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Picchietto le dita contro al vetro della finestra della mia camera, mentre i miei pensieri vagano e hanno preso una direzione tutta loro.

È passato qualche giorno da quando abbiamo fatto le prove per la puntata, eppure non posso fare a meno di sentire ancora nella mia testa le risatine di Megan, e questo mi fa salire il nervoso. Insomma, non è mica solo colpa mia se sono caduta! Se prima ero triste a riguardo, ora sono dannatamente arrabbiata.

Come può permettersi una persona del genere di trattarmi in quel modo?

Cerco di calmare la mia rabbia focalizzandomi su qualcos'altro, e la prima cosa che mi viene in mente è quella di mangiare.

Strano direte, ma il cibo aiuta a placare gli istinti omicidi.

Così mi dirigo in cucina, pensando a dove sia il mio ragazzo, o il mio futuro marito, come lo chiama Matteo.

Arrivata in cucina ho l'intenzione di prepararmi un bel panino con la Nutella, ma prima che io possa arrivare al bancone inciampo sul tappeto posizionato davanti a esso.

Se non fosse stato per Niveo ora sarei con la faccia spiaccicata sul pavimento e il naso rotto.

Ringrazio silenziosamente il cantante, e lui mi fa un semplice cenno del capo.

Finalmente arrivo intatta alla mia cioccolata, e inizio a spalmarne un bel po' sul pane.

Mentre faccio questa delicata operazione, sento qualcuno ridacchiare sul divano, mentre parla di 'cadute' è qualcos'altro che non riesco a capire.

Quando finalmente questa persona si palesa, scopro che erano due: Megan e Gianmarco. 'Sti due ultimamente stan facendo comunella, e si divertono a sparlare della gente: prima Maddalena e ora me.

Megan inizia a blaterare parole su parole, dicendo quanto sia immeritata la mia presenza qui, e che io non sappia ballare e sia sbadata.

A questo punto io mi incazzo davvero, non succede spesso, ma se succede c'è da mettersi le mani nei capelli.

Vado a passo spedito verso la ragazza, e appena la faccio girare verso di me sto per tirarle uno schiaffo, quando una mano mi ferma.

Mi giro e trovo a due centimetri da me il viso del mio ragazzo, che mi sorride.

«Totta non ne vale la pena» esclama lui, mentre mi cinge i fianchi con le mani. «Hai ragione, ma mi fa arrabbiare» dico, e con un dito indico il presunto posto in cui dovrebbe essere la ragazza, che ormai si è dileguata insieme al suo fidanzato.

«Lo so amore, ma non vale la pena un provvedimento per questo»

«Hai ragione» esclamo io ridacchiando.

«Io ho sempre ragione» scherza il moro.

«Modesto come pochi» ironizzo io.

«Sempre»

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QUESTO È IL CAPITOLO SCRITTO DA giuliasegreto_.
Fatele i complimenti perché è scritto da Dio.
xoxo<3

𝐌𝐈 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐈||𝙎𝙖𝙢𝙪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora