"Benvenuta nella nostra nuova casa"

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Ciao io sono Camilla, una ragazza che sta per iniziare la sua vita a Londra. Mi sono trasferita 2 giorni fa dopo il divorzio dei miei genitori. Tra una settimana inizierò la terza superiore. Sono una ragazza alta, né troppo magra né troppo grassa, mi definisco normale, ho i capelli lunghi fino alle spalle di un colore castano sfumato verso il biondo e gli occhi grandi verdi che cambiano a seconda del mio umore.
Da quando mi sono trasferita con mia madre mi sento terribilmente sola, ho paura a ricominciare la mia vita da capo specialmente perché mi sento inadeguata per questo mondo. Passo le giornate in camera mia, con le cuffie nelle orecchie a pensare a mio padre e mio fratello Matteo che ho dovuto salutare all'aeroporto di Tucson in Arizona. Ed ora eccomi di nuovo qua, nella mia città natale, senza nessuno al mio fianco. Mio manca tutto dell'Arizona, Abby e Iona le mie migliori amiche più di tutto, ma mi manca molto anche Brandon, migliore amico d'infanzia con il quale avevo litigato qualche mese prima del trasferimento perché aveva paura a vedermi volare via; diceva che non sarei tornata da lui.

"Camilla... Camilla...!" Una voce alta mi fece riemergere dai miei pensieri..
Cercai di aprire un occhio ancora intontita dalla musica nelle orecchie... Era mia madre
"Tesoro siamo arrivate" mi disse..
Aprii gli occhi passandoci sopra le mani per cercare di "riprendere conoscenza"
" benvenuta nella nostra nuova casa!" Mi sorrise

Scesi dalla macchina trovando davanti a me una villa meravigliosa bianca con un giardino immenso decorato da un meraviglioso roseto eda arbusti più piccoli..
Scaricammo le valigie ed entrammo in casa.

Rimasi sbalordita: un immenso lampadario di cristalli illuminava l'immenso salone, una televisione 50 pollici a schermo piatto, un divano a due penisole, piano bar, una cristalliera colma di libri e una vetrata che ricopriva tutta la parete di fronte alla televisione.

"Ti va di fare un giro? Io starò qui ad aspettarti" mi disse mia mamma entusiasta ed io ancora sbalordita feci cenno di sì con la testa.
Dietro al salone vi era un'immensa cucina, con sala da pranzo, i mobili erano bianchi lucidi e di legno scuro, era davvero adorabile, di fronte alla cucina c'era un bagno affianco al quale vi era una piccola sala cinema dalla quale si accedeva all'immensa terrazza. Uscii fuori e trovai di fronte a me una piscina interrata dotata di idro-massaggio.
Rientrai dirigendomi verso l'ascensore, la casa era suddivisa su quattro piano ed io ora ero allo 0.
Decisi di scendere al -1 trovando un seminterrato. Era circondato da specchi su tre pareti con degli attrezzi da palestra e sull'ultima parete vi era un camino circondato da divanetti comodissimi. Salii al 1^ piano dove vi era la camera di mia madre dotata di un bagno personale, il suo studio, una libreria e una camera per gli ospiti. Decisi di salire all'ultimo piano,ritrovandomi nella mia camera. Era una mansarda immensa, con una scrivania, un letto matrimoniale, una piccola libreria dato che amavo leggere, un televisore che fungeva anche da computer, una porta e una scala a chiocciola. Decisi dapprima di aprire la porta e rimasi ancora più sbalordita osservando il bagno, poi salii di sopra, era la mia cabina armadio compreso di angolo trucco, vestiti, scarpe e borse nuove, trucchi ancora impacchettati, insomma il sogno di ogni ragazza.

La settimana che precedeva l'inizio della scuola la passai in giro nella città per iniziare a memorizzare le strade principali. E senza che me accorgessi arrivó il primo giorno di scuola.

"Camilla... Alzati! Non vorrai fare tardi il primo giorno di scuola" mi disse mia mamma..
Alle 6,00 ero già in piedi, andai in bagno, mi lavai, e scelsi per il primo giorno un paio di jeans neri una t-shirt rossa e le vans dello stesso colore. Mi truccai poco, con del semplice mascara e del lucida labbra .. Non tenevo molto alla mia immagine, la consideravo superflua.. Cercavo di sembrare il più naturale possibile.. Scesi, mangiai una brioche per colazione con un po di succo e mi incamminai verso la nuova scuola.
Era un edificio vecchio, ma tenuto molto bene. Mi fermai davanti alla scalinata, presi un bel respiro -Puoi farcela Camilla credi in te- mi dissi tra me e me. Entrai nel l'immenso edificio alla ricerca del mio armadietto.. E non mi accorsi di essere andata a sbattere addosso a una ragazza bellissima..
" ragazzina! Stai attenta quando cammini! Si stropicciano i vestiti" mi disse arrogantemente..
"Scusa non vo.." Non feci in tempo a finire la frase che se ne era già andata..
Abbassai la testa, mi sentivo osservata anche se forse nessuno si era accorto della mia presenza..
" stai bene?" Due voci, una maschile è una femminile mi chiesero amichevolmente..
"Si grazie" sorrisi
"Sei nuova non é vero, beh anche noi ma quella ragazza qui la conoscono tutti, si chiama Tiffany ed è considerata 'miss perfezione' da ogni essere di sesso maschile, o quasi" mi disse lui..
"Comunque piacere, io sono Justin e lei Sasha" indicò la ragazza a fianco a lui..
"Io sono Camilla,potete spiegarmi come arrivare all' aula della 1^B ?" Chiesi insicura
"Che meraviglia! Siamo in classe insieme! Certo che ti aiutiamo" mi rispose Sasha entusiasta..
Mi incamminai insieme a loro.. E finalmente mi ritrovai in aula... La giornata passò molto in fretta e così molte altre e finì il primo mese di scuola..

Avevo trovato Justin e Sasha che mi fecero sentire da subito accolta e loro amica e non potevo chiedere niente di meglio.

Tra amore e amicizia c'è la distanza di un bacioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora