e spingendoli verso di sé.

Stranamente, non approfondì il bacio come mi aspettavo anzi, me lo lasciò comandare senza problemi.

Sospirai, soddisfatto e buttai le braccia attorno al suo collo, tenendolo stretto al mio corpo.

Il bacio era soffice, delicato, come se entrambi volevamo rimediare a tutta la cattiveria che avevamo usato sull'altro giusto poco tempo prima.

Una mano del moro salì e prese la mia guancia, iniziando ad accarezzarla con il pollice, mentre la mia di conseguenza, scese sul suo petto.

Continuammo per numerosi minuti, entrambi persi nell'instancabile dolce sapore dell'altro.

Ci staccammo per mancanza di ossigeno con un'ultimo sonoro schiocchio pieno di saliva.

Le nostre pupille si incontrarono, rimanendo ferme a fissarsi.

Abbassai entrambe le mani e Minho si spostò lievemente da me.

Quando vidi la sua bocca aprirsi, pronto per chiedere spiegazioni su ciò che era appena successo, scattai indietro e corsi fuori, cercando di resistere alla mia dolorosa zoppaggine.

Prima di chiudere la porta, sentì il moro chiamarmi, ma non mi fermai e percorsi velocemente il corridoio deserto.

Arrivai all'ingresso e ad aspettarmi, trovai una figura a me molto famigliare.
Changbin: "era ora, è da mezz'ora che ti aspetto, l'università sta per chiudere" mi rimproverò alzando lo sguardo dal suo telefono;
Io: "scusa" biascicai affannato per la corsa e prendendo subito il mio zaino, poggiato accanto a lui sul pavimento;
Changbin: "tutto bene?" chiese guardandomi preoccupato;
Io: "s-sì, certo" affermai sorridendogli;
Changbin: "sei fortunato che oggi sono venuto in macchina" rivelò prendendomi un braccio e mettendoselo sulle spalle;
Io: "ti amo" dichiarai sinceramente zoppicando verso la fine della stradina.

Salimmo in macchina e dopo ben 5 minuti passati a protestare e fare smorfie, riuscì a sedermi accanto al castano.
Changbin: "wow, ti ha proprio spezzato in due" commentò accendendo la macchina.

Non gli risposi e vidi proprio il protagonista dei miei lamenti, uscire dall'edificio.

Facemmo contatto visivo e lui scattò verso la mia direzione.
Changbin: "forse dovresti abbassare il fines-" mi consigliò allungando una mano verso la mia portiera;
Io: "NO, parti" sbottai dandogli una sberla al braccio e girandomi verso di lui, serio;
Changbin: "ma dovrà dirti una co-" insistette guardandomi confuso;
Io: "VAIII" ribattei interrompendolo di nuovo.

Il maggiore sbuffò e premette una volta per tutte sull'acceleratore.

Rimanemmo in silenzio per qualche minuto, ognuno immerso nei propri pensieri.
Io: "sono confuso" borbottai guardando sconsolato fuori dal finestrino;
Changbin: "cos'è successo?" chiese fermandosi ad un semaforo e girandosi verso di me;
Io: "ecco, dopo che abbiamo fatto tu sai cosa, lui mi ha abbracciato da dietro e ha iniziato a farmi tipo le carezze sulla pancia e così" iniziai strappandomi nervosamente le pellicine delle dita "poi io gli ho chiesto perché era così dolce, dato che non era mai successo e lui ha provato a staccarsi pensando che mi desse fastidio, ma io gliel'ho impedito" continuai guardando la strada che scorreva veloce davanti a noi;
Changbin: "perché glielo hai impedito?" domandò cercando di farmi riprendere;
Io: "perché mi piacevano, moltissimo" risposi onestamente guardandolo;
Changbin: "poi cos'è successo?" riprese dopo qualche secondo di silenzio;
Io: "beh, gliel'ho detto e lui mi fa che potevo ricevere tutte le coccole che volevo quando volevo" spiegai mordendomi il labbro inferiore "e io lì non ci ho capito più niente, il mio cervello è andato in tilt e mi sono allontanato" aggiunsi cercando di spiegare il meglio possibile;
Changbin: "e sei scappato?" intuì lanciandomi un'occhiata veloce;
Io: "no, cioè sono andato alla porta, ma quando stavo per aprirla, la mia mano si è come bloccata e le mie gambe mi hanno trasportato di nuovo da lui..." negai confuso;
Changbin: "eee?" enfatizzò volendo che continuassi;
Io: "l'ho baciato" conclusi una volta per tutte, liberando un profondo sospiro "solo che non era spinto come quelli che ci siamo sempre dati" precisai ripescando tutte le sensazioni che avevo provato in quel bacio "era dolce, lento e non so perché gliel'ho dato, so solo che lui ha ricambiato senza problemi e non ha nemmeno provato ad intensificarlo o cose del genere" confessai gesticolando nervosamente con le mani.

Il silenzio regnò nella piccola auto nera, io nel completo panico, mentre il guidatore più confuso che mai.
Changbin: "sei sicuro che non provi niente per lui?" chiese assottigliando gli occhi, come se cercasse di leggermi la mente;
Io: "i-io... non lo so, non ci ho mai pensato" risposi esitante;
Changbin: "cosa hai provato quando l'hai baciato?" ritentò fermandosi nella colonna di macchine;
Io: "vorrei che succedesse di nuovo" sussurrai poggiando la testa allo schienale dietro di me e sospirando;
Changbin: "allora fai sì che accada" rispose guardandomi ovvio;
Io: "come?" chiesi aggrottando le sopracciglia;
Changbin: "bacialo così ancora, semplice, tanto a lui fai solo che un piacere" spiegò alzando le spalle e ripartendo;
Io: "in che senso?" borbottai guardandolo ancora più confuso;
Changbin: "nulla Jis, nulla" si arrese sospirando.

Io aprì la bocca, pronto già da subito per ribattere, ma la macchina cominciò a rallentare, fino a fermarsi del tutto.
Changbin: "pensa a ciò che ho detto e riposati che sei peggio di mia nonna in carrozzina" espresse facendomi un sorrisetto;
Io: "non insultare la nonna Rosalba" ribattei aprendo la portiera;
Changbin: "è vero che voi due siete BFF" ricordò ridendo.

Mi aggiunsi anche io e prima di scendere, parlai ancora.
Io: "grazie Bin, per tutto" lo ringraziai sorridendo;
Changbin: "quando vuoi amico" disse dandomi una pacca sulla spalla;
Io: "BRO" urlai girandomi verso di lui con una mano alzata;
Changbin: "YOOO, BROOO" mi diede corda afferrandomi la mano e facendo sbattere le nostre spalle una contro l'altra.

Gemetti per il dolore, sia alla spalla che al fondoschiena.
Changbin: "pappa molle" mi stuzzicò dandomi una sberla sulla testa "questo weekend ci alleniamo" impose ghignando;
Io: "ma succhiamelo" protestai alzando gli occhi al cielo e prendendo lo zaino da sotto il sedile;
Changbin: "no grazie, quello è infettato dalla saliva del nostro professore" commentò imitando un conato di vomito;
Io: "ah, hai pensato a quello e non al fatto che sei fidanzato, complimenti" definì uscendo dall'auto;
Changbin: "zitto, a domani" mi ammonì chiudendo la portiera;
Io: "STRONZO" urlai guardandolo male dal finestrino.

In risposta, ottenni un bel dito medio e il gas della macchina in piena faccia.

Tossì, sventolandomi una mano davanti, per poi spostarmi ed entrare una volta per tutte in casa.

~
Che mi raccontate? Come vi è andata la giornata?

Il nuovo professore~Minsung Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora