Capitolo 17

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Svegliarsi si rivelò più difficile del previsto.

Non che avessi dormito molto quella notte, però ero riuscito, miracolosamente, ad addormentarmi per circa tre orette, tuttavia era bastata una singola bava di vento per interrompere il mio sonno.

Lentamente mi misi a sedere appoggiandomi all'albero lì vicino, sentivo la gola bruciare e pungere mentre tutti i miei muscoli dolevano.
Dovevo avere un aspetto terribile.

Ancora con gli occhi chiusi tastai il terreno, trovando inaspettatamente qualcosa di soffice: mi resi conto di essere avvolto da una coperta.

Sorpreso aprì gli occhi e guardai davanti a me; sembrava che nessuno fosse presente nei paraggi anche se le tende erano ancora montate.

Mi strinsi in quel morbido tessuto sperando di non lasciare entrare ulteriore freddo, Dicembre era alle porte e con esso le giornate si facevano sempre più rigide, e avvolsi anche la testa dentro la coperta venendo così circondato da un dolce profumo di pesca e vaniglia.

Non sapevo chi me l'avesse messa addosso o quando fosse successo ma in quel momento non avevo le forze per cercare di capirlo. Avevo la testa piena di pensieri e sapevo di dover provare a riposare ancora un po', ma non riuscivo a darmi pace per tutto quello che era successo.

Feci per sdraiarmi quando alle orecchie avvertì un fruscio di foglie ed erba secca.
Mi voltai di scatto spaventato, cercando di capire se ci fosse qualcuno ma non riuscivo a vedere nulla.

Improvvisamente una figura mi si presentò davanti, era Seungmin.

Si guardò attorno per poi posare il suo sguardo su di me, facendomi abbassare la testa.

"Vedo che ti sei svegliato" sentì i suoi passi avvicinarsi e ad un certo punto mi comparvero davanti i suoi scarponi.

Rimasi in silenzio, annuendo con la testa, per poi sentire una mano posarsi sulla mia fronte.
Scattai indietro spaventato, rannicchiandomi ancora di più.

"Tranquillo va tutto bene, non voglio farti del male" mi si inginocchiò davanti, facendomi alzare lo sguardo, "stai scottando, temo che tu abbia la febbre" disse controllando di nuovo la mia temperatura.

Evidentemente aver passato una giornata di tempesta con solo una felpa addosso per poi aver dormito tutta la notte fuori al freddo non era stata una grande idea.

"Tieni ti ho portato un cambio, e prendi questa medicina ti farà stare un po' meglio" mi porse dei vestiti e tirò fuori dalla tasca un bottiglino con una specie di liquido verdastro all'interno.

"Grazie" presi tutto, guardandolo poi confuso; c'era solo una maglietta.

"È stato Chan a dirmelo" sembrò leggermi nel pensiero "sa che sono qui, e se te lo stessi chiedendo ti ho portato io la coperta, se no a quest'ora saresti congelato"

Annui, tirando su con il naso e mordendomi una guancia: nonostante tutto quello che fosse successo si erano lo stesso preoccupati per me.

Seungmin sospirò rivolgendomi un'espressione triste, "Chan è profondamente deluso" disse quando finì di cambiarmi, "Da ieri ha detto solo tre parole e basta, poi si è chiuso nella tenda non volendo parlare con nessuno. Lui si fidava ciecamente di te"

The lost land //JeongchanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora