Solo io e te <Dramione>

Capitolo 4

Quella notte fu per Hermione terribile: sognò Bellatrix che la torturava a Villa Malfoy. Si era svegliata madida di sudore e con le lacrime che cominciarono a uscire appena si fu messa a sedere. Di solito placava quell'incubo parlando con la madre o con Ron ma ora non poteva ricevere quel conforto. Così si abbandonò alle lacrime. Un bel pò di tempo dopo si alzò e si infilò nella vasca, riusciva a ragionare molto meglio nelle bolle. Uscì dalla vasca e si lisciò i capelli, oramai aveva preso dimestichezza e non usciva più dal dormitorio con una cespugliosa capigliatura crespa ma ordinatamente pettinata. Andò a fare colazione e in sala grande c'erano così poche persone che si potevano contare sulla punta delle dita di due mani. Tra di esse c'era Draco. Egli vide Hermione attraversare la sala diretta verso il tavolo e la vide sedersi da sola in fondo, lei alzò lo sguardo e lui vide gli occhi rossi e gonfi che quel giorno aveva in viso, anch'esso diverso perché rigato di lacrime. Lei fece finta che queste non ci fossero e, intercettato il suo sguardo, rivolse un timido e triste sorriso al Serpeverde per poi tornare a girare il cucchiaino nella ciotola di latte e cereali. La lacrime ogni tanto cadevano sulle sue guance, silenziose, solitarie. Draco, anche se non capiva bene perché, non sopportava quella vista. Sapeva che Hermione Granger era tutt'altro che un qualcosa da proteggere ma quando una maschera cade qualcuno deve aiutare il suo possessore o crollerà, lui lo sapeva bene. Pensò che qualunque fosse il problema lei lo avrebbe affrontato china sui libri così dopo cena la seguì credendo che sarebbe andata in biblioteca. Ma non fu così. Hermione non riuscì più a controllarsi così, non potendo mostrarsi in quel modo in biblioteca, corse nel bagno di Mirtilla Malcontenta che, per fortuna, non c'era. Entrò e si appoggiò al muro e lasciò andare le lacrime. Draco sentì i singhiozzi dalla porta, controllò che il corridoio fosse sgombro ed entrò anche lui. Si sedette vicino a Hermione che lo vide e si gettò senza pensare tra le sue braccia. Lui la strinse e le accarezzò i capelli finché non ebbe versato tutte le sue lacrime. Infine lei riemerse dalle sue braccia e si asciugò il volto
'Grazie...' gli disse
'E per cosa? Sai, se hai bisogno di una spalla sono qui. E poi insomma che spalla..!' Fece lui scherzoso
'Sei un idiota Draco' gli rispose lei ridacchiando
'Sarò anche un idiota ma ti ho fatto ridere!'
'Allora sei un idiota fortunato'
'E perché mai?'
'Perchè è difficile vedermi sorridere ultimamente'
'Ma non dire così! Ti vedo sempre sorridere e ti sta meglio il sorriso con quegli occhi...' balbettò lui
'G-grazie' gli rispose una Hermione rossa pomodoro. Ma perché mi fa i complimenti? Si pose tale domanda ma non trovava risposte...
'Allora vuoi parlarne?' Le disse poi
'Io... no, scusa ma...'
'Ehi va bene quando vorrai ci sarò'. Draco si alzò e le pose una mano, lei la accettò e si alzò anch'ella e si diressero ognuno verso i loro dormitori . Cosa stava succedendo? Draco era cambiato ed entrambi ne erano consapevoli entrambi, ma cosa c'era tra loro? Qualcosa più di un'amicizia? Si addormentarono su queste domande senza certe soluzioni...
Il mattino seguente Ginny piombò nella camera di Hermione e le saltò addosso urlandole felicissima
'SVEGLIA! ALZATI! VIENI GIÙ!'
'Miseriaccia calmati Ginny! Ma che devo fare?'
'Preparati e scendi! È un'ordine!'
'Eh va bene dammi 15 minuti' e si buttó dal letto, si preparò ed andò da Ginny, questa la trascinò in sala comune davanti alla bacheca dove era apparsa un enorme pergamena decorata e scritta a mano che diceva:
Ballo d'inizio anno:
Sì terrà il 31 ottobre dalle ora 21:00 un ballo formale. Per l'occasione è richiesto il completo per gli uomini e l'abito lungo per le donne. Possono partecipare studenti, ex-studenti e non studenti se rientrano nel limite di età dei 19 anni.
Spero che questa sorpresa vi sia gradita
Cordiali saluti
Preside McGranitt
Hermione era felice e si rivolse all'amica
'Harry!' Disse Ginny
'Ron!' Rimandò Hermione. E si misero a ballare come due idiote ridendo per tutta la sala comune e sotto gli occhi di tutti che non se ne capacitavano scoppiarono a ridere. Quella giornata era cominciata meglio. In tutto il castello non si parlò d'altro fino al fatidico giorno e dopo un pranzo abbondante nella Sala adibita per Halloween, tutti si ritirarono per prepararsi. Ginny e Hermione erano riuscite a invitare i ragazzi e ora si stavano preparando: Ginny indossava un'abito viola, semplice, legato in vita con una cintura decorata, senza spalline e di seta, aveva i capelli con una complicata acconciatura e un tacco 12. Hermione invece aveva un vestito verde smeraldo, anch'esso di seta ma con il corpetto senza spalline drappeggiato con delle applicazioni, un paio di scarpe tacco 15 e i capelli raccolti in uno chignon morbido.
'Ginny se Harry non ti sposa dopo stasera lo faccio nero!' Esclamò Hermione
'Oh ma dai! Sei uno schianto i ragazzi non ti staccheranno gli occhi di dosso ci scommetto!'
'Esagerata! Su andiamo o faremo tardi!'. Ed uscirono dal dormitorio, solo quando furono lontane Hermione si ricordò di non avere con sé la bacchetta, era una cosa che odiava ormai andare in giro senza. Così Ginny continuò mantra Hermione tornò su in camera e scese con molto ritardo. Si augurò vivamente che nessuno se ne accorgesse e che non fosse l'ultima arrivata ma i suoi timori si realizzarono quando, a metà scalinata, tutti i presenti in sala si girarono al suo ingresso, estasiati. Draco ne rimase completamente affascinato e ancora una volta il suo cuore fece le capriole alla sua vista. Voleva ballare con lei, farla sua, voleva ma non poteva poiché lei, che a dirla tutta non lo aveva ancora visto, si diresse da Ron che Harry e Ginny avevano praticamente abbandonato quando questa era entrata in sala. Per Ron era più bella di una Veela quella sera ed era così felice che fosse sua che non si accorse di come i ragazzi la stavano mangiando cogli occhi o non colse l'invidia verso di lui. Così, con l'arrivo di Hermione, il ballo cominciò.