Capitolo 8

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"<Perché sei triste?> domando mentre gli do le spalle, continuando a sistemare i libri al loro posto.

<Perché vorrei avere il coraggio di baciarti> risponde a bassa voce e quando sento la sua mano appoggiarsi sulla mia spalla sussulto leggermente."

<Dio santo che paura!> un urlo acuto attiva alle mie orecchie in modo forte interrompendo il mio sogno.

<Ma che problemi hai idiota?> domanda incredula appena parlo gli occhi per poi mettermi seduta nel piccolo divano in cui prima ero sdraiata.

<Mi hai fatto prendere un colpo. Cosa ci fai qui?> domanda Luke in modo curioso mentre si avvicina a me.

<Non riuscivo a dormire>

<E così sei venuta a trovarmi nel cuore della notte?>

<Avevo bisogno di parlare con un amico è così sono venuta. Sapevo che avevi il turno di notte ma quando sono arrivata e ho chiesto di te mi avevano detto che fossi in sala operatoria per questo sono venuta ad aspettarti qui e penso proprio che alla fine mi sono addormentata>

<E siamo a due>

<Come scusa?> domando confusa dopo aver sentito il suo mormorio.

<Eh? Ah, niente. È successo qualcosa? A proposito, come sei venuta?> domanda curioso mentre prende posto accanto a me.

<Dentro il garage ho trovato una moto e dato che c'erano pure le chiavi ho usato quella per spostarmi>

<Hai, tu hai preso la moto di Aron? E lui lo sa? Ma certo che non lo sa altrimenti non saresti così tranquilla> farfuglia in modo veloce facendomi perdere persino il senso del discorso.

<Non ho capito> mormoro confusa.

<Aron è geloso della sua moto e se solo viene a sapere che hai preso la sua bambina lui ti...>

<La sua cosa?> domando ridendo mentre lo interrompo.

<Quello va pazzo per la sua moto Kimberly. Se potessi penso proprio che la farebbe coricare nel letto accanto a lui> confessa serio mentre io scoppio a ridere ancora più forte per la sciocchezza che ha appena detto.

<Io non riderei se fossi in te. Quello si trasforma se qualcuno si avvicina alla sua moto>

<Lui però non sa che io l'ho presa in prestito>

<Che poi, come diavolo hai fatto a guidare quel affare?> domanda incredulo.

<È come andare in bici> rispondo indifferente mentre prendo dalla tasca del mio giubbotto il telefono che squilla interrottamente ma quando leggo il nome di Aron sul display sbuffo sonoramente e dato che non ho alcuna voglia di parlargli stacco semplicemente la chiamata.

<Perché sei qui?> domanda Luke l'attimo dopo.

<È possibile sentirsi attratti da una persona che praticamente non ti vuole?> domani seria dopo un lungo momento di silenzio.

<Cosa vuoi dire?>

<La mia memoria è andata vero? Nel senso, non ricordo niente, o quasi dato che Aron torna sempre nei miei ricordi, anche essi molto confusi ma non è questo il punto. Il punto è che da quando ho visto Aron per la prima volta qui in ospedale mi sono sentita, mi sento tutt'ora attratta da lui e non sto parlando della sua bellezza. Sento, il mio cuore ogni volta che solo pronuncio il suo nome inizia a battere fortemente dentro il mio petto. Il suo profumo per me è aria pura e i suoi abbracci mi fanno sentire come se fossi a casa. Perché sento questo, questa sensazione di appartenenza quando lui mi assicura che tra di noi l'amore non c'era più?> domando per la prima volta a voce alta nella speranza di essere capita.

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