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Alex era gay.
Probabilmente e sicuramente era gay.
Louis lo capì appena rimase da solo con lui.Con Harry si era incontrato fuori dal palazzo verso le cinque.
Lui stava morendo d'ansia, davvero.
Arrivati al terzo piano, il riccio suonò al campanello, dopo poco venne ad aprire un ragazzo alto, con i capelli corti neri e gli occhi nocciola.Li fece entrare in casa, sorridendo.
Salutò Harry in modo amichevole, poi si rivolse a lui."Tu devi essere Louis." disse.
"Sì, e tu Alex."
Il ragazzo rispose affermativamente, e allungò una mano verso la sua per salutarlo in modo formale, mormorando un "Piacere di conoscerti."
"Allora, Harry ti ha già detto le regole?" chiese, serio.
Louis guardò velocemente il riccio, poi si girò di nuovo verso Alex.
"Uhm...no." rispose insicuro."Perfetto, perché non ce ne sono." sbuffò una risata, facendo un gesto della mano in aria.
"Ah...ok." Louis finse una risatina, e si girò di nuovo verso Harry interrogativo.
"Avete già guardato un po' la casa ieri immagino." constatò il ragazzo.
"Sì, ieri sera." disse Harry
"È molto bella." commentò lui.
Il ragazzo ringraziò, poi si diresse verso il frigorifero e chiese se gradissero qualcosa da bere. Entrambi rifiutarono l'offerta, così si prese una bibita solo per sé stesso, dal colore e dall'etichetta sembrava trattarsi di un'acqua energizzante.
"Tanto per capire, quanto vorresti fermarti qui?" domandò, buttando giù grandi sorsi di quell'acqua blu.
"Uhm, io...ecco, non lo so ancora."
"Appena lo saprai dimmelo, così mi riesco ad organizzare, comunque credo che Harry ti abbia già anticipato che finché resterai qui non ho bisogno di contributi per le bollette, la spesa, o cose del genere, tutto quel che devi fare è semplicemente tenere la casa in ordine, io ci vengo così raramente che ogni volta la lascio impolverare e basta, ma se so che c'è qualcuno che ci vive e che si occupa un po' in generale dell'appartamento...beh, ne sarei contento." spiegò.
"Sì, certo, capisco, grazie mille." mormorò Louis, per qualche ragione in soggezione.
"Io ora devo andare." si intromise Harry.
Si girò di scatto. Lo stava veramente lasciando lì con il suo amico?
Si avvicinò a lui.
"Cosa? Davvero?" chiese sottovoce."Devo andare al Ricky's." rispose altrettanto piano.
Sospirò.
"Sì e io che devo fare ora?" domandò agitato.Harry alzò le spalle.
"Innanzitutto stai calmo." sbuffò.Roteò gli occhi al cielo, e si girò, dando le spalle ad Harry.
Fottuto riccio, lo stava abbandonando lì, in una casa sconosciuta, con una persona sconosciuta, senza che lui avesse la più pallida idea di cosa fare.
E tutto questo solo per colpa sua.Il ragazzo salutò Alex con una specie di abbraccio, e gli disse a lui un "Ciao" a cui rispose girando lo sguardo altrove, poi se ne andò.
Ora era completamente da solo con quel ragazzo. Si sentiva in imbarazzo. Tutta quella situazione faceva a dir poco schifo.
"Bene, siamo rimasti solo noi..." commentò Alex.
"Già." mormorò, non sapendo esattamente cosa dirgli.
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Futuro
FanfictionLouis è un ragazzo pragmatico, che si ritrova a diciotto anni a dover pensare a tutto da solo. Vive in casa con i suoi due amici Zayn e Liam, i tre devono pensare alle bollette, al cibo, alla scuola, ai soldi. Sono tre adolescenti che di adolescenti...