Sorry not sorry

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Fecero quattro respiri profondi e scelsero LEI
Avevo capito che io per loro ero stata una tra le tante. Mi erano mancate, mi mancavano giá e so che mi continueranno a mancare.

Avevo fatto una promessa ad Alex gli avevo giurato che sarei tornata casa sorridendo, ma ora non ci riuscivo proprio.
Qui in Arizona le cose erano cambiate e per tutti ero diventata 'l'amica modella'. Vedevo foto su Facebook, Twitter e Instagram di ragazze che volevano essere 'belle come me'.
Ma ormai io stavo diventato quella che non ero.

Tornai a casa e mi richiusi in camera. Ero Sola, volevo la mamma e Alex. Tra 4 giorni sarebbe stato fine anno e l'unica cosa che desideravo era la mia nuova vita con le nuove persone che avevo conosciuto.

Avrei voluto prendere il primo volo per Londra ma non potendo contattai dei vecchi compagni per organizzare il capodanno. Incontrai un giornalista del TIME (una rivista americana importantissima) in viaggio per il lavoro, che mi propose di fare un'intervista due giorni dopo in diretta TV.
Io ovviamente accettai, in questo modo potevo mettere da parte un po di soldi per far tornare Teo con me a Londra e fargli riabbracciare mamma.

Era il grande giorno.
Tremavo; mamma e Alex mi chiamarono su Skype ed io ero già vestita e truccata, mancavano circa 10 minuti all'inizio della trasmissione. Tra me cercavo di immaginarmi alcune tra le domande che avrebbero potuto farmi ma in realtà stavo solo perdendo l'uso della parola dalla paura.

"2 minuti e siamo in onda" urlò il regista
Salutai i miei, ero pronta.

Appena misi piede sulla passerella sentii le gambe tremare ma Helen (conduttrice del programma) mi tranquillizzò.
Si abbassarono le luci e si accesero i riflettori, iniziò le sigla..
Cercai Teo con lo sguardo, era lì, di fronte a me. Lo amavo per tutto quello che faceva per me, mi aiutava sempre era la mia spalla destra.

Helen mi presentò come il personaggio pubblico del momento, fece molte domande sulla mia carriera e sulla mia vita; per ultima mi fece una domanda che ritenne fondamentale: " cosa ti rende così bella? Come fai ad essere perfetta?"

La fissai per qualche secondo, non potevo sbagliare, era il mio momento. Presi un bel respiro:

" ho sempre pensato che la bellezza sia astratta; ormai televisione social Network fanno credere che sei perfetta solo se magra e alta; purtroppo molti adolescenti come me si fanno condizionare da quest'idea di *perfezione* nascondendo il loro vero essere per sentirsi più apprezzati dagli altri. É difficile camminare per strada e vedere una ragazza senza trucco, tinta o vestiti alla moda e so bene che io sono la prima ad essere così. Ma io ODIO sembrare perfetta, io non sono quello che sembro. Troppe persone conoscono la falsa Camilla perché quella vera solo mia madre, mio fratello e un mio amico di nome Alex la conoscono. Ho tanti amici, si ma non so quanti si possano ritenere veri, forse solo due. Ormai indossano tutti una maschera.
Ragazzi che state ascoltando, nessuno é perfetto, perché sono i difetti a rendere unica una persona. Le barbie con qui giocavate da piccole sono solo il frutto di una mentalità sbagliata. Ma non chiudetevi in casa se non piacete agli altri perché là fuori esiste LA persona che sará in grado di accettare le vostre piccole imperfezioni. Tu ragazza anoressica e tu bulimica, tu triste e tu felice, voi single o fidanzate, voi valete, siete voi a rendere questo mondo unico e vario, non di certo quelle come me, fatte a stampino!
Ed ora uscite di casa! Sorridete perché il sorriso é la vostra curva migliore e vi rende meravigliose! E poi... Che vita sarebbe senza sorriso? Siete bellissime, tutte quante! Vi adoro!"

Sapevo di aver detto la cosa giusta lasciando tutti a bocca aperta.
Nei giorni seguenti ricevetti e-mail da tutto il mondo di ringraziamenti da parte di mamme che avevano figlie dai problemi spiacevoli. Ero orgogliosa di me.

Anche le vacane di Natale erano finite e tra circa due ore sarebbe partito l'aereo che avrebbe riaccompagnato me e Matteo a Londra..

Fu un viaggio abbastanza lungo, mi addormentai sulla spalla di mio fratello e arrivammo davanti a casa circa alle 16,00.. Teo rimase pietrificato vedendo la mia nuova casa, come me la prima volta.. Scesi dalla macchina, mamma rimase scioccata alla vista del suo secondo figlio, lo strinse forte e lo invitò ad entrare...
Stavo per farlo anche io ma qualcosa strinse i miei fianchi...

Tra amore e amicizia c'è la distanza di un bacioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora