CAPITOLO NOVE.

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SECONDA PARTE

Faceva male guardarlo. Il volto perfetto, il corpo che gli era stato così familiare. Ormai doveva parlarne al passato. E quella consapevolezza gli spezzò nuovamente il cuore.

Lui lo stava guardando, incurante della folla.

«Vorrei dedicare questa canzone a l'uomo che ho avuto la fortuna di amare nella mia vita. Non ti merito, Harry, ma spero che tu non me ne voglia, perché io ti amo con ogni fibra del mio essere».

La folla gridò e fischiò ma Harry non se ne accorse. C'era solo Louis davanti a lui, che gli diceva di amarlo.

Riusciva a malapena a vederlo attraverso le lacrime.

Louis si schiarì la gola sui primi accordi di Angel Eyes. Le donne tra la folla esclamarono di fronte a tanta dolcezza. Harry si coprì il viso con le mani.

Lui era il suo sogno diventato realtà.

Lo guardò mentre cantava le parole che aveva sempre sognato di ascoltare. Il suo cuore si riempì fin quasi a esplodere. Mentre l'ultimo accordo di chitarra sfumava, Louis allungò una mano verso di lui. Harry si alzò.

«Ti amo, Harry, ti amo così tanto che non riesco a farne a meno. E lo so che ti ho ferito, ho respiro il tuo amore, ho provato a non amarti. Ma la verità è che quando la mia testa cercava una ragione valida per non amarti, il mio cuore era già tuo. Sono innamorato di te e voglio essere innamorato di te, voglio amarti e voglio essere amato da te. Voglio tutto. Solo, puoi permettermi di chiederti scusa per il resto della mia vita? Puoi perdonarmi, Harry?».

Gli mancarono le parole, ma riuscì ad annuire, e continuò a farlo così a lungo che ebbe paura che gli si potesse staccare la testa.

Louis gli fece un ampio sorriso facendo apparire le rughette intorno ai suoi occhi luminosi. Lo lasciò scivolare un po' più in basso, fino a quando le sue labbra non incontrarono quelle salate di lacrime di Harry.

Nessuno dei due notò l'esplosione della folla – tutti con gli occhi umidi, le coppie che si stringevano un po' di più.

Avevano occhi solo l'uno per l'altro.

Louis gli disse che non era pronto a separarsi da lui neanche per la strada verso casa. Lasciarono l'auto di Harry al bar, chiudendo così un altro cerchio.

Quando entrarono nel vialetto, Harry gli afferrò il braccio stringendolo con forza. «Le luci di Natale!».

Tutta la facciata della casa era coperta da luci bianche. Candele accese alle finestre. Una festosa ghirlanda intrecciata decorava la porta d'ingresso. La ghirlanda verde di Harry sul parapetto del portico era intrecciata con altre luci. E un gigantesco Babbo Natale gonfiabile salutava la strada dal cortile anteriore.

«Hai messo le luci». Harry non riusciva a staccare gli occhi da quello spettacolo perfetto.

«Volevo che tu avessi il Natale che sognavi e ho pensato che sarebbe stato meglio esagerare».

«È perfetto». Si girò verso di lui e fece per avvicinarglisi ma si fermò.

Lui scosse la testa e lo tirò a sé. «Non devi aver paura, Harry. Puoi toccarmi, non me ne andrò più». La sua presa si strinse intorno al riccio. «E non ti lascio andare via. Ti devo così tanto, e le più grandi scuse del mondo sono solo un inizio. Andiamo».

Uscirono dal pick-up e camminarono fino al portico. «Prima di entrare, ho bisogno di dire alcune cose». Harry incrociò le braccia per difendersi dal freddo e annuì. «Okay».

Louis fece un respiro profondo. «Mi dispiace di averti allontanato. Mi dispiace di averti volontariamente fatto male. Avevo paura. Ero terrorizzato. Ho provato per te sentimenti che non pensavo di poter mai più provare e altri che erano completamente nuovi. Pensavo che amare te volesse dire non essere fedele a Lucas.». Harry allungò una mano e gliela posò sul cuore. Lui la coprì con la sua. «Non amare mai più. Ma è stato così facile amare te. Non ricordo nemmeno un momento in cui non ti abbia amato. Credo di essermi innamorato nell'attimo stesso in cui ti ho visto scagliarti contro Glenn. Qualcosa dentro di me ha detto "Finalmente è arrivato". Sei tu quello che stavo aspettando. Sei la luce che mi ha guidato fuori dalle tenebre, e non ho intenzione di ricominciare a vivere senza di te».

If Only You Were Mine.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora