9. TUTTO OK

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~E se non ti rispondo, non mi fare un'altra chiamata~

"Che cosa stiamo facendo qua?" chiese, sbuffando una nuvola di fumo.

Erano in un parcheggio, il cielo stava diventando buio e sentiva un po' freddo, considerando che era uscito di casa senza giacca come un idiota.
Cazzo, ma perché faceva sempre questo errore?
Non prendeva mai la giacca.

"Aspettiamo Harry." rispose Niall, calciando una pietrina sull'asfalto con un piede.

"Che?" aggrottò le sopracciglia.

Niall lo aveva quasi obbligato ad uscire di casa quella sera, dicendogli che sarebbero andati a casa di Alan (il ragazzo con cui avevano giocato a calcio) per una serata tra amici, una specie di festa, ma con meno gente è più appartata.

"Non avevo capito che fossimo qui per aspettare Harry." disse, appoggiando le labbra al filtro della sigaretta e aspirando.

"Beh, sì." mormorò il ragazzo, con le mani infilate nelle tasche della giacca, impegnato a giocare con quella piccola pietra come se fosse un pallone da calcio.

"E dov'è lui scusa?" continuò, quasi scocciato.

"È dentro." fece un cenno con la testa verso l'edificio davanti a loro.

Louis assottigliò gli occhi, per leggere la scritta che albergava in cima alla facciata del palazzo. Il cielo si stava scurendo, non riusciva a vedere bene.

Haslings High School

"Ma... è la vostra scuola?" chiese.

Niall si girò verso di lui, passandosi da un piede all'altra il sassolino.

"Esatto."

"Perché è a scuola di sabato?" domandò ancora, dal momento che Niall non sembrava avere intenzione di dare ulteriori spiegazioni.

"Perché c'è la palestra, a disposizione per gli alunni anche nel weekend."

"Ah, capito." annuì, dando un'altra tiro alla sigaretta.

Rimasero in silenzio ancora qualche minuto. Louis si era appoggiato alla macchina di Harry, avendola riconosciuta lì posteggiata nel parcheggio, Niall faceva avanti ed indietro davanti a lui, ancora giocando con quello stupido sassolino.
Harry poi uscì dal portone della scuola, mostrandosi in tutta la sua altezza e la sua bellezza.
Aveva i capelli bagnati, un borsone sulla spalla e una felpa grigia che gli faceva le spalle ancora più larghe.
Si diresse verso di loro e dopo averli salutati velocemente salirono in auto.

Il viaggio lo fecero in silenzio, Niall era stranamente silenzioso e se non era lui a mettere su una conversazione, di solito Harry o Louis non prendevano l'iniziativa di farlo.
C'era la radio in sottofondo, stava andando una canzone di Katy Perry, Kissed a girl.

Mentre stava battendo le dita sulle sue gambe a ritmo con la musica, Harry all'improvviso si rivolse a lui.

"Domani sei libero?"

Louis voltò di scatto la testa, e lo guardò confuso.
Non aveva detto che Niall non sapeva e non doveva sapere niente?

Ora invece sì?

I suoi occhi scattarono istintivamente verso il ragazzo biondo seduto dietro, e Harry si rese conto dell'errore.

"Allora?" guardò velocemente indietro, facendo finta di essersi rivolto a Niall fin dall'inizio.

"Oh ma parli con me?" chiese allora il biondo.

Harry rispose di sì.

"Ah, ecco, mi sembrava strano se no, per un momento ho creduto che parlassi con Louis, e voi due non siete esattamente amici o sbaglio?"

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