Capitolo 1

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Quella sera mia madre aveva radunato tutti per la cena richiedendo anche la mia presenza, infatti mi trovavo seduto in un angolino del tavolo con la testa bassa a fissare il piatto.

Ero agitato, avevo le mani sudate e a mala pena riuscivo a usare le posate.
Quelle volte in cui mi facevano uscire dalla mia stanza voleva dire solo una cosa: guai.
L'ultima volta ero sgattaiolato di nascosto fuori dalla camera per prendere un libro dallo studio, tuttavia Hayoon, la domestica, mi aveva sentito chiudere a chiave la porta e lo aveva subito riferito ai miei.
Al solo ricordo toccai con una mano il mio stomaco e un brivido percorse la mia schiena, non era finita molto bene.
Tuttavia non avevo assolutamente idea di cosa potesse trattarsi e speravo con tutto me stesso che non fosse nulla di grave.

Sentì un paio di occhi scrutarmi e capì che si trattava di Yoon, il mio fratellino di 12 anni, che era seduto di fronte a me e stava mangiando silenziosamente. Era più piccolo ma era perfettamente a conoscenza della situazione in famiglia.

Nessuno osava parlare, si sentivano soltanto i rumori delle posate che sbattevano sul tavolo e le voci provenienti dalla televisione accesa.

"Abbiamo una notizia importante "
comunicò ad un certo punto mia madre con tono serio, ma senza riuscire a nascondere una nota di fastidio.
Con la coda dell'occhio notai che diede un'occhiata veloce a mio fratello maggiore per poi girarsi verso di me. Mi irrigidì immediatamente, rifocalizzando lo sguardo sulla fetta di carne ancora intera. Il mio stomaco era completamente chiuso e non avevo toccato cibo.
"Domani Jeongin sarà ufficialmente iscritto nella tua stessa Accademia Dongsun, il preside ha accettato la nostra proposta" aggiunse dopo aver spento la televisione.

Il respiro mi mancò per un attimo, temevo di avere capito male.
Io iscritto nella stessa scuola di mio fratello? Da quando avevano in mente una cosa del genere? Non ebbi il tempo di realizzare cosa avevano appena detto che sentì un tonfo sul tavolo e una sedia sbattere per terra.

"Spero sia uno scherzo!" urlò Dongsun, "Uno come lui non può assolutamente frequentare un Accademia per ragazzi come me. Mi rifiuto di accettare una cosa del genere. E poi di che cosa si tratta questa proposta e perché non vi siete confrontati anche con me?!" sbraitò furioso lanciando un occhiata di fuoco a me e ai miei genitori.

Iniziai a respirare a fatica e la vista mi si appannò completamente. Mai Dongsun aveva alzato la voce in quel modo, solitamente manteneva un atteggiamento distaccato e indifferente, soprattutto nei miei confronti.

"Jeongin ha compiuto sedici anni tesoro, e anche per lui è arrivato il momento di frequentare una vera scuola. Queste sono le regole e anche noi dobbiamo rispettarle. Capiamo perfettamente come ti senti e proprio per questo, abbiamo pensato ad una soluzione" disse mio padre pacatamente lasciando me e mio fratello senza parole.

"Il preside Park Jin-young permetterà a Jeongin di diventare un suo studente ma non seguirà affatto le lezioni normali. Rimarrà nella biblioteca della scuola a svolgere i suoi compiti, senza poter uscire da lì. In questo modo anche lui riuscirà formalmente ad ottenere un diploma ma non intralcerà in alcun modo il tuo percorso" aggiunse mia madre mentre serviva il dolce in tavola.

"Non voglio assolutamente che si sparga la voce che anche lui sia entrato a far parte dell'Accademia" rispose "accetterò questa situazione solamente se farete di tutto per evitare che il mio nome venga associato al suo" aggiunse puntando il dito verso di me.
"Certo tesoro, abbiamo preso tutti i provvedimenti necessari. Nessuno in quella scuola verrà a conoscenza di questa cosa" disse mio padre rivolgendogli uno sguardo comprensivo.

The lost land //JeongchanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora