Seconda parte dell'epopea dei Cavalieri dei Draghi, ispirata alla saga di libri di Cressida Cowell e ai film d'animazione DreamWorks.
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L'esito fatale del concilio di pace indetto dai nobili di Berk e Hysteria riaccende le ostilità fra le...
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Era successo tutto così in fretta che nessuno di loro riuscì ad avere la prontezza di muoversi.
Hiccup era sparito dalla scena in poco tempo, come se le azioni trascorse fossero state nient'altro che una fugace apparizione.
Tutti loro credettero di aver assistito a qualcosa di irreale, un atto di misericordia del tutto inconcepibile.
Ora i loro sguardi erano puntati su Thuggory. Lui non si muoveva, inginocchiato nel fango e straziato da un dolore che lo aveva isolato dallo spaziotempo.
Wartihog fu il primo a svegliarsi dal torpore dell'incredulità. Si mosse immediatamente per andare a soccorrere il suo migliore amico.
«Thug!» S'inginocchiò accanto a lui. «Mi senti? Appoggiati a me.»
Astrid inalò una quantità d'aria sufficiente per riuscire trovare la forza di alzarsi in piedi. Harriet la vide allontanarsi tra le ombre e i lumeggiamenti sotto le fronde degli alberi e restò immobile per un momento.
«Harriet!» la chiamo Duhbrain da destra. Era chino su Thuggory e cercava di fermare il sangue che gli aveva intriso la gamba. «Vieni ad aiutarci! Servono immediatamente delle bende, acqua calda e una di quelle dannate erbe... non mi ricordo il nome, maledizione!»
Harriet lo fissò senza rispondere.
«Che aspetti? Fa' presto!»
Duhbrain ricevette una risposta che non si sarebbe mai aspettato. Harriet prese infatti la direzione di Astrid e rese chiara la sua scelta.
«Non ci posso credere» disse Wartihog, sconvolto. «Non è possibile...» Riportò l'attenzione sul volto livido di Thuggory. «Mi dispiace, Thug. Ora ci pensiamo noi a rimetterti in sesto.»
Hiccup girò l'angolo e si ritrovò nello spiazzo anteriore alla capanna. Si toccò nei punti dove sapeva di star perdendo sangue. Tutta l'adrenalina scivolò via da lui con un'esalazione e lasciò spazio alle reali sensazioni della dimensione corporea. Il dolore lo assalì da ogni parte come una bestia famelica e gli diede il capogiro.
