La vista dalla collina di fronte alla Tana era come sempre spettacolare. I due ragazzi scesero la collina ed entrarono nel giardino dei Weasly dove la Signora Weasly stava rincorrendo uno dei numerosi Nani infestatori del giardino che pareva le avesse rubato qualcosa. Quando li vide un grande sorriso le si espanse in viso dicendo
'Harry! Hermione! Non vi aspettavamo prima di cena! Su su entrate in casa c'è un freddo qui'. Entrarono nella grande e accogliente casa dei Weasly e vennero subito assaliti da una liscia chioma rossa che dopo un abbraccio di gruppo si rivolse al fidanzato per salutarlo come si deve. Ginny era al settimo cielo perché quei giorni erano stati terribili; George non era più lo stesso da quando Fred se n'era andato, la mamma piangeva di nascosto ma non a lei e Ron era sempre col muso per a lei ancora ignote ragioni. Sperava che almeno quegli ultimi tre giorni a casa sarebbero passati meglio con loro. Felicità smorzata nemmeno un attimo dopo quando, udite le voci, Ron scese a vedere chi fosse giunto e si fiondò anche lui ad abbracciare gli amici, ma Hermione alla sua vista si irrigidì come un palo e non provò minimamente a rispondere all'abbraccio. Era più forte di lei; non riusciva a perdonarlo perché il perdono è una cosa difficilmente guadagnabile se si parla di Hermione Granger e per quello che le aveva fatto Ron... Si scansò e si congedò dagli amici e dalla Signora Weasly che la guardava curiosa,probabilmente inconsapevole dei precedenti avvenimenti fra i due, ed andò nella stanza di Ginny, con la quale avrebbe dormito per quelle tre notti.
Scese poco dopo, per educazione, ma fece finta dell'esistenza di Ron e dopo un paio d'ore passate in compagnia salì per prima in camera. Stava guardando fuori dalla finestra il cielo stellato quando si udì chiamare
'Herm' disse Ron, entrando nella stanza e chiudendosi la porta alle spalle
'Che vuoi?' rispose schietta lei
'Herm perché ti comporti così? Ti ho chiesto scusa! Lo sai che sono un'idiota, cosa ho fatto di male?'
'Cosa hai fatto di male!? Mi stai davvero facendo questa domanda!? Oh per l'amor del cielo Ron! Ho una lunga lista: per prima cosa non ti sei fidato di me...'
'E mi sono scusato!' la interruppe
'... seconda cosa mi hai considerato come se fossi un oggetto...'
'Era solo per far capire che eri la mia ragazza!'
'...terza cosa pensi di poter scegliere con chi posso stare? Cosa posso dire? Cosa posso fare? Ma che siamo nel Medioevo!?'
'Hermione so che ti ho ferito e davvero ma voglio solo fare la pace con te! Non sopporto di vederti così distante! Ne abbiamo passate tante e voglio essere tuo... amico.' Il disprezzo verso quella parola parve impercettibile a Hermione mentre lo stringeva forte in un abbraccio. Non lo aveva perdonato però: era andata avanti, per il bene della loro amicizia. È inutile dire che Ginny ed Harry erano appostati dietro la porta e che quando Ron l'aprì caddero rovinosamente a terra facendo una colossale figuraccia. Per il resto della serata Ginny e Hermione parlarono del più e del meno e stessa cosa valse per i due ragazzi.
Forse quei tre giorni sarebbero stati piacevoli dopo tutto...
Il mattino seguente erano tutti seduti a colazione quando arrivarono i gufi con la posta. Harry e Hermione ricevevano molto raramente lettere perché i mittenti non erano numerosi, tuttavia quel dì per Hermione fu diverso. Un grande e maestoso gufo nero era entrato dalla finestra della cucina dietro al gufo dei Weasly, sotto gli occhi increduli di tutti, e aveva depositato vicino al cappuccino di Hermione la lettera da parte del suo proprietario, Draco. Hermione, sorridente, aprì la lettera e si mise a leggere il contenuto della busta
"Mia Hermione,
Non sai quanto mi dispiace doverti scrivere queste parole, perché davvero non so come farò senza di te, ma mia madre ha deciso ancora una volta per me che dovrò restare a casa e non terminare la scuola. Ti dissi che non ti avrei mai lasciato ma non posso costringerti a seguirmi, sarebbe troppo pericoloso, ti farei del male e te ne ho fatto abbastanza. Perdonami.
Per sempre Tuo,
Draco."
Il sorriso scomparve dal volto di Hermione per lasciar posto a un dolore crescente in lei; tutti intorno al tavolo la guardavano preoccupati, specialmente Harry e Ginny che sapevano a chi apparteneva quel gufo. Hermione prese la busta e, con una mano sulla bocca, si alzò dal tavolo, salì le scale e si chiuse nella camera. Ron era scattato in piedi ma Harry lo fermò e salì. Entrò in camera e vide la sua amica ai piedi del letto, raggomitolata, con accanto una lettera dall'elegante calligrafia bagnata di lacrime. Harry si sedette accanto a lei, prese la lettera e lesse. Ancora una volta capì che il loro era amore. Strinse in un forte abbraccio l'amica mentre questa gli singhiozzava su una spalla. Quando finalmente si calmò, le parlò
'Vai da lui...'
'Ma te e Ginny e gli altri come posso lasciarvi qui?' Disse la ragazza tra le lacrime ma guardandolo in volto. Harry le asciugò una lacrima
'Noi ci vedremo ad Hogwarts. Lo spiegherò io a Ron, Ginny capirà... Vai' le ripeté. Harry uscì dalla stanza e, dopo essersi ripresa, Hermione preparò tutto per la sua partenza.
Sarebbe partita.
Sarebbe andata da Draco.
Sarebbe tornata a Villa Malfoy.

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Solo io e te <Dramione>
FanfictionQuesta FanFiction è ispirata all'impossibile amore tra Hermione Granger e Draco Malfoy. Ambientata dopo la caduta di Tom Orvoloson Riddle (alias Lord Voldemort), i due giovani dovranno scegliere tra l'amore e il futuro. Ho detto troppo... Non dovev...