Capitolo 17

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Draco era praticamente disperato. Non avrebbe più rivisto l'unico e solo amore della sua vita perché sua madre credeva che a scuola gli sarebbe potuto accadere qualcosa e non voleva pederlo. Era convinta che non avesse amici ma solo nemici e questo non era vero. Ormai tutti sapevano la verità su di lui e doveva capirlo anche la madre.
Narcissa Malfoy aveva paura, tutto qui, ne di più ne di meno. Aveva paura di perdere il figlio, era l'unica cosa che aveva. Si sentiva in colpa per tutto ciò che aveva fatto, ma il marito... lui le aveva distrutto tutto. Non aveva una famiglia. Il mondo magico la disprezzava. L'onorevole casata dei Black non esisteva più. Suo figlio la odiava. Quelle stesse mura avevano assistito a orrori, torture e morti ma le restava solo quello. Se ne occupava, cercava di portare la villa all'antico splendore, impegnava la mente per non pensare al domani quando il figlio la abbandonerà, quando e se troverà qualcuno per lui, quando rimarrà sola, perché era quello che era: sola. Stava rassettando tutte le stanze e decise di occuparsi di quella di Draco. Entrò e, non appena si chiuse la porta alle spalle, la vide: una ragazza dalla chioma riccia e disordinata seduta sul davanzale che la guardava, la bacchetta nella mano destra. Narcissa riconobbe la ragazza: era Hermione Granger, probabilmente la prima di una lunga lista a volersi vendicare di lei e suo figlio, pensò. Ma perché diamine aveva lasciato la bacchetta al piano di sotto?!
'Non le farò del male se è quello che pensa' disse ferma Hermione guardandola dritta in faccia, ma la donna non reggeva bene lo sguardo
'Allora cosa vuoi?' Disse con voce leggermente tremante
'Parlarle, è disposta ad ascoltarmi? Bhe anche se non volesse lo farà, quindi si metta comoda' spiegò e con un gesto della bacchetta la porta si chiuse a chiave e una sedia venne liberata da tutto ciò che c'era sopra. Narcissa si sedette mentre la ragazza distoglieva lo sguardo e cominciava a parlare
'Ha sbagliato nelle sue considerazioni'
'Riguardo cosa?' Chiese la donna
'Draco non la abbandonerà mai ma non potrà restare qui per sempre e lei lo sa, altrimenti lui non mi avrebbe scritto stamattina...'
'Tu..-la voce le tremava - sei in buona confidenza con Draco?' Hermione sorrise
'Confidenza è poco, Signora. Ma non è questo il punto: non voglio prendermi meriti ma la lettera che gli avete mandato... l'ha scosso parrcchio e ci ho messo molto a convincerlo a tornare da voi...'
'Tu hai convinto Draco a tornare da me? E perché lo hai fatto? Non puoi aver perdonato...'
'Il perdono, Narcissa, non si dà, si guadagna e suo figlio si è guadagnato il perdono mio e di tutta la scuola compreso Harry....'
'Po-potter?'
'Si. Nessuno a scuola gli farebbe del male ormai. Sarà più al sicuro li che qui...' seguì un silenzio lungo
'Tu provi qualcosa per mio figlio?'
'E lui prova qualcosa per me. Credeva che mi sarei scomodata a venire in questa casa se non lo amassi? No. Non sarei mai e poi mai tornata, perché io non dimentico' spiegò con una punta di ira nella voce e alzando la manica per mostrare la cicatrice che aveva sul braccio. Narcissa sbiancò
'Lui non sarà in pericolo lì?'
'Non ha di che temere. E sappia che non la abbandonerà mai, le ripeto'. Narcissa si alzò e cautamente si avvicinò alla ragazza, lei la guardò con sospetto e poi si alzò anch'ella, Narcissa la guardò negli occhi, le mise una mano su una spalla e disse solo 'Grazie'. Contemporaneamente dal piano inferiore si levò una voce stanca e svogliata 'Sono a casa!' aveva detto Draco entrando dentro dopo una lunga passeggiata e sedendosi in salotto a guardare le braci ardere non avendo di meglio da fare. Narcissa uscì dalla camera con Hermione al seguito; con quel suo portamento regale, scese le scale ed entrò nel salone. Un brivido percosse Hermione nel ritrovarsi di nuovo così vicina. Si fermò e prima di entrare disse
'Aspetto fuori' ed uscì.
'Draco' disse la madre sedendosi accanto a lui. Draco la guardò e la vide sorridere mentre cominciava a parlare
'Tesoro, io... mi hanno fatto ricredere e so la verità ora. Se tu lo vorrai ancora puoi tornare a scuola, ora so che non mi lascerai e che non mi... odi' gli spiegò a sussurri. Draco sprizzava felicità ma non capiva chi fosse stato a parlare con sua madre e di scatto la abbracciò forte. Quando si staccarono e lui stava per risalire in camera per mandare un gufo, sua madre disse 'C'è una persona che ti aspetta in giardino'. Draco, curioso, tornò indietro, mise il giaccone ed uscì fuori; alle prime non vide nessuno ma poi sentì una voce provenire da dietro un albero 'Cerchi qualcuno?'. Il ragazzo si voltò e vide la sua ragazza spuntare da dietro l'albero e, con un sorriso bellissimo e sincero che amava da morire, che gli veniva incontro. Anche lui sorrise mentre si avvicinava a Hermione e la abbracciava; la prese e la fece girare senza rompere l'abbraccio e quando i loro visi erano a pochi centimetri cancellò la distanza e la baciò. Dopo un po si staccarono; le loro fronti si toccavano mentre
'Sei stata tu...' le disse lui
'Abbiamo solo parlato...' rispose lei
'Sei fantastica... sei venuta qui nonostante tutto ciò che ti è successo... per me'
'Per te anche in capo al mondo...' sussurrò lei 'tornerai, vero?'
'Ti seguirò per sempre...'
'Ti amo Malfoy'
'Ti amo Granger'

Solo io e te <Dramione>Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora