EPILOGO.«Louis». Le lacrime gli offuscarono la vista e si girò verso di lui. Ma Louis non era più in piedi dietro di lui. Era in ginocchio.
«Harry Styles, non voglio passare neanche un altro giorno senza di te. Voglio svegliarmi tutte le mattine abbracciato a te. Voglio che tu continui a spingermi a fare cose che ho paura di fare. Voglio fare una famiglia con te. Voglio passare il resto della mia vita a proteggerti da te stesso e a ringraziare la mia stella fortunata che tu abbia scelto di guidare verso est invece che verso ovest. Diventa mio marito. Invecchiamo insieme».
Aprì la scatola di velluto rivelando un anello straordinario. «È un anello Eternity, perché l'eternità è il tempo che voglio passare con te. E sei costretto a dire di sì perché l'ho comprato in città e adesso lo sapranno tutti».
Le lacrime gli scendevano copiose lungo le guance. Riuscì a rispondere solo con un cenno del capo.
«Ho davvero bisogno che tu lo dica, Harry», scherzò lui.
Harry si lasciò cadere in ginocchio, e tra le sue braccia. «Sì. Sì a tutto insieme a te, Louis».
Quattro mesi dopo.
Harry esultò insieme alla folla allo schiocco della mazza e poi si mise a ridere rendendosi conto che la bambina tra le sue braccia continuava a dormire lo stesso.
«Non riesco a credere che non si svegli con tutto questo chiasso», disse a Johannah.
«Si sente al sicuro», sorrise sua suocera. «E perché non dovrebbe? Guarda cosa avete fatto tu e Louis per lei e i suoi fratelli». Johannah fece un cenno con la testa verso il piatto della casa base, dove Louis si era chinato per fare un serio discorso d'incoraggiamento a Robbie, undici anni.
Harry infilò il naso nei capelli scuri e sottili di Ava. «Penso che quello che loro hanno fatto per noi sia anche più incredibile».
«Papà!». Henry, con le scarpe da ginnastica slacciate e una maglietta macchiata d'erba, si precipitò verso di loro, fermandosi a breve distanza dalla sedia pieghevole di Harry.
«Henry!», rispose lui con altrettanto entusiasmo.
«Papà, posso andare a dormire da Tyler? Posso, eh? Posso?»
«Se va bene ai loro genitori.».
«Wooo!». Henry scomparve in un baleno.
«Come diavolo farete tu e Louis con quattro ragazzini?». Johannah rise.
Harry guardò il foglio dell'adozione che stringeva tra le mani.
«Lo scopriremo tra cinque mesi».
Adottare il quarto bambino era stata una follia, ma se fosse stato per Harry avrebbe adottato tutti i bambini nell'orfanotrofio e a Louis andava più che bene avere tanti bambini da formare una squadra di football per giocare in cortile.
«Domani Joni e Frank si prendono tutti e tre i bambini, così possiamo passare un anniversario tranquilli».
Smisero di parlare mentre Robbie saliva sul piatto con una spavalderia identica a quella di Louis. Lasciò passare il primo lancio, una palla larga. Ma Harry intuì dalla posizione delle sue spalle sottili che aveva ricevuto da Louis il segnale "colpisci forte". La palla schizzò verso Robbie, e lui la colpì, impattandola con un suono promettente. Si inarcò verso l'alto, sopra il campo, e lui partì sprintando veloce.
Harry e Jo applaudirono mentre Robbie raggiunse la casa base atterrando fra le braccia di Louis.
L'adottare i Robbie e Henry era stato semplice, la loro anziana tutrice era amica di Louis. Louis l'aveva sempre aiutata con i tre bambini, li portava spesso a giocare nel suo giardino con le sue sorelle, gli preparava la merenda e li faceva allenare a football.
Avevano già conosciuto anche Harry perciò tutto fu più spontaneo.
Aveva finalmente la vita che aveva sempre sognato. Tre bambini e il quarto in arrivo. Dovevano solo finalizzare le pratiche dell'adozione.
Tra loro non c'erano più ombre.
Louis attraversò il campo verso di lui, con un sorriso enorme sul viso. Indicò con il pollice Robbie che stava festeggiando il fuoricampo insieme alla squadra.
«Complimenti all'allenatore», gli disse Harry. Si alzò e consegnò Ava a Jo per andare incontro a suo marito sul pendio della collina.
Lui gli mise le mani intorno alla vita e gli diede un bacio sulla bocca.
«Ciao, amore mio. Andiamo a casa».
SPAZIO AUTRICE.
Siamo arrivati davvero alla fine di questa fanfiction. Che posso dire? Mi mancheranno tantissimo ma alla fine hanno avuto il lieto fine che si meritavano.
Harry ha finalmente tutto ciò che ha sempre desiderato e Louis anche. Mi dispiace per ogni distrazione, per ogni errore, e per i miei ritardi nell'aggiornare. C'è molto di me in questa storia, mi vedo in ogni dettaglio e in ogni piccola caratteristica di questi personaggi, Harry sono io che si dimentica sempre tutto, Louis sono io che cerco di scappare dai problemi anziché affrontarli. Ho pianto, riso e amato mentre la scrivevo e spero vi essere riuscita a far emozionare e innamorare anche voi, del mio Louis e del mio Harry.
Vi ringrazio del sostegno, dei voti e di ogni singolo commento. Vi leggo sempre tutti.
Alla prossima.
Sara.
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If Only You Were Mine.
RomanceLouis Tomlinson è un uomo affascinante che a causa del suo passato preferisce condurre una vita sentimentale solitaria, e l'ultima cosa di cui ha bisogno è una relazione sentimentale. E così quando Harry Styles, un competo disastro ambulante entra...