Capitolo 17

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Ultimamente la mia testa sembra fra le nuvole è la causa e questo bellissimo uomo che in questo momento sta preparando la colazione, e per me va pure bene se non fosse per il fatto che da quando si è svegliato non ha fatto altro che girare per casa a torso nudo.

<È così bello> sussurro piano mentre incantata osservo ogni suo mossa.

<Lale>

<Mh> rispondo mugolando, incapace di usare le parole. Prima avevo l'impressione che Aron fosse un tipo riservato ma da quando qualche giorno fa ci siamo baciati ho avuto come la sensazione che lui cerca solo di scaturire in me una reazione. Cerca solo di farti abbindolare, sussurra la mia vocina interiore.

<Stai bene?> la voce di Aron arriva nuovamente alle mie orecchie, attirando così la mia attenzione, soprattutto quando solo adesso mi rendo conto che lui si trova praticamente davanti a me, mentre la sua mano è appoggiata sopra la mia.

È così bello.

<Shh> sussurro, cercando di zittire quella voce interiore che ultimamente prende sempre il sopravvento.

<Cosa?>

<Ehm? Ah no, niente> farfuglio in modo impacciato mentre distolgo lo sguardo da lui. In questo momento Aron è come la mela del peccato ed io non ho intenzione di peccare, anche se devo ammettere che quelle labbra sono davvero una tentazione. Per non parlare dei suoi muscoli che sono messi in bella vista.

<Ti senti bene?>

<Si, devo, io, apro io> borbotto in modo impacciato mentre scendo dallo sgabello per poi dirigermi verso la porta dato che qualcuno sta suonando il campanello.

<Perché hai questa faccia da pesce lesso?> domanda Melody appena apro la porta di casa.

<Tuo fratello secondo me mi vuole abbindolare> rispondo a bassa voce mentre la faccio accomodare dentro.

<Ma chi, Aron?>

<Ne hai un altro di cui io non sono a conoscenza?>

<No, l'unico e solo scemo è lui> risponde seria mentre avanza dentro la cucina ma se prima mister muscoli aveva la mercanzia esposta in questo momento sta indossando una felpa che non lascia scoperto neanche un filo di pelle.

<Ma come ha fatto?> mi domando a voce alta. Insomma, quando ha avuto il tempo di andare a recuperare quella felpa?

<Ciao sorellina>

<Cosa hai preparato di buono?> domanda curiosa mentre si avvicina ai fornelli senza neanche salutare il fratello. Ho visto pochissime volte Melody ma ho capito che lei proprio come me adora mangiare e sicuramente su questo aspetto andremo d'accordo.

<Un piatto turco, a Lale piace tanto> risponde mentre solleva di poco lo sguardo, rivolgendomi un piccolo sorriso.

<Davvero?>

<Chi è Lale?> sia io che Melody domandiamo contemporaneamente due cose decisamente diverse ma quando mi rendo conto di come Aron mi abbia chiamato davanti a sua sorella mi acciglio.

<Ti ha chiamato veramente con il nome di un altra?> domanda a bassa voce mentre mi guarda scioccata.

<Lui, Lale, mi prende solo in giro> borbotto in modo impacciato mentre guardo di sfuggita Aron.

<Io non mi farei chiamare con il nome di un altra neanche se fosse solo per scherzo> dice in modo duro mentre prende da sopra il ripiano della cucina un cucchiaio per poi colpire il fratello.

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