Ricordo vagamente di aver letto in un libro una leggenda che parlava di un giovane di nome Shirin che era innamorato della bella Ferhad, che a sua volta ricambiava il suo amore ma il loro era un amore destinato ad essere spezzato. Secondo la leggenda Shirin era partito in cerca di fortuna, lasciando la sua amata che per molto tempo la donna aveva atteso un suo ritorno ma un giorno decise di andare a cercarlo e mentre vagava alla ricerca del ragazzo cadde su delle pietre aguzze facendosi male e Ferhad pianse con la consapevolezza che sarebbe morta senza rivedere Shirin e le sue lacrime si mescolarono al sangue e cadendo goccia dopo goccia sul terreno, si trasformarono in bellissimi fiori rossi, i tulipani.<Signorina Kimberly, come si sente oggi?> domanda in dottore Adams, interrompendo i miei stessi pensieri, anzi, il ricordo, l'unico che mi torna in mente praticamente da quando ho aperto occhi.
<Fisicamente bene> rispondo semplicemente. Anche se volessi dare un'altra risposta non saprei farlo visto che la mia mente è decisamente annebbiata, priva di ogni conoscenza, priva di ogni ricordo.
<Non si preoccupi, vedrà che piano piano anche tutto il resto si sistemerà> dice speranzoso la stessa frase che ripete praticamente da giorni.
<Sicuramente sarà così> mormoro piano per poi girarmi nel letto e rivolgere le spalle al dottore Adams, puntando i miei occhi sulla finestra, cercando di ricordare come è la vita là fuori, fuori da queste mura bianche e lontano da questi macchinari che mi hanno tenuta in vita. Almeno è così che gli descrive il dottore Adams.
<Avete scoperto chi mi manda questi tulipani?> domando curiosa mentre ispiro profondamente, lasciando che il bel odore arrivi ai miei polmoni. Non ricordo se prima adoravo i fiori ma posso dire che adesso li adoro, i tulipani perlomeno. Nonostante non so da dove provengono questi fiori sono gli unici che mi danno un po' di speranza, la stessa che ebbi Ferhad, quando andò in cerca del suo amato, e sono giorni che non faccio altro che pensare al fatto che magari lì fuori c'è qualcuno che cerca me.
<Magari mi hanno già trovata> sussurro sconvolta del pensiero che si fa spazio lentamente nella mia mente. Insomma, nessuno manda dei fiori a una sconosciuta in ospedale. Come ho fatto a non capirlo prima, mi domando mentalmente mentre mi giro nuovamente nel letto ma sobbalzo leggermente quando accanto al dottore Adams vedo un uomo che mi guarda in modo strano.
<Kimberly> sussurra il mio nome in modo incerto mentre mi guarda come, come se fosse scioccato. I suoi occhi sono spalancati e posso notare come il suo corpo inizia a tremare leggermente.
<Chi è lei?> domando curiosa mentre alterno lo sguardo tra i due uomini che entrambi mi rivolgono uno sguardo diverso. Il dottore Adams mi guarda timoroso, come se avesse paura di qualcosa mentre il secondo, lo sconosciuto, mi guarda incredulo, quasi shockato potrei dire.
<Signorina Kimberly lui...>
<Signora> dice lo sconosciuto in modo deciso, dando la sensazione di voler correggere il dottore.
<Quale signora?> domando confusa mentre mi focalizzo sullo sconosciuto.
<Lei, cioè tu. Tu sei la signora Baker, Kimberly Baker> dice lo sconosciuto mentre avanza verso di me.
<Signora Baker? Cosa, cosa vuol dire questo?> domando confusa, sorpresa più che altro.
<Lei, tu...>
<Aron, che ne pensi se andiamo piano?> interviene il dottore Adams, interrompendo lo sconosciuto sul punto di parlare.
<Come desideri> risponde il ragazzo per poi sbuffare sonoramente.
<Bei fiori> continua a parlare mentre titubante si siede sul bordo del letto.
<Anche a te piacciono i tulipani?> domando curiosa mentre guardo di sfuggita il vaso pieni di tulipani rossi che si trova sul comodino accanto al mio letto.
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Un nuovo inizio
RomantizmLa memoria è un processo mentale che consiste nell'imprimere, riconoscere e riprodurre sensazioni, sentimenti, movimenti e conoscenze del passato. La memoria definisce la dimensione temporale della nostra organizzazione psichica, dividendosi in pass...