Capitolo 13

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Anche al tavolo di Serpeverde ci fu chi ricevette posta. Draco era rimasto incredibilmente sorpreso dal fatto di ricevere posta giacché non ne riceveva da parecchio tempo. Quando lesse non ci volle credere
"Caro Draco,
Perché non mi rispondi? Perché mi hai lasciato qui? Sai che io non volevo che tu facessi questo... ti prego torna a casa da me... Tuo padre non farà più parte delle nostre vite... Non distruggere l'unica cosa che ti è rimasta al mondo,
Tua madre, Narcissa"
Non si accorse nemmeno di aver rotto il bicchiere che aveva in mano finché non la vide sanguinare. Non fu l'unico che se ne accorse: dal tavolo di Grifondoro, Harry aveva notato la lettera e la forza con la quale aveva rotto quel bicchiere, guardò Hermione che stava tranquillamente parlando con Neville, visto che dava le spalle al tavolo di Serpeverde. Harry si distrasse quando Ginny cominciò a parlargli e di dare l'informazione alla sua amica non ci pensò nemmeno. Malfoy intanto aveva intascato la lettera e con la mano che aveva rotto il bicchiere stava stringendo un tovagliolo per tamponare, in modo parzialmente inutile, il sangue, mentre l'altra mano sollevava la bacchetta per riparare il bicchiere. La rabbia e la tristezza ribollivano in lui. Sua madre gli aveva scritto dopo quasi sei mesi e solo perché non voleva passare il natale da sola e rassegnatasi al ritorno a casa del marito, pretendeva che lui la perdonasse e tornasse da lei come se nulla fosse. E in più si riteneva l'unica cosa di Draco, bhe si sbagliava: lui aveva Hermione. Ma non poteva farle sapere una cosa simile o si sarebbe preoccupata. Finita la colazione si diresse dalla professoressa McGranitt e le chiese il permesso di non frequentare le lezioni quel giorno poiché non si sentiva bene e gli fu accordato. Si diresse nel suo dormitorio e si abbandonò sul suo letto. Nel mentre Hermione e Harry si stavano dirigendo alla prima lezione della giornata, Erbologia, insieme al gruppo di Serpeverde. Hermione notò subito l'assenza di Draco così indagò
'Chissà perché non c'è Draco...' disse ad Harry
'Non c'è?' le chiese lui 'Che strano l'ho visto a colazione ma è successa una cosa altrettanto strana...'
'In che senso strana?' chiese allora Hermione
'Non lo so ma ha rotto un bicchiere e sembrava parecchio strano...' le spiegò vago
'Se chiedono stavo male' disse in fretta Hermione per poi tornare al castello seguita dai cori di Harry che le chiedeva di tornare, ai quali non fece caso. Si fermò nell'ingresso e pensò a dove Draco potesse anfare: fuori? No troppo ovvio; nella stanza delle necessità? No anche questo troppo ovvio; in biblioteca? No li ci andava lei; al dormitorio? Si! Hermione filò nel sotterranei e per fortuna incontrò un primino e lo intimò a farlo entrare esibendo il suo distintivo da prefetto. Lui la fece entrare e lei gli chiese da che parte fossero i dormitori del settimo anno, lui le indicò la scala e lei arrivò davanti a una porta chiusa a chiave. Bussò. Nessuna risposta. Provò di nuovo. Nulla. Ma lei sapeva che era lì dentro. Si tolse il mantello, la giacca, la cravatta e il maglione per essere più comoda rimanendo così con camicia e gonna, e ribbussò. Finalmente una risposta anche se non quella in cui sperava
'Pansy non vengo lasciami in pace!'.
'Non sono Parkinson ' rispose Hermione aprendo la porta del dormitorio di scatto. Draco si alzò a sedere dal letto: aveva solo i pantaloni e stranamente si vergognò un pò di essere senza maglietta ma alla ragazza non parve importare, forse perché era abituata, avendo amici maschi, alla nudità seppur non completa e comunque i suoi occhi erano stati bloccati da quelli del ragazzo e non si soffermò su nient'altro. Entrò buttando la borsa con tutta la sua roba sul letto accanto a quello di Draco e si sedette accanto a lui
'Cosa è successo?' gli chiese. Draco trasse un respiro profondo e con molta forza di volontà diede a Hermione la lettera. Lei la lesse nascondendo bene lo sconcerto per quelle parole e arrivata alla fine alzò gli occhi dalla pergamena per incontrare di nuovo quelli del ragazzo
'E tu cosa vuoi fare?' Gli chiese ora
'Non lo so... come può chiedermi di perdonarla? Dopo tutto quello che ho fatto e che lei non ha impedito?!' Quasi urlò lui
'Non urlare! Sai che non dovrei essere qui!' Disse poi scattando in piedi e correndo a chiudere la porta a chiave per avere, in caso di necessità, più tempo.
'Io credo' continuò lei appoggiandosi a una scrivania solitaria 'che dovresti pensarci bene prima di prendere qualsiasi decisione, sapendo comunque che sto con te sempre, se il mio parere conta qualcosa per te...' Draco alzò la testa e scattò in piedi, avvicinandosi, disse
'Certo che il tuo parere conta per me. Tu conti per me, so che non dovrei farlo, che non dovrei perché tu scapperai via da me e allora rimpiangerò di averlo detto ma devo farlo. Credo di essermi innamorato di te, Hermione'. Gli occhi della ragazza si riempirono di un sottile strato di lacrime e la felicità straripò da tutti i suoi pori mentre lei diceva la verità
'Io non scapperò mai da te, perché io ti amo, Draco Malfoy'. Ora anche il ragazzo era felice: le sue paure erano infondate i suoi sentimenti erano ricambiati e lei non lo avrebbe lasciato. La gioia lo trasportò in un universo parallelo dove c'erano solo loro senza problemi e lei si lasciò trasportare con lui. Lui la baciò appassionatamente e lei ricambiò con altrettanta passione; la prese per i fianchi e la fece sedere sulla scrivania, i loro bacini quasi combaciavano mentre lui cominciava a lasciarle delicati baci sul collo che la facevano gemere mentre toccava il suo petto nudo e muscoloso, e mentre lui le sfilava la camicetta, si fermò ad ammirarla
'Che c'è?' Gli chiese lei a un punto un po imbarazzata dal fatto che si fosse bloccato e si chiese se non si aspettava di più, ma i suoi timori erano inutili perché lui la guardò e le disse
'Sei uno spettacolo Hermione Granger' per poi ricominciare da dove aveva lasciato a partire dal resto dei vestiti.
Fecero l'amore in tutto e per tutto e stavano bene, senza preoccupazioni solo loro e il loro amore che sapevano sarebbe sopravvissuto a tutto e a tutti per sempre.

Solo io e te <Dramione>Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora