Solo io e te <Dramione>

Capitolo 9

Quando Harry finalmente ritrovò Ginny e Hermione gli disse la notizia e che aveva già spedito un gufo al Ghirigoro per i libri ed era tornato a sistemarsi nel dormitorio sulla Torre di Grifondoro. Le due ragazze erano felicissime che alla fine fosse rimasto a scuola. Erano nella Sala Comune di Grifondoro quando un gufo dal piumaggio nero e dall'aria maestosa picchettò a una finestra. Harry si alzò, prese la lettera dal gufo e lesse a chi era indirizzata: Hermione. Porse la lettera alla ragazza e lei la lesse a sua volta

''Cara Hermione,

se ne avrai voglia stasera dopo cena mi troverai in cima alla torre di Astronomia ad aspettarti, spero che accetterai il mio invito

Tuo

D.M.''

La ragazza era felicissima, aveva pensato a Draco tutto il giorno e non vedeva l'ora di rincontrarlo.

'Chi ti scrive?' chiese curioso Harry

'Dra... cioè la McGranitt vuole che io faccia una cosa, niente di che...' disse Hermione, bloccatasi appena in tempo dal dire il nome del mittente di quella lettera, e nascondendola tra le tasche. Ginny, alla quale Harry aveva detto di aver sentito, scoccò un'occhiata al suo ragazzo per evitasse che cominciasse a parlare.

Il resto della giornata di Hermione passò con un pensiero fisso: Draco. Voleva rivederlo e anche lui non scherzava, voleva sentire di nuovo il profumo di quella ragazza che piano piano gli stava rubando il cuore. Alla sera, dopo cena, Hermione passò nel suo dormitorio per togliersi la giacca della divisa rimanendo con la gonna e una canottiera nera che aveva sotto, si sistemò i capelli ed si diresse alla torre. Non era l'unica: Harry voleva vedere con i suoi occhi e la seguiva a debita distanza con il Mantello dell'Invisibilità addosso. Hermione arrivò pochi minuti dopo e vide Draco seduto con lo sguardo rivolto verso il panorama, le spalle alla porta. Harmione entrò e ci volle ben poco affinché Harry entrasse e si nascondesse per bene, intanto la ragazza si era avvicinata al biondo e gli aveva messo le mani sugli occhi

'Chi sono?' scherzò Hermione

'Mmh -fece finta di riflettere lui- forse la  ragazza più bella del mondo?' concluse togliendosi le mani dagli occhi  e facendola gira su se stessa per poi farla sedere sulle sue gambe

'Non lo so dimmelo tu'

'Mmh okay. Hermione Granger sei la ragazza più bella del mondo' le disse, prendendole il viso e baciandola. Lei era felice, schiuse le labbra abbastanza affinché le loro lingue cominciassero a cercarsi. Draco stava bene con lei. Non come con le altre ragazze Serpeverde, no, stava bene perché finalmente provava qualcosa. Qualcosa di vero. E non poteva negare a se stesso che qualcosa in lui nasceva, ed era un sentimento nuovo per lui, mai provato. E non poteva più farne a meno. Harry, sentendo proprio di non meritare l'amicizia di Hermione per come la stava spiando, uscì dalla torre di Astronomia per tornare a quella di Grifondoro. Essendo piena decise di portarsi avanti con lo studio. Le ore passavano e mentre lui studiava, i due ragazzi passavano una tranquilla e piacevole serata. Alla fine il quarto rintocco della mezzanotte disfece la magia che c'era nell'aria ed i due presero strade opposte dirette ai loro dormitori. Quando Hermione oltrepassò il buco del ritratto, dopo essersi scusata un centinaio di volte con la Signore Grassa, notò che Harry era ancora lì, chino su un libro di Trasfigurazione e quello che apparentemente sembrava un tema su pergamena, solo.

'Ehi Harry serve una mano?'

'Oh si, devo consegnarlo martedì ma non riesco a capire se è corretto!'

'Lascia vedere' disse Hermione che cominciò a grattare con la piuma sul foglio per correggere gli errori e aggiungere frasi. Nel frattempo Harry si era abbandonato sul tavolo. La ragazza finì di correggere il compito e scrollò l'amico. Le era riconoscente ma non poteva smettere di pensare a lei con Draco...

'Harry che c'è? Perché mi fissi?' effettivamente la stava fissando e non se n'era accorto, decise di parlare

'No è che...Noi siamo amici vero Hermione? E tra gli amici ci si dice tutto vero? Perchè allora non sei sincera con me?'

'Non voglio sapere come lo hai scoperto ma io sto bene, capisci? Sono felice! Non ero veramente felice da.. da non ricordo nemmeno quanto! Cosa c'è che non va?'

'Niente. Se sei felice lo sono anche io'

'Grazie, Harry'. Si abbracciarono e tornarono in camera, ognuno preso dai suoi pensieri.