Passarono due settimane. La situazione rimase statica.
Per ora sua madre non si era più fatta sentire.
Non aveva più sentito conversazioni sospette tra i suoi amici.
Era andato a lavoro al Ricky's quasi tutti i giorni.
Aveva parlato di nuovo con Ashley.
Aveva scopato di nuovo con Harry.Nella sua testa le cose ancora non andavano molto bene. Aveva un'ansia costante, come se qualcosa di imminente stesse per succedere, qualcosa di brutto, e il fatto che lui non potesse prevenire questa cosa lo faceva sentire peggio, impotente.
Stava per arrivare il giorno dello stipendio. Stava anche per arrivare il giorno del pagamento dell'affitto.
Non era un problema, avevano abbastanza soldi. E intanto di nascosto aveva iniziato a tenere da parte un po' di soldi. Finché ne avevano a sufficienza, poteva risparmiare qualcosa per sé. Come il college. Che cosa stupida da pensare vero?
Louis che provava a mettere i soldi da parte per il college.
Faceva quasi ridere.
O almeno, lui se ne vergognava.
Si sentiva un ingenuo illuso a pensare di poter avere anche una possibilità di andare all'università. Ma se pur piccola, quella speranza dentro di sé c'era.E se quei soldi non li avesse potuto sfruttare per il college, avrebbe tanto voluto comprare un'auto.
Voleva essere indipendente. Fare qualche passo avanti, invece che rimanere sempre fermo allo stesso punto.
Aveva la patente. Ma non aveva una macchina.
A pensarci faceva ridere anche questo.
Patente ma non macchina?La verità era che Louis voleva una vita migliore.
In quella settimana aveva iniziato a farsi dei progetti, aveva iniziato a pensare al futuro. Incredibile no? che lui che il futuro lo odiava e gli metteva ansia, si mettesse a pensare proprio a quello.
Aveva deciso però, che se la situazione fosse rimasta quella allora doveva pensare ad un'alternativa. A qualcos'altro.
Magari poteva andare via da quella città. Magari poteva permettersi qualcosa di meglio nella vita. Non era mai stata una cosa che faceva, chiedere di più.
Non aveva mai potuto chiedere di più, e non voleva farlo. Aveva sempre ritenuto che dovesse farsi bastare ciò che aveva.
Ma ora stava diventando grande. E quello che aveva non gli bastava più. Non lo rendeva più felice.
Non voleva passare il resto della sua vita insoddisfatto ed infelice.
E pensare al futuro era il prezzo da pagare per sperare in una vita migliore.In quel periodo decise anche che da lì in poi si sarebbe impegnato a scuola. La riteneva ancora un'inutile perdita di tempo, ma forse attraverso quella poteva pensare per davvero al college. Suo malgrado era uno strumento che gli serviva.
Non pensava certo di poter prendere una borsa di studio dal giorno alla notte.
No, certo che no. C'erano alcuni nella sua scuola che se lo meritavano molto più di lui. Si erano sempre impegnati a scuola sin dal primo anno, lui invece era arrivato solo ora. E la sua media scolastica non era delle migliori.Comunque, con Harry si era visto
tre volte in quelle due settimane.
Un martedì pomeriggio al Ricky's.
Un sabato sera a casa sua.
E un giovedì notte, sempre a casa sua.
Si stava creando una specie di confidenza tra di loro.
All'inizio il riccio sembrava sempre distaccato, soprattutto subito dopo il sesso. Ora invece era più sciolto.
Sembrava essere più a suo agio.Ad ogni modo quel venerdì mattina, gli chiese se al pomeriggio tardi sarebbe potuto andare lì a casa sua.
Come sempre accettò, e lui davvero non capiva come potesse essere così accondiscendente.
Perché ok tutto, ma Harry non sembrava uno di quei ragazzi che si fa dire cosa fare. A volte lo intimoriva quasi, il modo in cui si muoveva e lo guardava. Lo metteva come in difficoltà. Quindi come era possibile che fosse così sottomesso a Louis ogni volta che si parlava di sesso.
La cosa non gli dispiaceva, la trovava eccitante, ma era davvero surreale a volte vedere il ragazzo trasformarsi completamente non appena si nominava il sesso, non appena lui si spogliava o lo toccava.
Sembrava non riuscisse a gestirlo, come se perdesse ogni briciolo di controllo su se stesso.

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Futuro
FanfictionLouis è un ragazzo pragmatico, che si ritrova a diciotto anni a dover pensare a tutto da solo. Vive in casa con i suoi due amici Zayn e Liam, i tre devono pensare alle bollette, al cibo, alla scuola, ai soldi. Sono tre adolescenti che di adolescenti...