----☽----Le nostre lingue si intrecciano, le mani scorrono possenti sulle mie curve, i suoi capelli intrecciati tra le mie dita;
Il respiro corto, le labbra gonfie, le gambe tremano...
Il desiderio di volerlo aumenta sempre di più.
«Sei mia» sussurra al mio orecchio con tono ammaliante.
Le mie dita si fanno spazio sotto la sua maglietta.
Scende sul mio collo lasciando violenti segni rossi con le labbra.
La mia bocca bacia la sua mandibola, percorrendola tutta finché...
Driin!
Cazzo...
Apro gli occhi alquanto scombussolata dal sogno appena fatto e con difficoltà mi reco in bagno a darmi una sistemata.
Raccolgo un pacco di biscotti dallo scaffale e qualcosa di dolce da bere per riempire il vuoto lasciato dall'immaginazione.
Adesso mi servirà un po' di tempo prima di riuscirlo a vedere dinuovo con gli stessi occhi di prima.
Come non detto lo intravedo passeggiare dietro il divano con Mattia e dirigersi nella mia direzione.
«Buongiorno patatina» sospira dolce il biondo ancora con la voce roca per il sonno.
L'altro ragazzo si limita a buttarmi una lunga occhiata mentre con la mano si aggiusta i capelli scompigliati.
Cristo.
Distolgo lo sguardo prima di sciogliermi e, dopo aver addentato l'ultimo biscotto, ritorno in stanza a prepararmi per la lezione con la maestra.
Il gelo è ormai sceso del tutto qui a Roma e cerco, senza grandi risultati, di schivarlo nascondendomi nel grande giubbino nero.
A piccoli passi arrivo difronte alla grande porta nera, la spingo e saluto la maestra.
Iniziamo a discutere delle coreografie da portare la prossima puntata che, avendo già preso la maglia del serale, non so se effettivamente avrò la possibilità di ballare.
Faccio un piccolo riscaldamento sul posto e, appena entra anche il professore di classico, inizio realmente a provare.
Sudata dalla testa ai piedi ritorno in casetta dove subito mi butto sotto il getto dell'acqua bollente cacciando via il sudore freddo.
Lascio i capelli bagnati perché sinceramente di asciugarli non ho proprio voglia, e mi dirigo sul divano, dove sprofondo completamente.
«Asciugati i capelli» sento dire alle mie spalle.
Volto la testa ed è lì che lo vedo, appoggiato all'isolotto della cucina, senza maglia...
«Non mi va» sbuffo io notando il ragazzo avvicinarsi.
Lui però fa dietro front e, dopo interminabili secondi, riappare davanti ai miei occhi con l'asciugacapelli in mano e la spazzola nell'altra.
«Vieni» dice quasi in un sussurro facendomi segno con la mano di seguirlo.
Mi accomodo sul letto e gli lascio fare il suo lavoro.
Passa la mano tra i miei capelli scuotendoli lasciando che l'aria calda del phon li asciughi.
Ho i suoi addominali a due palmi dal viso...
Per un attimo il getto d'aria si ferma, inizia a passare la spazzola tra i miei capelli ancora umidi;
La sua mano mi sfiora il viso spostando via i ciuffetti davanti ai miei occhi.Delinea la mia mandibola avvicinandomi lentamente a lui, che abbassa piano il volto.
I nostri sguardi si fondono.
Lui schiude leggermente le labbra avvicinando ancora di più le mie alle sue.
Di scatto mi scosto vagando con la vista per tutta la stanza, cercando qualcosa da dire per riempire il silenzio imbarazzante creatosi.
Serra la mandibola e tira un lungo sospiro con aria nervosa.
Riprende il phon e lo riaccende, come se niente fosse, perché niente è.
Rimaniamo lì, con in aria solo il rumore fastidioso dell'asciugacapelli.
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Ciao cuoricinii🫶🏻
Come state?
Vi piace questo capitolo?
La tensione tra loro due>>>>>
🫠
xoxo<3
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𝐌𝐈 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐈||𝙎𝙖𝙢𝙪
FanfictionL'altra sera ho parlato alle stelle di te. Ho raccontato della nostra storia, di quando quella sera mi hai detto: «Che bella la luna stasera» Ed io non poté che darti ragione, ti illuminava divinamente.