Fiorellino

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Jisung pov

Io: "ma quindi, i miei ti sono stati davvero simpatici?" chiesi allacciandomi le scarpe;
Minho: "è la ventesima volta che me lo chiedi in sti giorni e la risposta è sempre la stessa Sung, cioè sì" replicò esausto;
Io: "e va bene, ti credo" cedetti sgranchendomi la schiena.

Aprì la porta di casa e uscimmo, accomodandoci nella macchina del maggiore.
Io: "comunque è da un po' che ci penso" cominciai guardando fuori dal finestrino;
Minho: "a cosa?" mi sollecitò accelerando;
Io: "non mi hai mai parlato dei tuoi genitori" sputai voltandomi verso di lui.

Vidi la sua faccia contorcersi lievemente e la presa sul volante aumentare.
Minho: "perché non avrei niente da dirti" disse con voce bassa e fredda;
Io: "s-sono...?" esitai cercando di fargli capire anche senza concludere la frase;
Minho: "no, ma per me è come se lo fossero" rispose andando dritto al punto;
Io: "oh, mi dispiace" sussurrai poggiando una mano sulla sua spalla.

Mi fece un piccolo sorriso e riprese a concentrarsi sulla strada, stando in silenzio.

Forse non avrei dovuto chiederglielo.
Minho: "si sono separati quando avevo solo 4 anni e anche quegli anni erano pieni di litigi" iniziò dopo qualche minuto, non volendo tenere tutto dentro "poi io sono andato con mia madre, pensando di fare la scelta giusta e invece è stato una merda" aggiunse sospirando;
Io: "perché?" mi azzardai a chiedere accarezzandogli una coscia;
Minho: "perché era come se non esistessi, non mi preparava mai da mangiare, non mi lavava i vestiti ed era sempre in giro ad ubriacarsi per far ripicca a mio padre, che nel mentre si era costruito una nuova vita con una nuova donna, sicuramente molto più apposto di mia madre" spiegò in breve fermandosi ad un semaforo "così mi sono sempre dovuto arrangiare e appena ho compiuto 18 anni mi sono fatto una vita tutta mia, non che prima non la facessi dato che mia madre era inesistente" discorse scrollando le spalle;
Io: "e tuo padre? Non l'hai proprio più sentito?" domandai prendendogli una mano;
Minho: "no, so solo che ha altri figli a cui badare" rispose ripartendo;
Io: "beh, non sa quello che si è perso" commentai sorridendogli.

Ricambiò anche se tirato e cambiai completamente argomento.

Dopo un'ora e passa finalmente arrivammo a destinazione e scendemmo.
Io: "ah, da quanto non venivo al lago" proferì facendo un lungo sospiro rilassato;
Minho: "sì e si morirà di freddo" si lamentò prendendo le borse dal baule;
Io: "eddai, tanto non abbiamo niente da fare" ribattei saltellandogli intorno;
Minho: "e per fortuna" bofonchiò sbadigliando;
Io: "andiamo" dissi afferrandogli una mano e strattonandolo fuori dal parcheggio.

Sorpassammo qualche albero e adocchiai subito i nostri amici stesi sotto il poco sole autunnale.
Felix: "HEY RAGAZZI" strillò sventolando una mano verso di noi, facendo voltare anche tutti gli altri;
Changbin: "YOOOOOO, chi vuole venire come cliente al Changbin salooon?" chiese con la sua vocina da femminuccia;
Chan: "non ve lo consigl- AYO" mugugnò dando una sberla alla mano del castano, il quale gli aveva accidentalmente tirato troppo forte una ciocca di capelli;
Seungmin: "fai piano Binnie che già è pelato" sentenziò sedendosi sulla sdraio accanto a lui.

Il più anziano del gruppo si girò verso di lui e lo guardò con sguardo omicida.
Minho: "Chan quanti anni compi l'anno prossimo? 60?" ironizzò sistemando le nostre cose accanto a quelle degli Hyunlix.

Il richiamato si spostò di scatto, sfuggendo dalla presa di Changbin e si sollevò, iniziando a rincorrere Minho, il quale scappò via in tempo.
Jeongin: "ma Minho non ha solo un anno in meno?" chiese mettendosi la crema solare sulle spalle;
Io: "yess" confermai sfilandomi la felpa e la maglia insieme, rimanendo a petto nudo;
Hyunjin: "WOOOO JISUNG SI DENUDA" strombazzò ai quattro venti saltandomi addosso;
Seungmin: "da quando hai il piercing?" notò indicando il capezzolo destro;
Io: "da molto Minnie" risposi cercando di scollarmi di dosso il rosso;
Jeongin: "CHAAAAAAAAAAAAN" gridò a gran voce con in mano ancora il tubetto di crema.

Ci girammo tutti verso colui che aveva chiamato e lo vidimo intento a trascinare il mio ragazzo qui, intanto che lo abbracciava da dietro.
Felix: "mi sa che Minho ti sta odiando in questo momento hyung" commentò alludendo alla sua faccia con gli occhi al cielo e il mezzo broncio;
Minho: "solo ora?" borbottò scappando dalle sue grinfie, dato che il maggiore si dedicò al suo fidanzato, andando subito a spalmargli la crema sulla schiena "e tu cosa fai a petto nudo?" proferì girandosi verso di me;
Io: "mica entro coi vestiti in acqua" risposi restando solo in costume;
Minho: "allora non entrare" protestò prendendomi per i fianchi;
Io: "ma sono venuto qui apposta per usufruire del lago" definì poggiando le mani attorno al suo collo;
Minho: "col cazzo, si congela e ti prendi qualcosa" si impuntò dandomi una sberlina sulla pancia nuda;
Io: "nah, vedrai che domani sarò un fiorellino" mi rassicurò sorridendomi;
Minho: "ricordati queste parole, perché io non ti curerò quando avrai la febbre a 40" mi ricordò puntandomi un dito contro;
Io: "ti prendo sulla parola" dissi dandogli un bacio a stampo.

Detto questo, entrammo tutti tranne Minho e Felix, che rimasero all'asciutto a giocare al Nintendo Switch portato dal secondo, anche se alla fine cedettero ed entrarono almeno pochi minuti con noi.

Il giorno dopo*
Minho: "ecco a te, fiorellino" mi prese per il culo servendomi un pancakes con la marmellata;
Io: "taci" lo zittì prendendo il mio fazzolettino di stoffa personale;
Minho: "ti avevo avvertito io" definì alzando ancora di più le coperte;
Io: "lo so stronzo, però vero che mi curi lo stesso?" domandai facendo le labbrucce;
Minho: "mmmh, ci devo pensare" dubitò fingendo di rifletterci;
Io: "daiii" insistetti scalciando come un bambino e aggiungendo anche gli occhioni da cane bastonato.

Mi guardò per qualche secondo e come mi aspettavo, non riuscì a resistere.
Minho: "va bene, però ora mangia" mi ordinò passandomi la forchetta;
Io: "se mi imbocchi" contrapposi alzando gli angoli della bocca.

Sospirò, ma sapendo di non avere altra scelta, lo fece e mi imboccò fino all'ultima briciola di colazione.
Io: "grazieee" lo ringraziai ingoiando l'ultima fetta di pancake.

Passò il pollice sul mio labbro inferiore, per poi spalmarmi la marmellata residua sulla guancia.
Io: "YA" urlai sbuffando.

Rise e lo ripulì, questa volta però con un tovagliolo normale.

Quando fu sicuro che non ci fosse più sporco, mi baciò la fronte.
Minho: "ti prendo delle medicine" mi avvisò sollevandosi.

Prima che potesse fuggire gli presi un braccio e lo riportai da me, baciandolo di sfuggita, dato che non volevo attaccargli niente.

Sorrise e me ne diede un altro un po' più lungo.
Io: "ti amo tanto tanto, tanto" dichiarai appena si staccò;
Minho: "anche io piccolo" concordò accarezzandomi teneramente i capelli.

Gli angoli della mia bocca si avvicinarono al massimo alle mie orecchie e lo presi per la vita, abbracciandolo stretto.

~
- 1 😕
E io non l'ho ancora scritto :)

Il nuovo professore~Minsung Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora