Tu sei il mio segreto.

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Ormai mancava un giorno al mio compleanno che quest'anno anno ricadeva di mercoledì. Il lunedì mattina era un trauma svegliarsi, mamma era costretta a buttarmi giù dal letto;
"Camilla!! Svegliati!" Disse scoprendomi e aprendo le tende..
"Ancora 5 minuti " risposi stanca con solo un occhio socchiuso..
"Devi fare da sola, io devo uscire per una causa al tribunale" mi disse
Mia mamma lavorava per uno degli avvocati più famosi di Londra e questo le occupava molto tempo e spesso doveva uscire di casa molto presto per finire vecchie pratiche.

Chiusi gli occhi per quelli che per me furono solo 5 minuti.. Quando li riaprì invece che essere le 7,05 come mi aspettavo, la sveglia segnava le 7,45.. Cercai di passarmi i pugni sugli occhi sperando fosse solo un brutto sogno. Il pullman sarebbe passato tra circa 10 minuti nei quali dovevo scegliere i vestiti e truccarmi.. Se ce l'avessi fatta potevo considerarmi una delle poche fortunate del mondo ad essere stata miracolata.
Presi le prime cose che trovai nella cabina armadio: un maglione bianco, jeans blu chiari e giacca sempre di jeans. Presi il mascara passandomene davvero poco, la cartella e scesi di fretta... Corsi fuori vedendo l'autobus fermarsi di fronte a casa dove c'era la fermata..
-ce l'avevo fatta!- pensai sorridendo... Non osai però guardarmi i capelli che non avevo fatto in tempo a spazzolare.. Per fortuna portavo al polso un codino di scorta e decisi di farmi una treccia laterale per nascondere i miei nodi e farli sembrare più naturali.

Arrivai a scuola con una faccia sconvolta e con molta fame dato che non avevo fatto colazione. Di fronte a me trovai Justin e Sasha con un pacchetto bianco in mano;
"Tieni dormigliona" mi disse lei..
È come se mi avessero letto nel pensiero trovai un brioche al cioccolato (la mia preferita) è una bottiglietta di tè..
Come facevano a sapere che non avevo fatto colazione, non lo so.
"Siete i miei angeli lo sapete?!" Loro mi si avvicinarono prendendomi uno a destra e l'altra a sinistra sotto braccio e sorridendo ci avvicinammo all'ingresso.. Mentre camminavamo, mi guardai in torno, da una parte vidi Tiffany che come di consueto mi squadrò dalla testa ai piedi accennando una smorfia di disgusto, dall'altra parte un meraviglioso ragazzo che sembrava avere occhi e capelli molto scuri.. Dava l'idea di essere molto spaesato, come me il primo giorno di scuola ed ero tentata ad avvicinarmi ma allo stesso tempo avevo paura essendo molto timida.. Quindi decisi di lasciarlo stare e di entrare in classe insieme ai miei due grandi amici..
La giornata passò in fretta ma non feci altro che pensare a quei capelli scuri..
-Camilla, smettila di pensare a lui, non lo rivedrai mai più- pensavo eppure sentivo uno zoo nello stomaco e nemmeno la mia adorata musica riusciva a calmarmi.. Tornai a casa a piedi, sentivo il vento infrangersi nei capelli e decisi di fermarmi in un parco vicino al mio quartiere..
Era molto piccolo, con qualche panchina e due porte da calcio, la gente non ci portava mai i bambini dato che era troppo piccolo perciò io ci andavo spesso, perché sapevo che li sarei stata lontano da tutte le dicerie cittadine.. Lontana dalle persone come Tiffany che mi mettevano in soggezione e lontana dai miei soliti pensieri della mia vecchia vita in Arizona... Mi mancava davvero tutto eppure dopo aver visto quel ragazzo sta mattina mi sentivo diversa... Come se una parte di me fosse entrata in lui e questa cosa mi piaceva perché mi faceva sentire speciale. Erano ormai le 15,00 e dovevo tornare a casa; aspettai che finisse "Love me like you do" per tornare alla mia vecchia vita, chiusi il libro che stavo leggendo.. ero molto affamata così mi alzai dalla panchina, con lo sguardo chino sul telefono intenta a staccare le cuffie per ritornare alla realtà.. Quando improvvisamente andai addosso ad una persona... Alla medesima cadde un album con disegni meravigliosi a stile <<fumetto>>a me un libro.. Mi chinai per raccoglierlo e glielo porsi.. Alzai lentamente lo sguardo: "sc..scusa.." Dissi mortificata..
Osservai.

-O.MIO.DIO.- pensai.... Non credevo alla mia vista.

Tra amore e amicizia c'è la distanza di un bacioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora