Capitolo 29

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Questa notte per me è stato un incubo. Anzi, quello che ho sognato è stato davvero un incubo e per via di quel brutto sogno non sono più riuscita a riaddormentarmi. Tutta la mia attenzione l'ho dedicata ad Aron che in cambio dormiva beatamente ma non controllarlo era più forte di me dato che ho sognato che lui non respirava più. Così ho passato tutta la notte a sorvegliarlo nonostante fosse cosciente del fatto che lui fosse al sicuro.

<Perché la tua faccia fa così schifo?> domanda Luke mentre si siede davanti a me dall'altra parte del tavolo. Questa mattina mi ha chiamato chiedendomi di incontrarci dato che è da tanto che non abbiamo un incontro pacifico tra amici e sinceramente mi mancava chiacchierare con lui.

<Non ho dormito molto bene questa notte>

<Forse volevi dire che non hai dormito affatto> puntualizza mentre fa segno al cameriere di raggiungerci. Durante la mia permanenza in ospedale Luke ha imparato a conoscermi così bene che sa persino quando cerco di mentire.

<Cosa è successo?>

<Ho fatto un brutto sogno> rispondo piano mentre afferro la tazza con il cappuccino che Luke ha fatto portare per me.

<Tu sogni sempre cose strane Lale>

<Ho sognato Aron che non respirava più. Lui, qualcuno cercava di strangolarlo e lui, lui non si muoveva più. Il suo corpo, dio, è stato così orribile> farfuglio balbettando e senza neanche volerlo inizio a piangere. Ultimamente sono troppo sensibile e basta davvero poco per farmi diventare così emotiva.

<È stato solo un sogno Lale> dice Luke mentre si siede accanto a me, tirandomi fra le sue braccia e stringermi forte, cercando forse di trasmettermi un po' della sua forza.

<Mi sono svegliata in preda al panico e nonostante lui stava dormendo beatamente accanto a me ho avuto paura di chiudere gli occhi per tutta la notte>

<Quando si è preoccupati la mente inizia a percepire le cose in modo più amplio e in automatico il nostro subconscio ci da il tormento, tirando fuori nei modi più orribili le nostre più grande paure>

<Ho paura che qualcuno possa fare del male ad Aron> confesso a bassa voce mentre abbasso lo sguardo.

<Qualcuno?>

<Kimberly mi ha minacciata. Ieri pomeriggio ho chiuso la libreria prima perché volevo andare dal fotografo ma lei ha fatto la sua apparizione davanti alla libreria e mi ha minacciata, dicendomi che non mi avrebbe mai lasciata vivere serenamente insieme a suo marito>

<Perché non me l'hai detto prima? Aron lo sa?> domanda arrabbiato.

<Certo che no. Ho paura che lui possa fare qualcosa di avventato e metterebbe a rischio la sua vita per colpa mia> mi affretto a rispondere mentre mi alzo dalla sedia.

<Qualsiasi cosa farà stai sicura che non li succederà niente>

<Non puoi saperlo Luke. Quella è una psicopatica e ho paura di cosa potrebbe causare> confuso timorosa le mie preoccupazioni. Kimberly ieri è riuscita a terrorizzarmi sul serio e ho davvero paura che lei possa fare qualcosa.

<Lo so che non dovrei dirtelo ma anche se in modo sbagliato lei ama Aron e non gli farebbe mai del male Lale> mormora piano mentre mi segue fuori dalla caffetteria.

<Il suo non si più definire amore Luke. Lei è semplicemente ossessionata da un uomo che non gli appartiene più> dico sbuffando mentre a piccoli passi inizio a dirigermi verso la libreria.

<Lo so Lale ma questo non cambia il fatto che lei non farebbe mai del male ad Aron>

<Sei fastidioso> borbotto piano mentre prendo il telefono e scrivere un veloce messaggio ad Aron. Quando stamattina sono uscita di casa ci siamo accordati che ci saremo visti più tardi in libreria.

<Infondo sai che ho ragione> borbotta mentre continua a seguirmi.

<Ma tu non hai niente da fare?> domando irritata. Con il suo commento mi ha rovinato decisamente la giornata. Non sono più in grado a digerire il nome di quella, figuriamoci se riesco a farlo dopo aver sentono quanto lei ami ancora lo stesso uomo che io amo con tutta me stessa,

<Oggi ho la giornata libera>

<E hai deciso di infastidire me?> domando sbuffando mentre apro la porta della libreria.

<Sei la mia migliore amica, devi sopportarmi>

<Perché non vai da Miranda?> propongo seria. Quando ieri ho visto la mia amica mi ha confessato che è innamorata di questa testa di zucca, cosa che io naturalmente già sapevo ma lei solo adesso ha trovato il coraggio di aprirsi con me e dopo una lunga chiacchierata è arrivata alla conclusione che vuole confessare i suoi sentimenti anche davanti a Luke solo che ha paura di non essere ricambiata nello stesso modo.

<Perché devo andare da lei? Lei è successo qualcosa?> domanda preoccupato.

<No solo, se non mi sbaglio oggi ha un appuntamento> dico la prima cosa che mi viene in mente, mentendo nella speranza che lui faccia il passo decisivo. È palese che entrambi si amano ma certe volte si comportano proprio come due ragazzini e penso che abbiano bisogno di una spintarella.

<Un appuntamento? E con chi?> domanda incuriosito.

<Con uno, non ricordo il nome> rispondo mentre faccio spallucce.

<E io perché dovrei andare da lei?>

<Perché siete amici no? Magari avrà bisogno di un parere maschile visto che io sono qui e non posso andarci> borbotto piano mentre mi giro di spalle cercando di non ridere per la buffa espressione che ha sul viso.

<Certo, noi siamo amici> sussurra piano, quasi in modo triste potrei dire e mi dispiace davvero ma se non la vuole perdere si deve dare una svegliata.

<Allora fammi questo favore e vacci tu da lei> insisto nuovamente e dopo averlo sentito borbottare qualcosa di incomprensibile per le mie orecchie va via, lasciandomi sola con i miei pensieri.

<Perché non risponde?> mi domando a bassa voce quando prendendo nuovamente il telefono non trovo alcun messaggio di Aron, ecco perché dopo qualche attimo decido di chiamarlo ma neanche in questo caso lui risponde. 

<E se gli fosse successo qualcosa?> continua a parlare da sola, esternando nuovamente quella paura che sembra proprio non volermi abbandonare.

<Avanti, rispondi> mormoro mentre continuo a chiamarlo.

<Ma si può sapere che fine hai fatto? Quanto ci vuole per rispondere al telefono?> domando in modo duro appena accetta la mia chiamata ma quando sento la voce che proviene dall'altra parte del telefono il mo sangue d ad i ghiaccia all'interno del mio corpo all'istante.

<Ciao Lale>

<Cosa ci fai con il telefono di Aron?>

<Ti avevo avvertita di lasciarlo ma tu non mi hai presa in considerazione ma non ti preoccupare alla fine è stato lui a scegliere e ha scelto me>

<Cosa hai fatto ad Aron? Dove si trova?> domando urlando.

<Accanto a sua moglie> risponde ridacchiando.

<Dove sei Kimberly? Cosa hai fatto ad Aron? Dimmi dove si trova!> sbotto contro di lei tramite telefono ma se pensavo solo per un attimo di ricevere alcuna risposta mi sbagliavo di grosso dato che l'attimo dopo scoppia a ridere prima di chiudermi il telefono in faccia.

<Stronza!> urlo arrabbiata mentre lancio il telefono per il nervoso, iniziando a pensare sul da farsi.

<Collin> sussurro piano il suo nome dopo qualche attimo, rendendomi conto che lui forse è l'unico che possa aiutarmi a trovare Kimberly dato che la conosce meglio di chiunque altro.

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