La guardavo e riguardavo in cerca di un errore,un dettaglio, qualcosa che mi faceva capire che non era lui, non doveva esserlo.. Ma niente..
Quella foto mi spezzò completamente in due,
Le labbra di Alex e quelle di Tiffany.. Che cosa stava succedendo?Scesi di sotto trovandomi Anne davanti..
"Camilla, che succede?"
tirai fuori il cellulare dalla tasca mostrandole la foto..
I suoi occhi non avevano più un senso, aveva lo sguardo di chi come me, ha creduto ed ha fallito...
"Anne, non so cosa fare, se andare da lui o se rimanere qua e non guardarlo nemmeno più in faccia.." Ero distrutta, avevo il sapore delle lacrime in gola.."Forza, vestiti, ti accompagno io.." Mi disse..
"Non ce la faccio Anne..."
"Cosa??"
"Io non riesco ad incazzarmi con lui.."
"Oh no cara, tu ti incazzerai questa sera!"Quando arrivai davanti a casa sentii subito l'odore di alcool e fumo..
Ci misi un po a trovare Alex..
Poi lo vidi, era li, seduto sul divano con in braccio "la sua dolce metà"Si accorse di me e subito fece scendere Tiffany dalle sue gambe, mi venne incontro..
"che cazzo ci fai qui?" Mi disseSentii subito l'odore di alcool, era ubriaco fradicio..
Mi calmai subito, non ne so il motivo.."Torniamo a casa Alex, tu non stai bene.." Le dissi in tono tranquillo..
"E chi sei tu? La mia mammina..??" Mi rise in faccia, ma quello non era il suo solito sorriso...Mi girai andando via.. Forse era fine, o forse era fine dell'inizio..
Dovevo tornare a piedi quindi mi chiusi nel maglioncino incamminandomi sul marciapiede..
Poi sentii una presa per il braccio "Camilla!" Vidi Mark.."Sentii il numero del messaggio era il mio, non mi sembrava giusto che tu vivessi nell'ombra.."
"Ok" non riuscii a dirgli altro..
"Stai andando a casa? Ti accompagno se vuoi.."
"No."
"Dai, lo faccio con piacere.."
"Devo andare Mark.."
Ma non ci fu storia, mi seguì fino a casa.."ora sono tranquillo.." Mi disse
"Buona notte.."
"Aspetta.." Mi si avvicinò, eliminando da noi quei tre metri circa, che ancora ci dividevano..
Si avvicinò alle mie labbra mentre io cercavo di evitarlo.. Quando fummo troppo vicini gli mollai un ceffone..
"Che cazzo credi di fare eh?
Mettiti in testa una cosa, io non sono come le altre, quindi se anche il mio ragazzo è la a quella festa con quella ragazza, io non vado dal primo che capita a farmelo.. Io amo lui, lo amo, lo odio, non lo so, ma io voglio lui.. Del resto non mi importa"
Presi le mie cose che erano cadute a terra ed entrai in casa..
Ero nervosa, forse anche troppo, andai nella mia stanza cercando il sonno.. Dormii poco più di tre ore.. Mi alzai alle 7,30..
"Camilla, già in piedi?" Vidi Anne
Accennai un si con la testa..
"Com'è andata ieri?
"Fattelo dire da tuo figlio.." Risposi mortificata..
"Io vado in ospeale Anne.."
"Certo, ci vediamo più tardi.."Mi vestii con una gonna e una camicietta, le mie vans e lo zainetto..
Arrivata in ospedale mi sederti al suo fianco prendendole la mano..
"Mamma, ti prego svegliati, apri gli occhi, io ho bisogno di te.. Questa vita è vuota..
Mamma ho trovato l'amore, lui però non ha trovato me, è triste, tu lo sai bene.."
D'improvviso, quel BIT che prima sembrava regolare, iniziò ad accelerare..
"O dio, o dio.. Che faccio.."
Premetti il pulsante che chiamò i dottori che subito corsero in camera e mi obbligarono a uscire..
Aspettai fuori un quarto d'ora, poi sentì una specie di grido "si è svegliata!"
Uscì da me il chirurgo "tua madre è sveglia! Corri a salutarla.."
Entrai nella stanza e la vidi con gli occhi quasi aperti..
"Mamma.."
Mi sorrise..
Poi richiuse gli occhi.."Ci vorranno altre due settimane, poi l'affideremo a un centro specializzato che le insegnerà a vivere.."
"Oddio, è meraviglioso!"Chiamai subito Teo per dargli la bella notizia e anche lui fu entusiasta.. Gli chiesi anche come andava con la sua ragazza e con papà.. Mi disse che andava tutto bene con entrambi e che Ad Alaska mancava pochissimo al parto..
Ero felice per loro anche se ripensavo al matrimonio di papà e al fatto che da quel giorno non mi aveva più cercata.. Forse mi odiava anche lui, forse a questo mondo ero io l'errore..
Quando uscii dall'ospedale prima di tornare a casa, passai dal mio parchetto sedendomi sulla mia panchina ritrovando le nostre incisioni. Ritornai anche in quella in mezzo al bosco rileggendo l'incisione di Alex..
Erano passate quasi quattro ore, dovevo rientrare..
"Finalmente Camilla.."disse Anne sorridendomi
"Mamma si è risvegliata!!"
"Cosaaa?! Ma è bellissimo!!""Vado a farmi una doccia"
"Certo!"Appena entrai in bagno chiusi la portava chiave ma sentii subito una maniglia abbassarsi e alzarsi..
"Camilla apri, devo parlarti.." Alex
"No."
Non. Volevo assolutamente vederlo..
"Ti sei divertito ieri? Bravo, sono felice per te"
"Camilla...""Alex lasciala in pace!"urló Anne
"No, io la amo.."
"Dovevi pensarci prima.."Mi feci la doccia e uscii dal bagno con disinvoltura..
"Eccomi Anne"
"Dopo ti andrebbe di accompagnarmi a fare un po di shopping?"
"Certo!"Arrivò Alex non degnandomi nemmeno di uno sguardo
"Lascialo perdere" disse George..
"Buongiorno, non ti avevo visto.. "
"Buongiorno anche a te!"Mangiammo e verso le due io uscii con Anne per fare compere..
Alla fine,dopo due ore di prove scelse un abito giallo di raso..
Poi andammo a comprare le scarpe e gli accessori.Alle sei ero un po stanca e chiesi ad Anne di riaccompagnarmi, appena arrivai davanti al vialetto di casa rimasi stupida, mi aspettava un sentiero fatto interamente da lumini e rose bianche..
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Tra amore e amicizia c'è la distanza di un bacio
Romance[IN REVISIONE] L'amore non è mai una cosa semplice, Camilla, 16 anni, lo ha imparato molto in fretta. Portata via da casa si ritrova a vivere una vita da sogno, il classismo American Dream che almeno una volta nella vita tutti abbiamo idealizzato, u...