Capitolo 11

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<Kim, che bello rivederti> dice Luke appena apro la porta di casa e con mia grande sorpresa di avvvicina a me, stringendomi in un forte abbraccio.

<Non pensi di esagerare?> domando Aron, facendo sbuffare il suo amico.

<Da quando sei geloso?> chiede Luke mentre si allontana da me.

<Io non sono geloso> risponde Aron in modo duro per poi andarsene in giardino.

<Cosa gli hai fatto?>

<Io? Niente, perché?>

<Mi ha guardato male appena ti ho abbracciato e adesso se n'è andato senza neanche salutarmi. Quindi, cosa gli hai fatto?> domanda curioso mentre ci dirigiamo in giardino. Stamattina mi sono svegliata con un pensiero in testa e ho fatto l'errore di condividere le mie idea con questa pazza ragazza che si definisce mia cognata ed è bastato poco per svaligiare un supermercato e improvvisare così su due piedi un barbecue in famiglia, o almeno una parte dato che i miei non sono venuti.

<In realtà c'è l'ha con me praticamente da due giorni. Gli ho fatto uno scherzo che sicuramente non ha gradito e non mi parla più>

<E cosa hai fatto di così tanto grave?>

<Non te lo posso dire> rispondo mormorando. Mi vergogno al solo pensiero, figuriamoci raccontarlo a lui che è un uomo e per giunta il suo migliore amico.

<Qui la cosa si fa interessante>

<Cosa c'è di interessante?> domanda Melody mentre ci affianca.

<Cosa ha combinato questa piccola creatura per far arrabbiare tuo fratello?>

<Ha provato un completino sexy davanti a lui e lui è scappato come un ragazzino>

<Melody!> la chiamo con fare di rimprovero quando spiffera le mie stupide peripezie.

<Oh, avanti. Lui vede tanti cervelli nudi. Di sicuro non si sconvolge per così poco> dice la ragazza mentre ridacchia.

<Ti rendi conto che non ha senso quello che dici vero?>

<Si, forse sono un po' ubriaca> parla in modo impacciato per poi allontanarsi da noi.

<Davvero hai...>

<Non avrò questa conversazione con te> mi affretto a dire per poi allontanarmi da lui quando Dakota mi fa segno di raggiungerla.

<Hai avuto una bellissima idea per il barbecue. Era da tanto che non ci riunivamo tutti> dice con il sorriso sulle labbra mentre mi afferra la mano in modo dolce.

<Puoi abbracciarmi se vuoi> dico di punto in bianco, sorprendendola. Da quando sono uscita dall'ospedale questa è la seconda volta che la incontro ma come la prima volta anche oggi ho avuto come l'impressione che dovrebbe essere più aperta quando mi parla e se quello che vorrebbe fare è abbracciarmi non vedo cosa la trattiene.

<Davvero? Cioè, sei sicura? Di solito...>

<Di solito non so cosa facevo Dakota ma dimentica il prima. Sicuramente quella non ero io> mi affretto a dire, interrompendola sul punto di parlare quando mi avvicino ancora di più a lei e la stringo in un forte abbraccio. Un abbraccio caloroso che lei ricambia in modo intenso.

<Hai ragione sai? Adesso sei più raggiante ed è così che mi piacerebbe vederti sempre> dice mi modo sincero mentre bacia dolcemente la mia fronte prima di separarsi da me e questo suo gesto mi scalda il cuore, facendomi pensare al fatto che neanche mia madre è stata così affettuosa quando mi ha vista.

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