Capitolo 4

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<Avanti Kim, apri gli occhi>

<Forza Kim, ti prego> la stessa voce di prima inizia a ronzarmi nell'orecchio in modo fastidioso, facendomi sbuffare quando capisco a chi appartiene quel timbro.

<Sei snervante> mormoro piano mentre mi corpo la testa con il lenzuolo.

<Grazie a dio, stai bene?> sento Aron mentre mormora in seguito.

<Sto bene ma adesso sono arrabbiata. Perché avete la mania di svegliarmi?> domando infastidita.

<A chi ti stai riferendo?> chiede forse curioso mentre mi scopre, tirando via il lenzuolo, facendomi sgranare gli occhi all'istante quando mi ricordo come sono andata a dormire la sera prima e se lui non si scompone minimamente quando mi vede con solo una maglietta addosso io mi affretto a tirare nuovamente il lenzuolo e coprirmi, soprattutto la parte di sotto dato che l'unica cosa che mi copriva erano un paio di mutandine che ho trovato nel cassetto che Aron ieri sera mi aveva indicato per la biancheria.

<A Luke, anche lui certe volte mi svegliava quando ero in ospedale ed è fastidioso>

<Forse perché borbotti nel sonno>

<Parlo nel sonno?> domando incredula.

<Si e fidati che non si capisce neanche mezza parola di quello che dici>

<E questo ti sembra un buon motivo per svegliarmi?> domando allibita e quando lui annuisce con la testa qualcosa in me scatta e senza pensarci prendo il cuscino per poi tirarglielo in faccia.

<Non mi piace essere svegliata> dico arrabbiata mentre lo colpisco nuovamente con il cuscino ma se la prima volta non ha reagito la seconda volta afferra il cuscino per poi lanciarlo da qualche parte per la stanza e avventarsi su di me per poi iniziare a farmi il solletico.

<Oh, ma guarda un po'. Sai anche ridere> dice con la voce divertita mentre continua a farmi il solletico.

<Fermo> dico fra le risate mentre cerco di fermarlo ma lui mi prende per i polsi e portare le mie mani sopra la testa.

<La tua risata...> inizia a sussurrare ma poi si ferma, scuotendo leggermente la testa.

<Non mi dire che prima non ridevo mai che veramente mi deprimo>

<Diciamo che eri seria e precisa e non ti sbilanciavi più di tanto> rispondo mentre rallenta la presa sul polso destro per poi portare la mano vicino al mio viso e sfiorarlo lentamente.

<Come ci siamo conosciuti?> domando curiosa mentre mi perdo nei suoi occhi. È strano come io mi senta attratta dai suoi occhi marroni nonostante io l'abbia incontrare solo due giorni fa. Insomma, per quanto lui mi abbia confessato di essere sposati già da anni per me è come iniziare tutto da capo e non so quanto io ero innamorata di lui ma sento una strana connessione con Aron.

<All'epoca ero la tua guardia del corpo> confessa mentre si mette comodo accanto a me nel letto.

<Sei un bodyguard?> domando sorpresa mentre giro nuovamente lo sguardo verso di lui.

<Quattro anni fa ho iniziato a lavorare per tuo padre facendo la guardia del corpo alla sua unica figlia>

<Così hai pensato di sposarmi per tenermi sottocchio?> donando sorridendo.

<Ci siamo innamorati ma poi tu hai iniziato a lavorare in ospedale e non facevi nient'altro che pensare al lavoro e poi sono iniziate le discussioni, soprattutto dopo il matrimonio>

<È finito l'amore tra di noi?> domando timorosa e dato che non ho il coraggio di sostenere il suo sguardo io abbasso il mio mentre inizio a giocare con le mie mani in modo nervoso.

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