Capitolo 12

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Aron

<Com-come mi hai chiamato?> domanda balbettando mentre i suoi occhi sono sgranati.

<Lale> rispondo, usando nuovamente quel nome, il suo nome.

<Io non, giuro che non ci sto capendo niente> mormora a bassa voce mentre i suoi occhi restano fermi su di me, senza neanche sbattere ciglia.

<Questo è davvero difficile da spiegare> dico sincero mentre cerco la sua mano ma lei timorosa ritrae subito la sua.

<Più difficile di quello che sto vivendo non penso> balbetta piano mentre continua a guardarmi dritto negli occhi, facendomi vibrare il cuore. Lei mi ha sempre fatto questo effetto.

<Credimi Lale, è molto difficile da spiegare quando io stesso ho fatto, faccio fatica ad accettare questa verità>

<Ma cosa stai blaterando? Perché continui a chiamarmi tulipano?> domanda con la voce fioca.

<Lale è, insomma, senti, ti sembrerà strano e magarli lo e, no anzi, sicuramente è strano ed io stesso non riesco a spiegarmi molte cose ma tu ti chiami Lale> confesso in modo impacciato quello che ho scoperto giorni fa.

<Mi stai prendendo in giro vero?> domanda mentre una risata isterica esce dalla sua bocca.

<Non scherzerei mai con una cosa del genere. La situazione già di per se è complicata Lale ed io...>

<Smettila di chiamarmi così>

<Ascolta, tu sei stata la prima a dire ai dottori che ti chiamavi Lale ricordi?> domando, mentre cerco di restare calmo ma soprattutto di farla ragionare. Lei sicuramente capirà prima di quanto ci ho messo io a capire che lei è semplicemente lei è non Kimberly.

<E con questo?>

<Io nome, la confusione, tanti ricordi che per te non avevano un senso, il nostro modo di descriverti, la sensazione di non appartenenza che tu continui a non comprendere, tutto questo ha finalmente un senso Lale. Io, senti, ricordi quando ti ho raccontato di quella persona che avevo conosciuto?> domando speranzoso al che lei annuisce con la testa.

<Sei tu Lale. Qui piccoli ricordi, il nostro primo incontro, la tua fissazione per il gelato, la tua dolcezza e la tua bontà. Tutto questo fa parte di te adesso perché tu eri così anche prima quando ti ho conosciuta mesi fa>

<Tu sei pazzo> dice a bassa voce mentre mi guarda perplessa.

<Anche io ho pensato di essere pazzo inizialmente sai? Conoscerti per me è stata la cosa più bella che poteva capitarmi. Tu con la tua risata cristallina cacciavi via tutti i miei momenti brutti, così come la tua dolcezza era in grado di scaldarmi il cuore ma quando sei sparita da un giorno all'altro io mi sono sentito perso e poi lei ha preso il tuo posto ed io l'ho odiata per questo>

<Ma di cosa stai parlando dannazione?> domanda urlando ed io l'unica cosa che posso fare è tirare fuori il telefono e cercare qualche foto sua.

<Lei è Kimberly. La ragazza che vedi in questa foto è mia moglie. Quando ti ho conosciuta non potevo credere ai miei occhi. La cosa è alquanto assurda ma vi assomigliate parecchio. Lo stesso colore dei capelli, lo stesso colore degli occhi, l'altezza, l'espressione, tutto. Vi assomigliavate così tanto eppure per me eravate molto diverse. I tuoi occhi sono in grado di farmi perdere, il tuo sorriso di trasmettermi serenità e quando lei iniziò a fare tutti quei piccoli interventi si trasformò praticamente nella tua stessa fotocopia ed è per questo che iniziai ad avercela con lei. Avevo pensavo che lei avesse scoperto di te e per ripicca voleva assomigliarti, solo per mandarmi fuori di testa e quando ti sei svegliata in ospedale io ho visto te in lei è questo non lo potevo accettare. Ho pensato che lei si comportava come te solo per farmi impazzire, per questo ti diede della bugiarda ma poi quando sorridevi io vedevo te, la vera te e quando hai iniziato a parlarmi del nostro primo incontro è stato lì che ho iniziato a realizzare. Io non so come diamine è possibile ma tu non sei Kimberly. Tu sei Lale, il mio piccolo tulipano> dico in modo sincero ma soprattutto sicuro di me. Da quando lei si è svegliata ho visto in lei tanti cambiamenti, così come ricevevo tanti segnali ma io preso dalla rabbia non le diede importanza. Ho pensato che Kimberly si comportasse in quel modo di proposito solo per farmi ancora più male. Da quando si è avvicinata a Collin è cambiata tantissimo, tant'è che si è fatta operare varie volte da lui è il risultato mi sconvolse tantissimo e da lì iniziai a pensare che lei lo facesse per ripicca, solo perché io le avevo chiesto il divorzio.

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