Congratulazioni

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Jisung pov

Dopo avergli dato qualche altra informazione, arrivammo a casa e finalmente potemmo dare inizio alle danze.
Io: "non abbiamo ancora provato la vasca idromassaggio" proposi casualmente mentre ci spogliavamo le scarpe all'ingresso;
Minho: "allora sarà meglio rimediare" rispose facendomi un sorrisetto furbo.

Perché sì, Minho aveva un bagno di cui non mi aveva mai parlato fino al giorno prima.

Sorrisi e gli presi il viso tra le mani, strattonandomelo addosso e facendo combaciare perfettamente le nostre labbra.

Ricambiò e strinse possessivamente i miei fianchi, spingendomi verso di lui.

All'inizio ci muovevamo entrambi lentamente, io per ringraziarlo di essermi stato accanto in uno dei giorni più importanti della mia vita e lui per farmi le congratulazioni, preferendo le azioni alle parole, come suo solito.

Esso però, si trasformò ben presto in uno scambio di saliva e fiato, rude e profondo.

Iniziammo a spostarci verso il piccolo sgabuzzino accanto alla camera da letto, mentre il maggiore tastava su tutte le pareti in cerca della maniglia della porta che gli serviva.

Appena la trovò, aprì e mi spinse dentro.

Mi schiacciò al muro e continuò a baciarmi con foga, non riuscendo neanche più a staccarsi.

Soddisfatto dell'effetto che gli facevo, gli afferrai la camicia e divisi tutti i bottoni con uno strattone, esponendo il suo petto lucido.

Presi tra le dita le sue due protuberanze, punzecchiandole e tirandole violentemente, facendo scappare all'altro un mugugno soffocato.

Volendo fare di più, riuscì a scollegare le nostre bocche e mi abbassai sul suo collo, leccando e mordicchiando tutta la pelle disponibile.

Mentre ero impegnato sulla sua clavicola, lui mi slacciò i jeans e mi tolse la cintura di pelle nera.

Invertì le posizioni, riuscendo a farlo scontrare di schiena contro la parete e fortunatamente non ribatté, lasciandomi il controllo almeno per il primo lavoro di bocca.

Segnai con succhiotti fino ai suoi capezzoli, dove mi fermai e dedicai le mie attenzioni.

Le mie mani viaggiavano sul suo corpo e quando esse vennero ostacolate, abbassai la zip dei suoi pantaloni color cobalto scuro.
Minho: "Ji-s" ansimò intersecando le dita tra i miei capelli e spingendomi maggiormente verso di lui.

Continuai il mio lavoretto per molti minuti, non smettendo mai di donare piacere al ragazzo di fronte a me, ormai ansimante e al massimo della sua eccitazione.

Provai ad abbassargli i pantaloni, ma la mano del moro mi fece staccare dalla sua pelle, strattonandomi per i capelli.

Mi spinse via, guadagnandosi uno sguardo confuso da parte del mio viso.
Minho: "prima saliamo" spiegò in un leggero sussurro, afferrando un bastone nell'angolo "spostati" ordinò tirandomi verso di sé.

Posizionai le mani attorno alla sua vita, ritrovandomi spiaccicato contro il suo petto nudo, ricoperto solamente dai miei bolli violacei.

Sollevò il bastone e lo spinse contro la botola sul soffitto, facendola sollevare e far scendere automaticamente una scala in legno.
Io: "perché non mi hai mai detto di avere una cosa del genere? È una figata" lo complimentai sollevando la testa;
Minho: "perché penso di averla usata 3 volte in tutta la mia vita" rispose alzando le spalle "vai a prenderci dei vestiti che io faccio scendere l'acqua" aggiunse poi posandomi un delicato bacio in fronte.

Il nuovo professore~Minsung Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora